Ciao a tutti...mi chiamo Rachel,sono sempre stata una ragazza attiva piena di gioia e vivacità......non lo sono più.Mi sento così stupida a esporre i miei pensieri su questo libro,comunemente detto ''diario''
Chi lo leggerà mai?Non ho amici,non ho nemici,non ho nessuno.Sono chiusa qui in quest'orfanotrofio da ben 3 anni,all'età di 13 anni è successo.....cosa mai sarà successo?Chiedevano.Una persona così non può cambiare da un momento all'altro!Dicevano.
La verità è che io non sono mai cambiata,era solo che le persone che mi davano forza sono....ecco...non sono più qui........
Mi ritrovo seduta sull'unica sedia della mia spoglia stanza,provvista solo di quella e di uno scomodo letto,su cui passo i miei momenti più felici.
Il sonno.Un'azione che ti spegne ogni funzione,ti fa quasi dimenticare di tutti i problemi.....
La mia noiosa stanza si trova sul secondo piano,con un bagno e la mia camera.
Non ho mai avuto tanti soldi,anche prima che le persone a cui tenevo esalassero l'ultimo respiro.Ma,all'età di 14 anni cominciai a rendermi utile qui,pulivo per terra,cucinavo,lucidavo quelle sporche finestre,tutto questo solo per 20 ¢...
In 3 settimane riuscii ad avere abbastanza soldi,mi comprai un rasoio,toglietti quell'inutile manico.Finalmente mi sarei potuta dare ciò che meritavo.
Piccole gocce di sangue colavano lungo le mie braccia,dopo quel taglio profondo.Mi fece male,ma mai quanto la loro scomparsa.
Andai avanti per una settimana,mentre la depressione,tristezza,apatia e rabbia mi stavano divorando.Vestivo solo di nero,maniche ovviamente lunghe,mi avrebbero preso in giro o punito.
Lo stress stava aumentando e l'esasperazione mi rovinava dal dentro.
Ma finalmente realizzai,i-io voglio tornare d-da loro,g-giusto?
Perché non andarci ora.......mi sporsi dalla finestra non c'erano molte persone,il davanzale é spesso,così mi ci sedei sopra dondolando le gambe,divertita dai quei 10 cm che mi separavano dalla vita o dalla morte.Ero in un oblio.Mi decisi,mi alzo in piedi,vedo a rallentatore,il mondo si sposta indietro mentre io vado avanti,la vista si fa ormai obliqua,un secondo dopo,rompendo la finestra,entra un ragazzo,mi corre addosso e mi porta indietro abbracciandomi,n-non capisco.......
[S-stai bene?]
{Si,ma chi sei tu?Perché mi hai fermato?}
[La tua vita non deve finire,anche se molti ti odiano,ti disprezzano e ti illudono,ci sarà qualcuno dispiaciuto seriamente per te,che,vedendoti pensierosa dalla finestra,si innamora......in q-questo caso.......tornando tutti i giorni......non mi hai mai notato,m-ma sappi che c'è qualcuno che tiene a te,tu hai 16 anni giusto?]
{..........s-si.......}
[Aspettami.Aspetta 1 anno.Sarai finalmente felice.Oggi.8 giugno.Ti prometto che tra un anno esatto sarò qui.A portarti in posti magnifici o magari in una semplice casa,con magari delle patatine,e una tv dove guardare stupidi show.Con una gigantesca finestra,per vedere fuori,come é tuo solito fare.]
1 anno dopo
Sono qui,sul davanzale,aspettando,ho la schiena rivolta verso l'esterno,fissando la porta,aspettando che quel ragazzo di cui non so neanche io nome si faccia vivo.
Sento dei passi,il bussare della mia porta malridotta, é la governante,quella brutta megera che non ha un minimo senso di pietà per noi orfani.
«Vieni Rachel»
{Perché?}
«Un ragazzo,ti ha adottato»
{C-cosa?}
Scesi correndo dalle scale,rischiando di cadere,lo stesso ragazzo di un'anno fa,quello che comprendendomi,con quelle parole mi ha convinto a non farlo.
Lui,vedendomi lì imbambolata si avvicinò e mi abbracciò.Calde braccia che vorresti tenere strette.Un abbraccio.Cosa che non vedevo da 4 anni.E persino a me!
Mi prese per mano e mi portò ad una fermata dell'autobus,dopo aver ovviamente firmato tutti i documenti.Mi teneva la mano,fredda come sempre,riscaldandola.E così arrivammo ad un'appartamento,identico alla descrizione del giovane.
{Come ti chiameresti?}
[Daniel,ma chiamami Dany(non ci sono riferimenti alla vita reale)]
Seguii Daniel fino ad un salotto,con un'enorme finestra che dava su un grazioso giardino pieno di rose,rosse,nere,bianche.
Da quel giorno in poi,ogni mattina mi sedevo lì,osservando,attraverso il vetro,il mondo esterno,pensando a come la mia vita è cambiata grazie ad un individuo,che poi sarebbe diventato mio primo amore e fidanzato.Facendomi provare così tante emozioni da sciogliermi il cuore duro come la pietra.
Grazie per essere stato l'unico a notarmi.Grazie per avermi visto dalla finestra.Grazie di tutto questo,che mi stai offrendo.Grazie per non esserti arreso con me.
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Jawii gentaglia,mi ci sono impegnata un botto,e tutto sommato mi piace :3
Alelovestory
Grazie per il tempo in più!!🙏