immagina Carl Grimes (twd)

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Su richiesta di ...
Allora, so che ho dei problemi di memoria, ma davvero non ricordo chi mi aveva fatto questa richiesta. Sorry😅

Te ne stai seduta sul grosso ramo di uno degli alberi che hai scelto come punto di vedetta. La tua gamba destra dondola dal ramo mentre aspetti che un cervo o un cinghiale passi sotto di te. Tieni il tuo arco stretto al petto e le frecce nella feretra legata dietro la schiena. Nel momento di calma assoluta uno stormo di anatre spicca il volo. Qualcosa le ha fatte spaventare. Ti alzi in piedi e accucciandoti dal grosso e resistente ramo guardi verso il basso. Un bel cervo sta passando tranquillo sotto di te. Prendi una freccia e tendi la corda dell'arco, pronta a scoccare. Ma qualcuno ti precede. Si sente uno sparo e poco dopo la tua preda cade a terra, seguita da qualcuno. Indossa una camicia a scacchi e un cappello come quello dei cowboy e un fucile sulla schiena.

Quel chiunque sia ti ha appena ammazzato la cena. Scocchi la freccia e questa si conficca nelladdome dell'animale, facendo spaventare il ladro <<quel cervo è mio. Allontanati>> gridi mentre ti prepari a scoccare ancora. La persona a terra alza le braccia verso l'alto e si allontana di qualche passo, alzando poi la testa. È solo un ragazzo. Avete circa la stessa età. <<non voglio farti del male>> grida e attendi in silenzio. Il suo sguardo vaga tra il fogliame degli alberi sopra di lui, nella speranza di poterti vedere.
Senza fare rumore scendi all'albero, restando protetta da esso. Non si sa mai.
Ora, che sei molto vicina a lui, lo vedi meglio in viso. Ha i capelli lunghi fino a sopra le spalle e una benda un po logora gli copre un occhio. <<chi sei?>> chiedete all'unisono. Lui abbassa la testa e tu alzi l'arco. <<vieni fuori. Non voglio farti del male>> ti dice muovendo un passo verso di te. <<fermo dove sei. Io non ti conosco e non mi fido di te>> urli tenendo lo sguardo sulla sua figura. In risposta impugna il fucile e lo appoggia all'albero più vicino e con esso lascia anche un machete <<mi chiamo Carl Grimes. Vengo da una comunità>> si presenta e capisci che non è pericoloso.

Esci da dietro l'albero ma tieni comunque l'arco pronto a scoccare. Appena ti vede la sua espressione cambia. Sembra..colpito. <<tu come ti chiami?>> chiede dopo alcuni momenti di silenzio. <<mi chiamo y/n>> rispondi velocemente, non ti fidi del tutto di lui. <<vieni da un gruppo o qualcosa di simile>> chiede ancora e scuoti la testa. Sei sola da un bel po, da quando un orda di vaganti ha attaccato la tua cittadina. Carl abbassa la testa, come se stesse pensando a qualcosa <<senti, il luogo da dove vengo io è sicuro. Abbiamo cibo e case. Vieni con me ad Alexandria>> ti propone estraendo la freccia dalla carcassa da lui abbattuta <<ci conosciamo da un'ora e già mia chiedi di convivere. È un po presto non ti pare?>> rispondi con un sopracciglio alzato. Però l'idea ti attira molto. Non ricordi la sensazione di dormire in un vero letto, ne ciò che si prova a stare al sicuro dai vaganti. <<senti. Se vuoi venire non c'è nessun problema. Devi solo rispondere ad alcune domande>> ti dice, questa volta estremamente serio. Vorresti rispondere con una delle tue solite battute sarcastiche ma decidi di ascoltarlo. <<ok. Cosa vuoi sapere?>> Ti affretti a dire prendendo dalle sue mani la tua freccia. Le vostre dita si sfiorano e senti un brivido lungo la schiena. <<quanti zombie hai ucciso?>> Ti chiede e alzi le spalle <<non lo so, sicuramente più di mille. Dopo un po ho perso il conto>> rispondi lasciandolo stupito, ma cerca di non darlo troppo a vedere <<quante persone hai ucciso?>> chiede ancora e abbassi lo sguardo. Ormai era da molto che non pensavi più alla tua famiglia, loro ti avevano chiesto di ucciderli se fossero mai stati morsi. E così hai fatto. <<tre, ti basti sapere questo>> ti affretti a rispondere senza guardarlo. <<ultima domanda. Uccideresti ancora?>> chiede e lo guardi annuendo <<se in gioco c'è la mia vita o quella delle persone a cui tengo si. Senza esitazione>> rispondi e lui ti sorride, invitandoli a seguirlo.

Attraversate la vegetazione incolta, portando vi dietro il cervo. Ogni tanto vi guardate ma non dite niente. Sarà la situazione o la stanchezza ma non ti dispiacerebbe scambiare quattrochiacchere con lui.
Siccome sei immersa nei tuoi pensieri non guardi dove metti i piedi e inciampi. Carl si affretta ad aiutarti e appena ti tiri in piedi i vostrivisi sono vicinissimi. Vorresti chiederli cosa gli sia successo all'occhio, ma decidi di non impicciarti. Ma comunque non riuscite ad allontanarvi. Stranamente tri senti bene tra le sue braccia. Sentite qualcuno chiamarlo e Carl gira la testa nella direzione da cui arrivava la voce. Tu sei più bassa di lui, volendo potresti appoggiare la testa al suo petto e ascoltare il suo cuore con l'orecchio <<è mio padre. Ci conviene muoverci>> dice tornando a guardarti. Inizia ad allenarsi ma lo afferrò per un braccio, facendolo voltare verso di te <<io...ecco volevo..... volevo ringraziarti>> dici a sai di essere arrossita <<ringraziarmi per cosa?>> Ti chiede sorridendo leggermente <<be....per non....avermi.. uccisa o che so io>> dici mordicchiandoti il labbro inferiore. Il sorriso di Carl si allarga e ti lascia un bacio sulla guancia <<non lo farei mai>> sussurra al tuo orecchio e senti ancora la pelle d'oca.
È inutile dire che lo osservi incantata mentre riprende a camminare verso la fine del bosco.


Ciaoooo, ecco un nuovo immagina. Spero vi piaccia.
Un baciones grande a tutti❤



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