Vidi casa mia passarmi davanti e scomparire come se fosse solo un brutto ricordo, un brutto incubo.Non scesi, quella non era la mia fermata, non quel giorno.
Ero diretta ad un luogo nel quale non andavo da tempo, da fin troppo tempo.
Quel posto mi emanava così tanta tristezza, soprattutto perché lì c'era la persona più importante della mia vita.Dopo un quarto d'ora arrivai a destinazione e scesi dall'autobus.
Comprai dei fiori, due rose rosse precisamente, ed oltrepassai il cancello.La mia mente sapeva benissimo dove giaceva mia madre, ma le mie gambe continuavano a vagare per temporeggiare.
Finalmente decisi di andare da lei, appena vidi la lapide mi sedetti vicino a lei ed appoggiai le rose.
Mi portai le ginocchia al petto ed iniziai a parlare mentre continuavo a tirare le maniche del mio maglione.≪ Sai mamma, in questo momento ti vorrei qua con me.
Oggi uscirò con un ragazzo, non uscivo con un ragazzo, o meglio; con qualsiasi essere vivente da tanto tempo, e non so come comportarmi.
Non so cosa dire, non so cosa fare, non so neanche come vestirmi.
Sinceramente vorrei evitare di gran lunga di uscire con lui, ma è l'unico modo per farlo allontanare da me a quanto pare.Sai, è molto bello, ha degli occhi azzurri che puoi perdertici dentro, probabilmente se tu fossi qua saresti felicissima.
Non solo perché è bello fisicamente, ma perché è bello interiormente.
Non c'è stata una singola volta nella quale Federico mi abbia trattata male, o non mi abbia aiutata quando mi vedeva in difficoltà.
Ed è proprio per questo che devo lasciarlo andare, è proprio per questo che non lo devo far avvicinare più del dovuto.
Spero tu mi possa capire mamma, non posso farlo entrare nella mia vita così incasinata, tormentosa ed instabile, non se lo meriterebbe, sarebbe solo egoista da parte mia.
E se ho imparato una cosa nella mia schifosa vita è a non essere egoista, soprattutto quando si tratta di amore.Se ami veramente una persona, non puoi essere egoista nei suoi confronti, mai.
Questo non è il mio caso, io non sono innamorata di Federico, anzi, la maggior parte delle volte lo trovo fastidioso, irritante ed invadente, ma beh, non può entrare a far parte della mia vita in ogni modo.
E' stato bello parlarti mamma, sentirti più vicina, mi sei mancata davvero tanto. - dissi trattenendo a stento le lacrime-
Ti ho lasciato due rose rosse, per te che di rosso avevi le guance ed i capelli, e mi piace pensare che lassù o dove ovunque tu sia ora, ce li abbia ancora.Due rose rosse, per te che le rose rosse non le sopportavi, ma se te le regalavo io sorridevi.
Me lo sono sempre chiesta sai?
Perché, perché non le sopportavi?
Ma, oggi, finalmente ci sono arrivata.Le rosse rosse sono comuni, troppo comuni per una come te che di comune non aveva niente.
Per te che eri diversa da tutto il mondo, per te che eri il bianco nel nero ed il nero nel bianco.
Per te che eri un diamante in mezzo a tutti gli altri sassi e non te ne accorgevi neanche.
Spero che adesso,
ovunque tu sia,
qualunque cosa tu sia,
te ne sia accorta. ≫Mi scese una lacrima ma non la asciugai, la lasciai cadere, tanto nessuno mi avrebbe vista, potevo concedermelo.
Mi alzai, e senza né voltarmi e né fiatare, uscii da dove ero entrata, e tornai a casa, se così si poteva chiamare quel luogo dato che casa non la sentivo per niente.
Aprii la porta e trovai quel degenerato schifoso sacco di merda sul divano, ed alzai gli occhi al cielo.
Era l'ultima persona che avrei voluto vedere.Aprii il frigo, presi una bottiglietta d'acqua ed andai al secondo piano.
Ormai si erano fatte quasi le cinque e non mancava molto alle otto di sera.
Sentii l'ansia farsi spazio dentro di me ma cercai di non pensarci e di trattenerla lì dov'era.
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Fragili come petali di rugiada
Fiksi Remaja{ IN TOTALE REVISIONE, NON COMPLETA. } Eireen Hill, una ragazza persa nel suo mondo, considerata strana e sfigata, con problemi di autostima, nel bel mezzo dell'adolescenza; con mille domande in testa e poche risposte in tasca. Una bambina cresciuta...