Segreti

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Pov. Ashling
È in ritardo di 15 minuti, sta volta l'ammazzo, mi fa sempre aspettare e poi sarei io la modella!!
La vedo in lontananza che corre come una dannata verso casa, inizio a sbattere il piede e lei sa che non è un buon segno.
Infatti la sua espressione è da cane bastonato, la ucciderei, ma quando fa quella faccia stile gatto con gli stivali non riesco a resisterle.
Si ferma davanti a me con il fiatone, si accascia a terra e cerca di dire qualcosa tipo "scusa, Camilla, caviglia, dolore"
Io: ho capito tutto guarda, prendi fiato e poi mi racconti.
M: prima di tutto...ordiniamo una pizza che non ho assolutamente voglia di cucinare.
Io: va bene, chiamo io. La solita?
M: ovvio, la mia calabrese
Io: e io la solita americana
Pov. Martina
Mentre Ash chiama io vado a mettermi il mio pigiamone adorato, lego i miei capelli in un'enorme cipolla, mi strucco (anche se praticamente avevo solo un po' di mascara) e mi metto le mie favolose calze antiscivolo e sono pronta per la mia seratona.
Scendo e vedo Ash con le pizze in mano. La gioia.
Ci mettiamo a tavola e iniziamo a mangiare.
Ash: allora raccontami tutto
Io: prima di tutto sono arrivata in ritardo perché Camilla si è fatta male all'ultimo e non potevo abbandonarla.
Ash: ma esistono i telefoni per avvisare genietto! Qualcos'altro da dire?
Io: mhh.. ah si, Luigi ha il mio numeroo!!
Ci guardiamo e iniziamo a gridare come delle bambine, che disagiate che siamo.
Pov. Luigi
Rimango in stanza con Camilla, mi incuriosisce molto come ragazza ed è anche bellissima.
Ci stiamo guardando da un po', allora decido di parlare
Io: allora Camilla, quanti anni hai?
C: 20, tu?
Io: 21, vuoi dirmi che non sapevi quanti anni ho?
C: non volevo sembrare una stalker, ma se vuoi mettere alla prova le mie capacità, fai pure..
Io: ti credo sulla parola hahahahah
Ridiamo molto, ci conosciamo meglio e alla fine ci scambiamo i numeri.
Io: a proposito di numeri, avrei bisogno del numero di Martina
C: che fai, mi stalkeri l'amica?
Io: noo, mi serve solo per contattarla, giuroo
C: va bene, mi fido.
Guardo l'orario, forse è meglio tornare a casa.
Io: dai andiamo, ti riaccompagno a casa.
C: Se non disturbo..
La porto fino alla macchina e mi spiega dov'è casa sua, non è molto lontana dalla mia e la cosa non mi dispiace.
La accompagno fino alla porta, poi vuole fare tutto il resto da sola, ma non glielo lascio fare. La prendo in braccio con la forza mentre lei si dimena urlando e ridendo.
Apro la porta, la metto sul divano e le chiedo se le serve qualcos'altro, ma mi dice che stava per arrivare suo fratello.
La saluto e mi avvio in macchina.
Appena arrivato a casa mi ricordo di dover chiamare il mio amico.
X: Gigii allora??
Io: tutto benee
X: cosa dici di lei?
Io: fa la fisioterapista nella sua ex squadra, non gioca più da molti anni..
X: ti ha detto perché?
Io: no, però si è messa a piangere quando tentava di spiegarsi
X: c-come piangeva?
Io: si, ma non ti preoccupare è forte.
      Ah, ho il suo numero
X: perfetto direi, per prima cosa dopo mandami il suo numero. Secondo ho in mente un piano infallibile, ci rivedremo a breve.
Io: mi fai paura, ma va bene.
X: tienimela d'occhio eh. Ciao!

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