Il sogno

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-Ciao.
-Ehm, ciao. Che ci fai qui?
-In realtà pensavo potessi dirmelo tu.
-Ma se tu sai sempre tutto!
-Ti sbagli.
-Se lo dici tu... cosa fai?
-Scrivo.
-Ma è notte!
-È il mio sogno, faccio quello che voglio.
-In realtà è il mio.
-Davvero? Beh, ora ha tutto più senso...
-Cosa ha più senso?
-Se fosse un mio sogno adesso ci staremmo baciando.
-Oh.
-Senza parole, eh?
-Ovviamente questo è un sogno. Hai il coraggio di parlarmi.
-Ti risulta che in realtà io non lo abbia?
-Devo correggermi. Hai il coraggio di parlarmi senza arrossire.
-Forse hai ragione. Io non sono il tipo di persona che dà spesso ragione a qualcuno, hai tanta fortuna.
-Sono la persona più sfortunata della terra.
-Dopo quelle che si sono innamorate di te.
-Devono essere pazze.
-Io merito il manicomio. Vorrei sapere perché mi stai sognando.
-Non lo so. Forse perché mi è piaciuta la poesia che hai letto oggi.
-Quindi come artista mi apprezzi.
-Certo!
-Lo sai perché scrivo belle poesie?
-Perché non hai una vita sociale?
-Anche, ma c'è un'altra spiegazione. Vuoi sentirla? Se dirai di no ti sveglierai e non so se ti convenga, visto chi c'è accanto a te stanotte.
-Sei orribile come sempre.
-Tu mi hai invitato nel tuo sogno, così orribile non sono. Vuoi sentire?
-Sì.
-Vedi che non vuoi svegliarti? Vedi come entrambi amiamo più i sogni della realtà? Vedi che siamo esattamente uguali, tranne per un dettaglio?
-Quale?
-Guardati allo specchio: scomparirei per quanto è bello il tuo viso. Io, perdonami, faccio un po' schifo al confronto. E non dire il contrario, sai perfettamente che ho ragione, altrimenti non saremmo così.
-Vuoi dirmi questa cosa tanto speciale?
-Non prendermi in giro come al solito, sappi che per me è speciale. Tu non capisci mai niente di cio che è speciale per me.
-Oh, scusa.
-Non ti dispiace davvero.
-Devo dire la verità? Proprio per niente.
-Immaginavo. Ma sapendo che non ti importa voglio dirtelo, almeno ti infastidirò ed è meglio il fastidio del tuo sguardo senza emozioni di quando sei con quella specie di animale che...
-Posso svegliarmi ora?
-Non credo tu possa.
-Sei una noia anche nei sogni.
-Tutto ciò che scrivo non è mai sterile. Ogni lettera ha delle radici profonde che affondano nello stesso luogo. Hai presente una musa ispiratrice?
-Tu stai male.
-Complimenti, hai scoperto l'acqua calda.
-Puoi per un attimo toglierti dalla faccia quel sarcasmo?
-No. Ecco, ogni cosa che faccio è legata alla mia musa. È dentro di me, tra le foglie degli alberi, le onde del mare, ogni cosa è lei. Insopportabilmente lei.
-Sembra un tipo molto simile a te, per trovartici così bene.
-...
-Potresti almeno rispondermi.
-No.
-No cosa?
-Non mi somiglia per niente, per questo la amo tanto.
-La ami, eh?
-Volere la sua felicità più della mia è amore?
-Capisco.
-Non sono ricambiato.
-Immaginavo, ti conosco troppo bene per pensare che tu possa trovare un amore possibile.
-Ecco.
-Sono io, vero?
-Svegliati.

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