Capitolo 1

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«Piccola, basta cantare, domani sarai senza voce, vai a riposarti.»
«Ok, mamma... Però sono in ansia, non so se riuscirò a dormire.»
«Lo so, il tuo sogno si sta realizzando, cerca di dormire, io vado a letto, buonanotte.»
«Notte.»

No, non mi piace la mia voce, e non mi piace cantare. Io non ci vado a scuola di canto!
Quella frase, è strano da dirsi, ma l'ho detta io all'età di 9 anni, quando mia madre mi aveva proposto di andare a scuola di canto. Beh, devo ringraziare la mia maestra delle elementari se sono quí, e domani mi esibirò per la prima volta su un palco scenico. Me lo ricordo ancora, stavamo facendo le prove per la recita di Natale, la maestra notò la mia voce e mi diede il microfono, inutile negare la sua emozione negli occhi.
«Piccola Fede! Ma sei bravissima, hai una voce spettacolare»
A quell'etá ero molto timida, lo sono anche adesso, ma ricordo che appena mi facevano un complimento muovevo la gamba ripetutamente. Lo faccio ancora oggi, ma non sempre.

Mi giro e mi rigiro nel letto, non ho per niente sonno, e muoio dall'ansia. Finalmente dopo 7 anni di canto, mi esibisco davanti a delle persone, avevo avuto l'occasione anche in passato, ma per via della scuola e vari impegni, non sono riuscita.
Sono quasi le due di notte, e ancora non riesco a dormire. Apro facebook e vedo che ho una richiesta di amicizia. È un ragazzo, si chiama Riccardo. Diciamo che non mi è mai importato cosí tanto dei ragazzi, ho sempre preferito stare con la mia adorata musica, anche se ormai ho 16 anni, e un ragazzo non sarebbe mica niente male. Mi giro sul lato opposto e per sbaglio confermo la richiesta... Vabbe, che sarà mai, è un semplicissimo ragazzo che vuole guardare il mio profilo.
Come non detto... Mi scrive su messenger.

Ehi, in ansia anche tu?

Scusami, chi sei?

Oh scusa, non te l'ho detto, anch'io domani saró al festival di Roma a cantare. Ho visto il tuo nome sulla scaletta.

Ah ok, piacere Federica.

Appoggio il telefono sul comodino, non mi va di parlare con lui. Ecco, giá si vede che non sono pratica con i ragazzi, e se continuerò cosí resterò sola.
Prendo le cuffiette e inizio ad ascoltare Mad World, è il brano che canterò domani.

03:42

Niente, niente di niente, non riesco a dormire. Riapro facebook, quel ragazzo non ha dato segni di vita, meglio cosí. Vado a vedere sul suo profilo, la prima cosa che noto sono gli occhi, azzurri. Ho sempre avuto un debole per questo colore, non solo per gli occhi azzurri. Sono bellissimi. Ma anche lui non è un brutto ragazzo.
Finalmente mi addormento.

***

Sono la prima a svegliarmi in famiglia, mia sorella Arianna sta ancora dormendo, è proprio una dormigliona. Beh, in realtà sono le sette di mattina, ma per via dell'ansia mi sono svegliata prima. Partiremo verso le 10, perchè è un pó lontano.

«Ehi Fede»
Sobbalzo, ero persa nei miei pensieri.
«Papà, già sveglio?»
«Quello che ti volevo chiedere io.»
«Papii io sono in ansia!»
«Piccola andrà bene, tranquilla.»
Ho sempre avuto un buon rapporto con papá, mi ha sempre dato tanto nella vita, mi ha insegnato moltissime cose, mi ha reso sempre felice, ed è quello che voglio fare anch'io. Attraverso la musica voglio regarargli le stesse emozioni che ha regalato lui a me. Per me la mia famiglia è tutto, mi ha sempre sostenuto per questo sogno, e sono davvero felice per questa cosa.

È il momento di partire, prendo lo zainetto con dentro tutto l'occorente e salgo in macchina.
Dopo circa un ora di viaggio arriviamo, facciamo un giro per questo paesino di Roma e successivamente andiamo verso il punto del festival. Vedo già molti ragazzi, spero che ancora non sia arrivato quel ragazzo.. Aspetta come si chiamava? Forse Ri.... Riccardo, ecco si. Mi avvicino al gruppo di ragazzi, alcune ragazze mi salutano e ricambio. Per il momento niente ragazzi dagli occhi azzurri nelle vicinanze. Per fort...
«Ciao a tutti!» sento alle mie spalle e mi giro, eccolo. Non ci credo. Alcuni lo salutano.
«Come state?» la maggior parte lo guarda male, ecco come farsi dei nemici.
«Mettetevi seduti su queste sedie in ordine di scaletta, ora ve la dico.» dice la presentatrice al microfono.
Arriva al mio nome e mi siedo, poi dice l'altro...


Salve lettori😂

Questa è una storia sui Rederica. Ho già scritto un paio di capitoli, cosí da non saltare neanche un giorno di pubblicazione.

I capitoli verranno pubblicati nei seguenti giorni:

Martedí
Giovedí
Sabato
Domenica

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