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"Aspetta"
"Che vuoi basta,già mi picchiano mi minacciano e te mi devi far soffrire"mi interrompe
"Basta,non dire che non te l'avevo detto"
Che stronzo come si
permette di fare ste cose.
Erico se ne va e io mi dirigo verso scuola e incontri Tommaso.
" hey piccola mia" mi prende la vita
"Hey amore" risposi con un sorriso
"Ho vogliono di darti la il mio regalo andiamo a casa mia i miei non ci sono per 1 settimana" mi guarda
"No non me la sento scusa potremo farlo una altra volta"
lo guardai aspettando una sua risposta
"No te vieni da me e lo facciamo e basta"
"Che hai" lo guardai
"Nulla" mi prese in braccio e mi portò alla sua macchina.
Iniziando a piangere e a urlare ma nessuno mi guardo nessuno mi vede nessuno mi aiuta.
Mi mise nel sedile davanti del passeggero inizio ad avere paura che mi farà cosa e perché mi sono fidata di lui perché mi odia cosa gli ho fatto.
Entra in macchina e mi guardi facendomi un gignio e parti
"Sei un strinzo" gli dissi piangendo
"Si ma il primo che ti farà stare veramente bene e poi pensavi che sul serio io ti amassi? Ma che sfigata"
Iniziai a piangere cercando di uscire ma inutile dire che mi ha bloccato le portiere sono imprigionata.
Aiutatemi perfavore avevi ragione Erico.

Un fratello per bullo /fase di correzione/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora