Parte 1

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Forse, ormai, ho perso le speranze. Mai arrendersi, certo. Ma neanche mai umiliarsi. Penso mentre cammino senza una meta precisa, mentre alle mie spalle il sole di fine estate tramonta, illuminando con bagliori caldi i miei capelli dorati. Le coppie da libro, quelle stupende, quelle perfette, quelle tanto uniche in verità non esistono. Sono sogni di chi le scrive, non sono lontanamente realistiche. Le senti così reali quando leggi, è quasi umiliante. Continuo a camminare, il sole tramonta e le stelle nella notte scura compaiono sopra di me, un infinito blu, che mi schiaccia. Il peso dell'universo. È questo che provo, quando penso al concetto di amore. Mi sento schiacciare. E un pensiero fisso compare nella mia mente "Come credi che qualcuno possa trovarti speciale?". Crudele, vero? Tutti sono diversi, e quindi speciali. Ma nessuno nota la bellezza della diversità di un'altra persona, finché non se ne innamora. Già, ho un modo di pensare complesso e mortificante. Raggiungo una piccola cittadina, le strade sono ormai deserte. Vedo in un cortile una coppia che si bacia. Distolgono subito lo sguardo, convinta di mantenere quell'espressione distaccata e apatica, che spesso mi caratterizza. Mascella serrata e occhi inespressivi. Orgogliosa della mia freddezza, non mi rendo conto che una calda e amara lacrima, mi scorre lungo la guancia, arrossata dal freddo della notte.

E se fossi sincera?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora