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11 Settembre 2017
Ed eccomi qui; nuova città, nuova lingua, nuova cultura, nuove strade, nuove persone e soprattutto nuova vita. È molto strano tutto questo, perché non capita tutti i giorni che la tua famiglia adottiva ti dica di preparare le valigie per partire per Roma. Io, una ragazzina di 15 anni, mi ritrovo in una grande città; ma tutta questa immensità non complica quello che i miei genitori adottivi chiamerebbero 'adattamento', perché io sto bene in questa solitudine. Tutti che ti guardano, ma nessuno che ti conosca realmente. Di conseguenza non possono giudicarti e finalmente puoi essere la vera te.
Però gli incubi tornano e, come se tornano! O forse non se ne sono mai andati via?
Certo sono già passati quattro anni da quando mi ritrovo nel petto uno squarcio non riducibile; quattro anni di solitudine ed infelicità; quattro anni dal passaggio da una casa famiglia ad un'altra; quattro anni dall'abbandono; quattro anni nei quali non vedo la mia vera famiglia. Ma soprattutto sono passati quattro anni da quando sto con una nuova famiglia che detesto. Eppure quando mi hanno scelto come una bambola di pezza, erano così contenti perché pensavano di potermi restituire la felicità, ma non c'è sempre il lieto fine. Gli sarò grata solo per avermi prelevata da quel orfanotrofio, ma sono convinta che come hanno scelto me, avrebbero potuto scegliere altri, ma non so cosa hanno visto in me.
Mi hanno scelto per pietà? Io credo proprio di sì, ma non m'importa più di tanto, perché un giorno prenderò in mano la mia vita e la stringerò così forte, che nessuno riuscirà a farmi mollare la presa.
Sono sempre stata dell'idea che la vita appartiene a me e solamente a me e, quando si creano dei problemi la colpa non è del destino, ma mia; perché ad ogni azione corrisponde una conseguenza è in questo mondo non ci sono seconde possibilità, ovvero io non ne concedo più di una. Perché non avrebbe senso... io non credo a quella stronzata, dove le persone cambiano o per la famiglia o per l'amicizia o per l'amore. È un po' come la vita... essa è una sola e per rimediare agli sbagli fatti non ce ne sarà un'altra ad aspettarti. Ma adesso sono pronta per cominciare una nuova vita e chissà, magari alla fine di questo viaggio cambierò anche io. Ma questo è tutto da vedere. Non vorrei finire in guai seri come l'ultima volta, solo perché delle stupide puttane o meglio, delle figlie di papà, mi hanno dato della piccola troia abbandonata. Loro no sapevano il dolore che mi provocavano quelle parole... certo loro non sono mai state abbandonate, perché i tuoi genitori non ti amano. Ma la cosa più brutta è sentirselo dire da persone che ritenevi amiche, anzi sorelle. Ma alla fine ho capito perché ero stata accolta così bene da loro: per loro ero quella con scarpe e borsa Gucci e vestitini Armani, ma senza cervello... in poche parole, per loro ero una la raccomandata. Ma successivamente sono venute a sapere del mio passato è tutto si è capovolto. Ma ormai va bene così, perché da oggi tutto cambierà.
La tua Selene🌸

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