MERCOLEDI' 2 OTTOBRE
Per fortuna ieri non era accaduto lo stesso evento di lunedì, ossia il sangue dal naso. Doveva essere stata solo stanchezza, niente di più. Solamente stanchezza.
Lui <Bene ragazzi, voglio che per la prossima volta scegliate un'opera di Leopardi e troviate tutti I dettagli possibili. Potete andare alla biblioteca, piuttosto che cercare su internet. Potete andare!>
Uscimmo e io mi diressi verso l'aula di chimica. Perfetto, ero in coppia con Warren e sarei dovuta starci per tutto l'anno.
Mi sedetti al mio banco senza rivolgergli nemmeno uno sguardo.
Prof <Ragazzi... stavolta voglio che scegliate un esperimento voi. Non andate a scegliere cose troppo complicate e difficili. Se avete bisogno sono alla cattedra. Ah, poi metterò il voto. Dovete collaborare, siete una squadra.>
Aprii il libro e trovai un esperimento abbastanza semplice.
Io <Va bene questo?> non disse niente e lo presi come una conferma. Iniziò a prendere gli ingredienti.
Lui <Cosa avevi ieri?> chiese come se volesse farmi questa domanda da quando mi aveva vista.
Io <Dobbiamo fare l'esperimento ora.> dissi concentrandomi su quello che stavamo facendo.
Non ci rivolgemmo neanche una parola e finimmo l'esperimento con buoni risultati. Anche se con qualche piccolo problema nel collaborare.
La campanella tanto attesa suonò facendomi rilasciare così un sospiro..
Prof <Passo a mettere I voti, intanto potete andare a lavarvi le mani. Una coppia per volta.>
Noi eravamo ultimi visto che ci trovavamo in ultima fila.
Aspettammo e poi ci dirigemmo verso il bagno. Non c'era nessuno. Solo noi due, erano tutti a fare l'intervallo, e questo bagno è solo per il laboratorio.
Lui <Allora? Sto ancora aspettando una risposta da prima.> disse appoggiandosi al muro mentre io feci scorrere l'acqua del rubinetto. Non dissi nulla.
Lui <Senti, ti ho fatto una domanda, devi rispondere.> disse avvicinandosi a me mentre I passi rimbombavano in quella stanza.
Io <Mi lasci stare?>
Lui <No.>
Io <Ma cosa ti interessa, saranno cazzi miei o no?>
In un millisecondo mi ritrovai con le spalle al muro e le sue braccia di fianco alla mia testa. I suoi occhi non erano più quelli di una volta. Erano scuri e mettevano quasi paura.
Lui <Ascoltami bene, te lo ho già detto. Sono cambiato. Quindi non sono più quel povero ragazzo buono e gentile. Ti conviene darmi retta e rispondermi.>
Io <Altrimenti? Cosa fai?> chiesi ancora con un sorriso in volto. Era quasi divertente infastidirlo.
Lui rimase a guardarmi dritto negli occhi.
Prof <C'è ancora qualcuno in bagno?> sentimmo urlare da dietro la porta. Mi tappò la bocca e mi trascinò in un angolo in modo che non ci vedesse. Sentii la porta chiudersi. Chiusi dentro? Mi liberai di scatto dalla presa.
Io <Ma che cazzo fai?> continuò a fissarmi. Cercai di aprire la porta.
Lui <Non ce la farai mai. È chiusa a chiave.>
Iniziai a camminare avanti e indietro pensando ad un modo per uscire da qui senza aspettare domani. Lui intanto si sedette soddisfatto.
Io <Aiutami a trovare un modo per uscire da qui.>
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~La ragazza della ferrovia~ (Wattsy2017)
RomanceArianna Prendom, una ragazza diciassettenne con un passato da lei sconosciuto e avvolto nel mistero. Un passato da cui cerca di fuggire, ma a volte vuole anche scoprire cosa si celi dietro ad esso. Un mistero che la distruggerà lentamente. Un luogo...