Era arrivato da poco. Alto, di carnagione abbronzata, i lunghi capelli che si aprivano sulla fronte come un sipario lasciando spazio a due glaciali occhi grigi. Non parlava con nessuno, rispondeva solo se la prof. glielo chiedeva e lo faceva con rabbia, quasi non gli interessasse nulla. Finita la scuola si avviava subito, senza guardare in faccia a nessuno, scomparendo per la sesta strada. A nessuno importava di lui, la sua aria cupa bastava a lasciargli intorno una bolla vuota dove nessuno entrava o ci teneva a farlo. Neanche io mi curavo molto di lui. Fino a quel giorno. Correvo verso l'aula di fisica, in ritardo, senza curarmi troppo della regola che diceva di andare piano nei corridoi. E gli finii addosso. Trafelata, balbettai qualche scusa, i miei pensieri rivolti solo a quello che la prof. di fisica mi avrebbe detto. Lui ringhiò, i suoi occhi grigi mi trafissero come due pugnali. Non sapevo cosa mi sarebbe successo dopo. Da quel giorno non la smetteva di fissarmi, continuamente, e io non mi sentivo affatto bene. I miei voti precipitarono e la mia mente andava in fiamme. Tutti mi chiedevano cosa avessi, ma non lo sapevo neanche io. Era iniziato tutto quando mi aveva guardata, quel giorno, in corridoio. Anche adesso, mentre racconto, un ricordo mi assale precoce e torno con la mente e con il corpo a quel giorno. In mensa. Mi giro e lui mi guarda. Mi rigiro e lui mi guarda. Non beve. Non mangia. Vedo la minaccia nei suoi occhi. Oh, com'è dura da tagliare la bistecca...oops...dov'è il coltello? Mi e scivolato. ...Mi rigiro, e lui non mi guarda più. Il ricordo finisce e io torno alla realtà. Non ha più smesso di perseguitarmi da quel giorno, non mi molla più, si intensifica ogni secondo che passa e ogni volta tutto sembra più reale. Mi stendo: il sonno mi protegge, lui non viene quasi mai. Ma prima di addormentarmi un ululato squarcia il silenzio. E io so che non mi ha ancora lasciata.
STAI LEGGENDO
Ululato nella notte
Werewolf✴Era arrivato da poco. Era alto, di carnagione scura con dei lunghi capelli neri che lasciavano scoperti i suoi glaciali occhi grigi. La sua aria cupa bastava lasciargli intorno una bolla vuota dove nessuno entrava o ci teneva a farlo. A nessuno imp...