The corner of my memory
A brown piano settled on one side
In the corner of my childhood house
A brown piano settled on one side.
Udiva quella musica appena percepibile dalla sua stanza, quella che proveniva dalle misteriose strade di New York. Quella musica ovattata, sovrastata da rumori e suoni esterni e da voci squillanti di bambini ed adolescenti, da anche il più piccolo ed innocuo suono: lui li sentiva. Era dotato di un buon udito, capace di localizzare un preciso suono ed esternare tutto il resto, solo per focalizzarsi sul suono che era stato capace di catturarlo. - Forse era per questo che per lui, a differenza delle persone che lo circondavano, isolarsi era più semplice. Non sentire le voci disgustose delle persone che gli imponevano ordini, che gli urlavano quanto fosse strano, era il suo rifugio più sicuro. Il non sentire ma al contempo il percepire tutto.
I remember that moment
Way taller than my height
The brown piano that guided me
I looked up to you
I yearned for you
When I touched you with my small finger
I feel so nice mom I feel so nice
I played the piano wherever my hands took me
I didn't know your significance back then
Back then I was content with just looking at you.
Nonostante tutto il fracasso ad incorniciare quella musica tenue e delicata, che fino a poco prima aveva richiamato la sua attenzione, riusciva a sentirla; si sporgeva verso la finestra ed ascoltava, ascoltava e basta. La stessa finestra che si rifiutava di aprire per far trapelare la luce del sole, la stessa finestra che non osava neanche guardare per il solo pensiero di ritrovare qualche disgustoso viso conosciuto. Il sole era una delle cose che odiava di più, e dalla sua carnagione nivea e pallida si poteva ben capire che tipo di rapporto avesse con esso. Odiava sentire quel calore che poteva ricevere solo da qualcosa lontano milioni di kilometri da lui. Persone che gli erano molto più vicine non osavano neanche guardarlo in faccia.
I remember back during my elementary school days
When my height became taller than yours
I neglected you when I once yearned for you so
On top of the white jade-like keyboard
Dust is piling on
Your image that has been neglected
Even then I didn't know your significance
No matter where I am
You always defended that spot
But I didn't know that would be the last
You say don't leave like this.
Al venire della sera invece, dove i rumori del giorno cessano ed il silenzio e la quiete prendono spazio, nella sua mente si riproduceva, come fosse una specie di disco, ogni singolo suono sentito nel giorno appena passato; era tutto buon materiale per produrne melodie e nuova musica. Per lui era più che un passatempo, per lui era una forma di espressione che lo liberava da tutte le preoccupazioni al cento per cento. Quel momento della giornata in cui, lasciandosi alle spalle tutti i brutti pensieri, poteva essere Min Yoongi, non il ragazzo strano. L'unica che lo capiva, che lo ascoltava e si lasciava ascoltare senza pregiudizi e senza ostacoli lasciandolo assaporare per qualche ora la sensazione della libertà e del proprio io, era proprio lei, la musica. Forse troppo sottovalutata da tutti, definita solamente come ''qualche nota messa insieme'', forse troppo sprecata per il mondo che circondava quel ragazzo. Per lui era il momento in cui poteva scampare alle pietre lanciate da tutti, alle pietre piene di pregiudizi e di preconcetti, una credenza errata che si era formata sotto i suoi occhi senza che potesse far qualcosa.
Don't worry even if I leave
You'll do well on your own
I remember when I first met you
Before I knew it you grew up
Though we are putting an end to our relationship
Don't ever feel sorry to me
I will get to meet you again
no matter what form
Greet me happily then.I remember back then when I met you that
I had completely forgotten, when I was around 14
The awkwardness was only for a moment, I touched you again
Even though I was gone for a long time
Without repulsion
You accepted me
Without you there's nothing
After the dawn, two of us
We welcomed the morning together
Don't let go of my hand forever, I won't let go of you again either.
Un danno nel cuore di Min Yoongi era proprio il suo esser abituato ad star da solo. Nessuno voleva avvicinarsi, e forse per quel giovane talento, era anche meglio così. Poteva comporre le sue melodie come fossero pagine del proprio diario senza interruzioni, melodie di ogni tipo. Da toni più allegri e spensierati a quelli più cupi e tenebrosi, quest'ultimi prendevano ogni volta una strana piega di malinconia e rabbia. Nessuno aveva mai letto le pagine del suo diario, mai le avrebbe fatte leggere a qualcuno, ciò avrebbe significato mostrare la sua vera persona e neanche lui sapeva quale fosse la vera persona.
I remember back then
We burned up the last of my teen's
Yes the days when we couldn't see an inch in front of us
We laughed, we cried
Those days with you,
those moments are now in memories
I said, grasping my crushed shoulder
I really can't do any more
Every time I wanted to give up
By my side you said
Bastard you can really do it
Yeah, yeah
I remember back then
When I was fed up and lost
Back then when I fell into a pit of despair
Even when I pushed you away
Even when I resented meeting you
You were firmly by my side
You didn't have to say anything
So don't ever let go of my hand
I won't let you go ever again either
My birth and the end of my life
You will be there to watch over it all.The corner of my memory
A brown piano settled on one side
In the corner of my childhood house
A brown piano settled on one sideMa a quel tempo, chi avrebbe mai immaginato che avrebbe mostrato il suo vero io, le sue melodie, ad una persona totalmente differente da lui?
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• Sunshine - Yoonmin. •
Fanfiction« Possono due anime perse nel buio, ritrovare la luce e la via del proprio cammino? » Min Yoongi, compositore, futuro pianista. Park Jimin, ballerino, ex cantante.