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( ... ) è quasi tetro il rumore che riempie la vuota stanza, provocato dalla penna che graffia il vergine foglio, macchiandolo con parole sconnesse tra di loro che — inevitabilmente — finiscono per essere malamente uccise da un altro violento tratto di penna, che va a tagliarle a metà.
Non ha idea da quanto tempo la sua schiena sia ricurva su quella scrivania, pallidamente illuminata da quella vecchia lampadina, comprata a pochi spicci dal negozio all'angolo della strada— che siano passate ore? Improbabile.
Devono essere passati giorni.

' ' ed era come se ogni cosa avesse terminato il proprio scopo. Il proprio essere. La Terra aveva interrotto il proprio moto; la luce del Sole sembrava essere appassita; l'acqua aveva cessato di donare la vita— ma lui! O lui! Lui non aveva cessato d'essere... ' '

Guarda quell'ammasso di parole il nostro scrittore, domandandosi chi fosse realmente  /  lui / . Perchè il proprio inconscio ne avesse dato l'esistenza, ma sarebbero state domande che — forse   —  mai avrebbero trovato risposta. La nostra mente sa essere un buffo strumento; quasi sadico se lo desidera e aveva creato per Ryan questo essere che poi aveva dato vita sulla carta, tra quelle parole dove egli trovava rifugio.

Con un piccolo ticchettio la penna viene abbandonata sul tavolo e, pigramente, rotola leggermente a sinistra&destra prima di fermarsi. S'allungano poi verso l'alto le braccia dello scrittore, facendo appena scrocchiare la schiena, segno che da molto tempo essa doveva essere intorpidita. 

' '  ( ... ) aveva un buffo corpo non perchè quest'ultimo fosse brutto, anzi! Ma la differenza che il suo esile corpo dimostrava nei confronti di quel capo, che pareva pesare molto più di tutto il corpo ( considerata inoltre quella fronte, che sol al vederla da lontano  ti avrebbe permesso di riconoscerne il proprietario ). Comunque, sebbene queste 'imperfezioni' il Principe non ne sembrava per nulla imbarazzato, ma sembrava conviverci con un certo orgoglio&divertimento, cosciente che essi non fossero gli unici attributi che gli potessero essere riconosciuti. No.

Ogni sguardo era solo per il suo corpo, per i suoi gesti; ogni orecchia non poteva che essere rapita dalla sua voce e alcun suono poteva destare lo spettatore se non il silenzio emesso dalle labbra del Principe. ' ' 


« Fa schifo— e ora che cazzo dico a Gerard? » è mormorio che scivola via dalle sue labbra, intrufolandosi in quello spazio lasciato appena libero dalla sigaretta che, mollemente, è intrappolata tra le labbra, « non posso presentarmi a teatro con / questo /.  »

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E' abbagliante la luce che risplende nel teatro, quasi abbagliante per uno che ha passato gli ultimi tre giorni piegato su un foglio, illuminato da una povera luce.

Stavano ancora provando, era ovvio; le voci degli attori riecheggiavano imponenti per i muri. Non avevo mai partecipato alle prove, non mi interessano.  Non volevo avere nulla a che fare con esse; erano semplicemente macchie di inchiostro trasportate poi nel nostro mondo.  Anzi, le mie parole sono delle donne, buone al loro scopo, ma poi, quando ne hai fatto quello che dovevi, sembrano perdere qualsiasi  valore, fino a diventare anonime. Quindi è questo quello che sono le mie parole, delle puttane. Quasi come quelle che albergano il Moulin Rouge, solo che le mia sono di una qualità maggiore.

Mi siedo, su una delle tante sedie che stanziano per l'enorme sala, puntellando i gomiti su un vecchio&traballante tavolino in legno. Dunque è così che nasce la ' ' magia ' '    .  Voci che prive di qualsiasi melodia si scontrano tra di loro e gesti disconnessi tra di loro vanno ad intrecciarsi con la mia opera. Non che potessi aspettarmi di meglio, l'apice del Moulin Rouge si tocca in un altro punto. Non sono altro che dei ' ' ballerini ' ' loro e non è il piacere della recitazione che devono andare a toccare.

E' noioso, quasi irritante assistervi, ma vedere Gerard tentare di dispensare complimenti per non scoraggiare nessuno è patetico, dunque esilarante.

Forse sarei dovuto arrivare più tardi, forse — «  ...ma come già te ne vai senza soddisfare il mio diletto?! » 

Quella voce.

Il Principe.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 02, 2018 ⏰

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