Prologo

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SOOOONOOOOO TORNAAAATAAAAA!!!
Che bello riavervi tutte/i qui😂
Questa storia è dedicata ad un' amica speciale dal carattere demoniaco😂😂😂
Non vi anticipo niente e spero che anche questa storia vi piaccia come le precedenti.
Ah già, non incominciamo subito con le minaccie di morte, conservatele per più in là 😂😂😂.
Buona lettura

Xandra, sedici anni.

"Xaandraaa."

Inciampo sui miei passi e cado per terra, sbattendo con la testa...

"CHE DOLORE!"

Perché dico io dobbiamo andare all' opera? Ah già, a causa dei gusti raffinati dei miei genitori.

"Xandra faremo tardi."

Mi rialzo e cerco di sistemarsi mentre scendo le scale.
È difficile, specialmente se vedi doppio ogni scalino.

"Eccomi."

Mia madre sta vicino alle scale, con il suo abito elegante color rosso.
Porta sempre collane di diamanti, che però non hanno a che vedere con la sua bellezza.
Alta, con i capelli biondi e un paio di occhi color cioccolato.
Può sembrare molto severa con me, ma in realtà lo fa solo per motivi d' immagine.
Quando siamo nel nostro habitat a casa non fa altro che viziarmi con i suoi dolcetti.
Lei è americana, mentre mio padre, quel uomo imponente vicino alla porta, è russo.

Una coppia strana, data l' esuberanza di mia madre e la serietà di mio padre, ma mi amano così come sono, un inguaribile maschiaccio che passa più tempo tra motori, invece di giocare con le amichette.

Non sono un tipo asociale, un amico sincero c' è l'ho, Jay, ragazzo tipicamente americano, moro, abbronzato e con un paio di occhi verdi smeraldo.
Mamma insiste che ho una cotta per lui, ma ovviamente mio padre riesce a capirmi, e poi Jay ci tiene alla pelle.

Sa in  che affari è coinvolto mio padre, in Russia tutti lo conoscono e io non mi faccio problemi ad ammettere di essere figlia di un uomo della mala vita.

"Sei sempre la solita."

Caccio la lingua mentre mi avvicino a mio padre

"Non potevi metterti il vestito che ti avevo comprato?"

"Scordatelo, odio le gonne."

Fa un sospiro, ormai ha perso le speranze.

"Xandra sta bene così, la trovo molto professionale"

Quanto amo mio padre.

"Grazie papozzo"

"Con voi due ci ho perso le speranze."

Ghignamo entrambi, mentre usciamo dalla nostra casa vacanze, in Russia invece viviamo insieme al nonno paterno, nella zona ricca e più o meno isolata di New York.

"Non possiamo andare ad una gara di..."

"No!"

Ora odio anche mio padre, tutta questa tortura è stata organizzata perché oggi è il loro anniversario.

Sospiro rassegnata e salgo in auto mentre inizia a fioccare.
Sorrido, amo la neve, forse sarà perché mi ricorda la Russia, ma so soltanto che riesce a rilassarmi e cancella i miei pensieri.

Mamma e papà iniziano a fare i piccioncini, mentre dietro io messaggio con Jay.

"Come va Furia?"

Angel of Revenge      #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora