VOGLIO UN AMORE FOLLE

capitolo 52

Attenzione la storia può contenere scene violente e di sesso.

Emily

"Mamma mia che stanchezza" urlo buttandomi sul divano di casa di Jace.

Sono le 11,30 di mattina e Jace mi ha portato a casa sua perché da me c'era solo Andrea, e io non voglio rimanere sola con lui.

"Sei stata brava, un 28 non è da tutti" mi dice lui lasciandomi un bacio sulla fronte.

"Dove sono tutti?" chiedo accorgendomi solo ora di tutto questo silenzio.

"Mamma e Esther sono uscite mezz'ora fa perché hanno una visita, papà lavora e le 'bimbe' stanno a scuola" mi spiega lui.

Mi alzo dal divano e vado verso camera sua, mi sfilo i stivali con il tacco che indosso e mi butto sul letto.

Mi piace da morire il suo letto, sa di lui.

"Ehii" dice lui sdraiandosi accanto a me con un braccio sulla mia vita.

"Ehi" rispondo.

"Ti piace tanto il mio letto vero amore?" dice lui, ma a questa frase mi irrigidisco.

"Come mi hai chiamato?" chiedo speranzosa.
"Amore..perché che c'è di strano?" risponde lui.

Il mio sorrido si allarga e annulla la distanza tra di noi.

All'inizio è un bacio tranquillo, casto, ma poi le nostre lingue si toccano e il mio corpo finisce a cavalcioni sul suo.

Faccio scontrare i nostri bacini e ricevo, come risposta, un gemito frustrato.

"Se questa è la reazione..." dice lui tra i baci "ti chiamerò amore tutto il giorno"

Posa le sue grandi mani sul mio fondoschiena e con una spinta decisa fa scontrare i nostri bacino.

Rimango senza fiato e gemo di piacere, e lui ne approfitta per capovolgere la situazione.

Mi sfila con molta calma il maglioncino, cerco disperatamente di accelerare i tempi, sto morendo.

"Impaziente?" chiede cominciando a lasciare dei baci sotto l'ombelico.

Resto senza respiro e annuisco.

Dopo poco anche i miei leggins sono a terra e mi sta sfilando il reggiseno.

Una volta tolto quest'ultimo, si alza di poco e mi ammira prima di dire:
"Quando sei bella"
Arrossisco e cerco di coprirmi ma lui mi ferma:
"No non ti devi coprire, sei perfetta"

Si china su di me e comincia a darmi dei caldi e umidi baci sul seno, lasciando anche un succhiotto.

Sento la sua mano scendere fino all'orlo delle mie mutandine.

"Perizoma..." sussurra lui mordendo il mio lobo.

Piano piano la sua mano entra nel mio perizoma, le sue dita mi stuzzicano e io comincio ad irrigidirmi pensando a quella notte.

"Amore non ci pensare, siamo solo noi" dice lui accarezzandomi con l'altra mano il viso.

Annuisco e impaziente alzo il bacino.

Un dito entra dentro me e io rimango senza fiato, non brucia, non fa male, c'è solo tanto tanto piacere.

Piano piano aumenta le spinte fino a che geme per il piacere.
"Di più bimba? Vuoi di più? "

Annuisco invasa da così tanto piacere su tutto il corpo.

Un altro dito sfiora l'entrata prima di pemetrarmi con due dita.