Sono davanti alla porta.Dalla grande finestra riesco a vedere Jessie piangere e la mamma di lei stesa sul lettino.Non mi ha ancora visto Jessie.
Ho un tuffo al cuore quando guardo il corpo di Julia inerme,attaccato da dei tubi.
Mi armo di coraggio,abbasso la maniglia ed entro.
Jessie sente il rumore della porta e mi viene incontro stringendomi forte nel suo abbraccio.La stringo sapendo quello che prova.Le lacrime solcano il suo viso di solito sereno e dolce.
"Grazie di essere venuta.Dov'è Molly?"mi disse con voce bassa.
"Per prima cosa figurati anzi scusami se ho fatto ritardo,stavo cercando Molly non l'ho trovata,mi ha accompagnato Jace"le risposi.
"Mhm ok,anche io non riesco a contattarla,ma il suo telefono squilla.Come se non volesse rispondere per qualcos'altro."
"Vedrai che arriverà,promesso"Mangiammo il pranzo lì,la consolai e la feci ridere per farle risollevare il morale.Nel frattempo non avevamo mai lasciato la madre di Jessie che non aveva dato segni di risveglio.
Sono le 9:00 quando un infermiere viene e ci dice che gli orari di visita sono finiti.
"Ci vediamo a casa Sofia io restò fuori nella saletta"mi disse Jessie.
"No Jessie vieni con me a casa adesso,devi riposare e cambiarti"le risposi con tono perentorio.
"Non preoccuparti vengo più tardi tu intanto va"dice.
"Ok va bene"le dissi capendo la sua situazione "però ti aspetto sveglia"
La salutai con un abbraccio e me ne andai a piedi a casa.Una passeggiatina non fa male a nessuno.
Sono le 9:25 quando torno a casa.Quando infilo il pigiama provo a contattare Molly ma mi da la segreteria telefonica.Non riesco proprio a capirla,in un momento del genere dove la nostra migliore amica Jessie soffre lei non si fa vedere e non risponde al telefono.Domani le dovrò parlare di persona.
Faccio una doccia veloce per levare tutta la stanchezza della giornata.
Accendo la tv,ma col tempo i miei occhi si chiudono e non riesco a stare sveglia per aspettare Jessie,ma sono sicura che tornerà.
Cado tra le braccia di Morfeo.
♡
Mi sveglio a causa del suono della sveglia.I miei occhi si abituano alla luce e cerco a tentoni il mio telefono per spegnere quella dannata sveglia.Mi stiracchio e mi alzo.Vago per la casa per cercare Jessie ,non è ancora tornata.Decido che dopo le lezioni di andarle a prendere un panino con delle patatine da portare all'ospedale così almeno mangia qualcosa.
Nel frattempo mi prendo una merendina al cioccolato e scelgo gli abiti da mettermi.Opto per una gonna non troppo lunga nera è una maglietta da infilare dentro grigia,con delle vans.Mi trucco un pó,mi mettono e sono pronta per andare a lezione.Esco di casa e mi accorgo di non avere la macchina ,guardò l'orario sul telefono sono le 7:30.Siccome le lezioni iniziano alle 8:15,decido di andare a prendermi la macchina al supermercato e poi di andare a scuola.
Mezz'ora dopo
Davanti scuola mi obbligo a cercare Molly per chiedergli spiegazioni del perché non è venuta ieri in ospedale.
Nel corridoio incontro Elody la fidanzata di Cameron.Arriva(bella come sempre)con le sue sue amiche ai lati proprio come una diva.Mi da una spallata e tutti i libri mi cadono e con essi vado pure io.
Certo è bella,ma è proprio una bastarda.Faccio un respiro profondo per reprimere la calma.
Ad un tratto passa Jace col suo gruppo di amici,mi vedono per terra ma non intervengono e si fermano affianco alle pettegole della scuola.
"Oh poverina è caduta,mammina non ti ha insegnato a camminare ?"mi disse Elody col suo tono da saccente.
"E a te non ti hanno insegnato a guardare dove cammini?"le risposi."Ehy Ehy calmiamo i bollenti spiriti"interviene Samuel,il ragazzo dai capelli rossi.
"Sei solo una Stupida mocciosetta "afferma elody .Poi ammicca ai ragazzi "ci vediamo dopo ragazzi"e se ne va sculettando.Iniziò a prendere i miei libri e jake e Samuel mi aiutano."Non c'è ne bisogno"gli dissi.
"Non te l'abbiamo chiesto" mi disse Jake.
Non risposi semplicemente diedi un'occhiata a Jace e vidi che mi stava guardando.
Diventai rossa e mi girai per andarmene,ma lui mi prese un braccio e disse "ragazzi ci vediamo più tardi" senza mai distogliere lo sguardo da me.
Loro capendo la situazione girarono le gambe e si incamminarono per le loro vie.
"Cosa c'è ?"gli dissi in modo scocciato.
"Che cosa hai ?C'è l'hai con me?"mi rispose avvicinandosi sempre di più a me.
"No"mentì.
Mi inchiodó all'armadietto dietro di noi,mantenendo sempre un po' di distanza "Dimmi sof ".
"Potevi intervenire prima,non hai fatto niente sei stato solo a guardare" risposi a tratti perché era questo che mi faceva la sua vicinanza. Mi faceva sembrare una ragazzina alle prime armi."Poi mi sarei perso il bello"mi rispose "tu piegata con quella gonna eri un bel vedere"mi rispose malizioso.
"Che pervertito"gli dissi diventando rossa come un pomodoro.
"Tu dici?" E si avvicina sempre e di più alle mie labbra.
"Si"sospirai. "Ora però allontanati"
"Perché dovrei?" E fece quel dannato sorrisetto, questa volta uscì anche la fossetta.
Mannaggia alla sua bellezza."Perché te lo chiedo io semplice" risposi perentoria.
"Non sembri per niente minacciosa sof, sei come un gattino piccolino, mordi ma non fai male" mi prese in giro ridendo.
"Se hai finito ora me ne vado" dissi spingendolo per sfuggirgli e incominciando a camminare quasi offesa. "Spero che non ti debba più ricontrarre oggi jace" conclusi.
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Non lasciarmi
Romance♡ Ci sono crimini peggiori del bruciare libri. Uno di questi è non leggerli. - Josif Brodskij