Caffè Noir, 10 Dicembre, 9.00 a.m
Il Caffè Noir era avvolto in un intenso profumo di dolci e, quando la gelida brezza invernale entrava inevitabilmente da qualche spiffero, i clienti al suo interno raggelavano per qualche istante. Il dolce e persuadente odore di caffè si faceva strada tra i tavoli, colpendo subito l’olfatto di chi entrava. L’atmosfera era calma, per niente simile al rombo confuso di Londra, identica alla vibrazione di un organo lontano.
Signore eleganti indossavano abiti costosi e di marca, chiacchierando animatamente e sorseggiando un the caldo.
Dei signori in giacca e cravatta discutevano di politica, ognuno con delle belle tazze di cappuccino in mano, rischiando anche di sporcarsi i folti baffi.
Tutto lì era perfetto, di un’armonia unica.
L’unica nota stonata di quel locale erano due ragazzi, diversi dal resto.
Non erano eleganti, si trattava solo di ragazzi qualunque; indossavano dei semplici vestiti comprati a buon prezzo, nessun orologio costoso, un filo leggero di barba e capelli perennemente in disordine. Erano soprannominati i ragazzi del caffè amaro: nessuno in tutta Londra beveva caffè amaro, ad eccezione di loro.
Ogni giorno si dirigevano lì, stesso posto e stessa ora.
Si trattava di ragazzi dal fascino magnetico eppure nessuno osava avvicinarsi. Si parlava molto di loro, dicendo anche le più fantasiose assurdità. Il loro nome in pochi lo conoscevano perché in quel posto nessuno faceva domande. Si sedevano vicino alla finestra, aspettando che la cameriera arrivasse.
Zayn, dagli occhi scuri e magnetici, ed Harry, con un viso a dir poco angelico incorniciato da morbidi ricci.
-Salve ragazzi, il solito?- Domandò la cameriera, con un blocchetto in mano.
-Sì, Adele, il solito caffè amaro!- Esclamò Harry con voce rauca e assonnata, facendo comparire un sorriso sulle labbra di Zayn.
-Vengo subito ragazzi!-Disse la ragazza per poi andarsene.
I due ragazzi rimasero in silenzio, guardandosi intorno: la maggior parte delle persone li fissava.
Le signore avevano smesso di chiacchierare e avevano concentrato tutta la loro attenzione su Zayn ed Harry.
-Sai, non capisco ancora cosa vogliano quelle persone da noi.-
-Zayn ormai è inutile chiederselo, la gente non sa far altro che osservare e criticare qualsiasi cosa la circondi.-
-Non ne sono del tutto sicuro, Harry. Anche questa gente ricca, avida e piena di potere ha i suoi difetti, ci deve essere un motivo per questa sua immensa curiosità. Questo locale spesso mi annoia però …- Disse, fermandosi prima di toccare un tasto dolente del suo cuore.
-Però che cosa?Non capisco ancora il perché della tua insistenza a venire qui ogni mattina. Insomma Zayn, apri gli occhi, lei non verrà mai!- Esclamò Harry gesticolando, attirando l’attenzione anche di alcuni passanti che, incuriositi, sbirciavano attraverso la finestra.
-Mai dire mai. Lei me l’ha promesso e sono sicuro che verrà!-
-Amico, sono passati due anni … non pensi che lei ormai si sia dimenticata?- Domandò poggiando per qualche secondo la propria mano sulla spalla di Zayn.
Harry e le persone lì presenti sapevano la verità. Ormai quella ragazza tanto amata dal moro non sarebbe arrivata mai. Tutti erano a conoscenza della sua morte, ad eccezione di Zayn.
Harry cercava ogni giorno di convincerlo ma l’amico insisteva ogni volta per farsi accompagnare in quel bar. Zayn aspettava, bevendo la bevanda preferita dalla ragazza: Caffè amaro.
Il caffè non gli era mai piaciuto, soprattutto di quel tipo, ma a lui non importava … le aveva promesso che solo in sua compagnia avrebbe bevuto qualcosa di dolce.
Il ragazzo dagli occhi verdi cercava di distrarre l’amico, ma tutto era inutile. Ogni mattina si ritrovavano davanti una tazza di caffè, aspettando una persona che non sarebbe mai arrivata.
Zayn abbassò lo sguardo, iniziando a torturare il bracciale di stoffa che portava al polso.
-Che ne dici se dopo andiamo a fare due tiri? Solo io e te, in memoria dei vecchi tempi!- Propose Harry, cercando lo sguardo dell’amico.
-Non mi va, preferisco restare qui.- Disse lentamente, come se volesse far capire ogni singola parola al ragazzo che gli stava di fronte.
-Ecco ragazzi, i vostri caffè!- Arrivò Adele con due tazze fumanti di caffè. Le posò sul tavolino e, dopo aver sorriso gentilmente, se ne tornò al bancone.
-Eh va bene, allora resterò qui a farti compagnia.- Harry prese con delicatezza la tazzina e se la portò alla bocca con movimenti lenti. Si sforzò di mandar giù quel caffè che lo disgustava tremendamente, ma se lo faceva, c’era un motivo: la promessa che aveva fatto ad Emily era più importante di qualsiasi capriccio, suo e dell’amico.
Harry aveva promesso ad Emily, ormai morta, di stare sempre al fianco di Zayn e di non farlo soffrire mai; cosa impossibile dato il vuoto che la ragazza aveva lasciato nel cuore di entrambi.
-Grazie Harry, sei davvero un amico.- Affermò all’improvviso Zayn, mostrando uno dei suoi sorrisi migliori.
-Certo, anche tu per me sei un amico e …-
-E non ti preoccupare, lo so che lei non verrà mai. Lei è nel mio cuore e non può essere in due posti diversi nello stesso momento.-
Ehi, ciao a tutti!
Sono nuova su questo sito, in pratica l'ho scoperto solo un'ora fa :)
Beh, ci ho pensato su e ho deciso di pubblicare questa breve one-shot sui One Direction, in particolare sulla coppia Harry&Zayn. Io li vedo molto amici :D
Spero che vi piaccia, fatemi sapere!
XSimo
P.s: Nel caso l'avesse già letta è perché l'ho pubblicata anche su efp sul mio account e su facebook in alcune pagine.
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I ragazzi del caffè amaro.
Short StoryCaffè Noir, stesso posto, stessa ora, stesso caffè amaro di due anni fa. Ormai da tempo Zayn insiste per andare in quel bar, aspettando una persona che mai verrà. Harry lo accompagna, mantenendo la promessa fatta a Emily, ormai morta. Tratto dal tes...