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"Pronto?"



"Ascoltami-" dall'altra parte del telefono una voce bassa, vicina ad un accordo di LA maggiore, vibra come una sottile corda di nylon con tanta preoccupazione; sospira lievemente, il suo respiro è pesante, poi continua. "-il mio forno mi vuole uccidere."



Lì Jimin è tentato dal chiudere la chiamata, o chiedere "chi sei?", o posare il telefono e basta, ma non fa niente di ciò: aggrotta le sopracciglia e tenta di non scoppiare a ridere, non capendo se è uno scherzo o no.



"Nel senso, davvero. E' posseduto. Ha fatto un'altra vittima e penso di essere il prossimo."



La voce dall'altra parte si alza di un'ottava, seriamente preoccupata: continua a mitragliare parole inerenti a ogni tipo di biscotto polverizzato e alla pasta "super croccante" perché definirla bruciata sembrava scortese, incurante dell'assenza di risposta dall'altra parte.

Jimin rimane in silenzio ed a volte si ritrova quasi a mormorare dei brevi "mh" per far capire di essere in ascolto, e neanche sa il perché: i biscotti impiegheranno tempo per cuocere, questo potrebbe essere un modo per passare il tempo. E poi anche l'altro sembra essere intento a cucinare, non a buon fine, ma uno scambio culinario può essere interessante.

Apre le labbra, sta per parlare, ma un'altra valanga di parole lo colpisce.



"Lo so, lo so! Dici sempre che sono logorroico e mi invento cose. Ma davvero quel forno mi fa impazzire, è il bambino ribelle della famiglia, anche se Jin dice sia Jungkook."

Jimin non ha idea di chi sia Jungkook, questo essere ribelle, ma per essere paragonato ad un forno assassino chissà cosa combina.

L'altro, troppo preso dal suo discorso per poter notare la voce dall'altra parte, continua imperterrito ad altalenare ottave, descrivendo ogni tipologia di cibo bruciato.


"Erano perfetti quei biscotti, ti dico, perfetti! Ho sentito gli angeli piangere." Qua si ferma, ridacchia appena, il tono diventa più lento, "-Namjoon, Namjoon, so che sei sotto esami e prometto che non parlerò a vanvera come quella volta dei piccioni. Ricordi, quando ti chiesi se i piccioni viaggiatori si smistano in poste ed indossano cravatte. Era una domanda intelligente però!"




"---hai la ricetta?"

Quasi incuriosito, Jimin si accomoda sul bancone della cucina come fosse una ragazza del liceo che spettegola: l'idea dei piccioni in cravatta che vanno a lavorare l'ha fatto ridere, vuole quasi saperne di più. Ma dato che anche lui sta preparando biscotti, potrebbe rubare ricette. Forse.

"Namjoon! Cos'è questa risposta? Non è affatto da te, sai. Tu dovresti rispondere tipo-" e qua la voce tossisce un paio di volte, prima di fingere un accento diverso "Taehyung, sto studiando, cerca su internet se proprio vuoi!"

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