Premetto solo che se certi punti vi sembrano ripetitivi dovete sopportarli o saltarli, in quanto tutto ciò che ho scritto è dal punto di vista di Louis e questi sono i suoi pensieri :).
Buona lettura !
Agosto, 2020
oggiPer arrivare al suicidio, ha sempre pensato Louis, bisogna essere davvero stupidi. O disperati.
Ha sempre pensato razionalmente alle altre possibilità che una persona aveva prima di suicidarsi. E ne trovava sempre miliardi di possibilità. Di fatti, odia Hannah Baker. Come odia Tredici e tutte le cose che trattano di argomenti del genere.
Però, i suoi piedi stanno sospesi nel vuoto in quel momento, si sta tenendo con le poche forze rimastegli alla ringhiera del tetto dell'hotel e sta piangendo dal terrore e da tutto il dolore che sente nel petto.
Gli verrebbe da ridere se tutta la situazione non fosse incredibilmente disperata e l'unica persona in grado di salvarlo al momento vorrebbe spingerlo di sotto.
Non vuole davvero lasciarsi cadere. Non ha mai desiderato morire, ha sempre amato la Vita e lo fa tutt'ora, ma a quanto pare Lei lo odia. Lo odia così tanto che ha deciso di regargli solo sofferenze e dolore negli ultimi anni.
Come quella volta in cui Harry gli ha detto che non voleva averlo lì.
Febbraio, 2019
Louis vorrebbe tornarsene a casa. Rinchiudersi nel suo regno di buio e silenzio e restare lì fino a quando non sarà felice.
Come nelle Fiabe, che le principesse si svegliano solo quando sono felici per davvero.
È la prima volta che rivede i ragazzi dopo X-Factor 2016 e davvero sono tutti così diversi e adulti, mentre lui si sente solo... nemmeno lui sa come si sente. Di sicuro non è orgoglioso di sè come lo è Harry, o felice come lo è Liam, o socievole come lo è Niall.
Si odia, non ricorda quando è stata l'ultima volta che ha riso e non ha ancora aperto bocca. Nemmeno per ordinare il pranzo come invece hanno fatto gli altri tre ragazzi: Niall ha ordinato per lui.
Sa che non mangerà davanti a loro, ma non importa, non è che abbia molta fame.
Stanno tutti e tre parlando di quello che hanno fatto in quei tre anni, raccontandosi la verità su certe cose che i giornali si sono inventati. Louis li ascolta, perché gli sono tutti mancati come l'aria, ma non vuole dire cosa ha fatto lui, non ne va particolarmente orgoglioso.
È Niall ad includerlo nella conversazione. "E tu Louis? Sei sparito per mesi!"
"Anni - lo corregge Liam ridacchiando - che hai fatto? Sei stato chiuso in casa tutto il tempo?".
Louis si impanica. Certo che è stato in casa tutto il tempo.
"Nulla di che" sussurra pianissimo.
Non vuole parlare. Non ci riesce, in realtà, non dopo aver passato quei due anni in assoluto silenzio.
Il cameriere interrompe la conversazione, ma Louis riesce a sentire lo sguardo bruciante di Harry sulla pelle e sa benissimo che lo odia con tutto se stesso, ma sorride comunque perché le volte che lo guarderà male saranno anche le uniche volte che lo guarderà e Louis si accontenta con davvero poco.
Cerca di mangiare un po' di quello che ha nel piatto, ma Harry non ha ancora smesso di fissarlo e Louis proprio non ce la fa a mangiare con lui che lo guarda.
Lascia perdere e si isola nei suoi pensieri di odio profondo verso se stesso fino a quando non è il momento di andare in studio.
Hanno deciso di fare almeno una settimana di prove prima di mettersi sul serio a scrivere qualcosa di nuovo e organizzare il tour europeo e asiatico.