immagina Jace

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Su richiesta di Dreamergirl2005
Spero ti piaccia

Cammini per i corridoi deserti dell'istituto. Osservi con curiosità i quadri appesi alle parete e sbirci nelle innumerevoli stanza vuoto. All'improvviso ti fermi ad ammirare un quadro che rappresenta l'arcangelo Michele, con la sua spada fiammeggiante e un'orda di demoni sotto di lui. Tutte le volte che lo guardi è come se fosse la prima, ogni volta noti sempre un particolare che non avevi visto in precedenza. Questa volta hai la sensazione che le candide piume delle ali spiegate d'ellarcangelo si muovano, come accarezzare da una brezza leggera. Allunghi la mani verso la tela con l'intento di accarezzarle, ma una musica suonata al pianoforte ti distrae. In punta di piedi raggiungi l'enorme biblioteca dell'istituto e sbirci nascosta dietro la pesante porta decorata. Chi altro se non Jace poteva suonare così magnificamente il pianoforte?
<<non nasconderti, non servirebbe a nulla. So che sei li>> la sua voce ti fa sobbalzare e dopo pochi secondi di esitazione ti avvicini a lui. Le sue dita lunghe e affusolate si muovono con grazia sui tasti bianchi e neri, la luce del tramonto che penetra dalla vetrata alle sue spalle gli da un'aria quasi mistica. Sta suonando Moonlight, di Beethoven.

È così concentrato che non ti degna neppure di uno sguardo.
Ti siedi accanto a lui sullo sgabello e lo osservi. Ha le labbra leggermente dischiuse, i capelli biondi un po spettinati, la camicia bianca aperta un po sul petto lascia intravedere i marchi su di esso e sulle braccia. Ha le maniche arrotolate con perfezione. Ogni cosa in lui è perfetta, quasi a spingerti a chiederti se non sia un angelo in carne e ossa. <<so di essere bello, ma così mi consumi>> ti dice e il suo solito sorrisetto spunta sulla sua bocca. Distogli lo sguardo arrossendo e sussurrando uno scusa quasi del tutto inascoltabile. <<posso suonare con te?>> gli chiedi tenendo lo sguardo basso sulle tue mani, l'una intrecciata all'altra. Con una mano Jace ti afferra il mento e con delicatezza lo volta verso di se <<con molto piacere>> dice mentre i vostri sguardi si fondono. Ti scrocchi le dita e inizi a suonare la prima cosa che ti viene in mente, il dietto al pianoforte nel film di Tim Burton "La sposta cadavere".

Conosci il brano come le tue spade angeliche e ti permetti di guardarlo. Con grande sorpresa noti che osserva ogni tuo movimento. I vostri occhi si incontrano ancora e anche lui inizia a suonare.
Le vostre mani si sfiorano e una scossa ti attraversa il braccio.
Con uno scatto ti afferra il viso tra le mani e ti bacia. Gli accarezzi i capelli strattonandoli leggermente. Ti porta sulle sue gambe, stringendoti i fianchi. Vi allontanate solo per l'assenza d'aria nei polmoni. <<cosa mi stai facendo y/n?>> chiede forse più a se stesso che a te. Con le dita fredde gli accarezzi gli zigomi, le guance, la mascella e le labbra prima di baciarlo ancora, ma stavolta più lentamente.

Immagina //in Correzione//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora