Capitolo 32

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<Amore io esco. Mi raccomando>>dice Benjamin prima di lasciare un bacio sulle labbra del biondo.

Erano le undici del mattino e dopo aver fatto colazione gli è venuto una voglia matta di uscire a far qualcosa,solo che Federico sentendosi poco bene ha rifiutato ma l'ha convinto a tutti i costi a volerlo far uscire un pò,magari con gli amici o da solo.
Benjamin però quando ha sentito la parola "amici" gli si è stretto lo stomaco e già stava per cambiare idea.
Non parla con Francesco da quel giorno e lo stesso per gli altri,anche se spesso ha sentito Federico parlare a telefono con Zambo.
Molte volte gli sono arrivati messaggi e chiamate che però ha rifiutato.
La mancanza si sente terribilmente e a volte si accascia per terra scoppiando a piangere.
Gli manca il suo amico,più di quando avrebbe potuto immaginare.
Ha il costante bisogno di sentire i suoi abbracci,i suoi consigli e le sue battutine stupide mentre invece l'unica cosa che riesce a fare e pensare a cosa di bello gli ha strappato la vita. Un amico speciale come lui se ne trovano pochi ai giorni d'oggi.
Ed ora si trova a girovagare per le strade calde di Los Angeles senza una meta precisa.
Ha mangiato un gelato sedendosi in un parco e ammirando la meraviglia dei bambini che correvano davanti e indietro.
Si è anche scontrato con un suo vecchio amico di data salutandolo cordialmente e andando via non intenzionato per nulla a parlare con lui.
Ma la sorpresa più scioccante ma anche piacevole è stato quando ha svoltato in un stradina quasi deserta ritrovandosi faccia a faccia con Igor in carne ed ossa.

<<Ma guarda chi si rivede>>dice il ragazzo a pochi passi da lui.

Sul viso di Benjamin nasce un sorriso divertito quando il ragazzo si poggia al muro per far il figo cascando quasi.

<<È un piacere anche per me rincontrarti>>sorride mostrando i suoi denti bianchi.

<<Cosa ci fai da queste parti?>>gli chiede con un cenno del capo incitandolo a camminare insieme.

<<Ero uscito a far una passeggiata>>scrolla le spalle il moro.

<<Ancora problemi di coppia da sposini novelli?>>

<<Niente di tutto ciò>>ridacchia anche se amaramente.

<<Ti vedo strano>>

<<Ma se non mi conosci nemmeno dai>>ribatte il moro

<<Allora imparerò a conoscerti direi>>dice tranquillamente Igor fissandolo negli occhi ma non sa che in quel momento ha scatenato una vera tempesta in Benjamin.

Il moro si ferma di scatto nel bel mezzo della strada,con il cuore pulsante e la testa che inizia a girare.
Le lacrime scendono a dismisura sulle sue labbra e l'unica cosa che riesce a pensare e a quella frase,quelle stessa identica frase: "Imparerò a conoscerti".

<<Cazzo Benjamin stai bene?>>corre in suo soccorso Igor che appena il ragazzo cede sul suolo lo aiuta a rialzarsi.

<<Cazzo>>impreca prendendolo per i fianchi mentre poggia un braccio tatuato del moro sulle sue spalle aiutandolo a camminare fino ad una panchina poco distante da loro.

<<Benjamin mi senti?>>

Il ragazzo è privo di forze.
Ha il viso pallido ed Igor riesce a scorgere goccioline di sudore che scendono lungo la fronte.
Gli occhi persi nel vuoto che fissano qualcosa senza un reale interesse bagnati dalle lacrime.

<<Cazzo amico>>dice Igor prima di menargli uno schiaffio sul viso facendo prendere coscienza di sè al moro.

<<Stronzo>>urla Benjamin lanciandosi su di lui cadendo a terra e sferrandogli un pugno che però viene fermato dai movimenti agili di Igor.

<<Cerca di calmarti bello>>si divincola dalla sua presa mettendosi a cavalcioni su di lui.

Sono molto più lontani dall'inizio della stradina.
Intorno non ci sono case ma solo folti alberi che dominano la strada.
Non sfrecciano neanche macchine segno che non è usata frequentamente.

<<Lasciami andare>>sputa Benjamin ringhiando fra i denti.

<<No finchè non mi dici che cazzo ti è preso>>

Il ragazzo afferra i polsi del moro portandoli sulla testa in modo che stesse fermo.

<<J-James>>si forma un groppo in gola dopo aver pronunciato quel nome.

<<Chi è James?>>chiede Igor ed il ragazzo è costretto a distogliere lo sguardo sentendosi troppo allo scoperto sotto gli occhi dell'altro.

<<Un mio amico>>

<<E cosa ti ha fatto per reagire così?>>

<<Una cosa molto brutta>>

<<Ovvero?>>domanda ancora.

<<È morto>>

Un silenzio tombale domina fra di loro non sapendosi come comportare.
Igor si alza dal corpo di Benjamin allungando una mano e aiutandolo a rialzarsi e quando quest'ultimo l'afferra per poco rischia di inciampare colpendo il petto del ragazzo più alto di lui.

<<S-scusa>>balbetta imbarazzato cercando di allontanarsi ma il ragazzo lo afferra di più a sè.

<<Non chiedermi scusa e non trattenerti. Puoi picchiarmi e scoppiare a piangere,anch'io l'ho fatto>>ammette il ragazzo guardandolo intensamente negli occhi.

Benjamin alza la testa ed ha entrambi le mani poggiate sul petto del ragazzo mentre quest'ultimo circonda i suoi fianchi con le sue possenti braccia.

<<Anche tu?>>

<<Anche io>>annuisce il ragazzo prendendo a solleticare con un dito le guancie ancora bagnate del moro.

Benjamin non sa che fare,vorrebbe divincolarsi ma allo stesso tempo si sente al sicuro fra le braccia del ragazzo.
Pensare che abbia passato la stessa situazione anche lui lo fa sentire anche molto più compreso.
Il ragazzo sa cosa sta passando in quel momento ed è l'unico in grado di aiutarlo.

<<Fai bene a piangere sai? Scacci via tutto ciò che hai dentro>>parla Igor mentre un dito accarezza le occhiaie evidenti del moro.<<È una cosa orrenda quando perdi una persona a te cara e tutti non fanno tro che dire "basta continuare a piangere">>

Ed in quel piccolo ed attimo momento Benjamin sente lo stomaco fargli meno male e la testa più leggera.
Si sente finalmente bene dopo quelli che sembravano anni quando dopo aver concluso il discorso, le sue labbra toccano quelle calde di Igor.
In quel momento si dimentica di tutto e di tutti ma in particolare di una persona: Federico.

Always with you. //Fenji//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora