1. Maledizione

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Lyon ansimò per lo scontro appena terminato: il corpo del suo avversario giaceva a terra, mentre il suo sangue macchiava la sua giacca marroncina.

-V-... voi... la pagherete...! Su... di voi... scenderà... l'ira del Dio del Tempo...!- Furono queste le ultime parole di Entity303, prima che Lyon potesse conficcare per la seconda volta la Spada Galatea nelle sue carni e nelle sue ossa. -Ringrazia che non ti ho dato una morte lenta e dolorosa, dopo ciò che hai fatto.-

Disse senza emozioni, fissando con gli occhi vitrei il corpo morto del demone, alludendo alla morte dell'amato amico Dentifricio, il cui corpo scomparve in una marea di particielle insieme a quello del suo uccisore.

-Ragazzi... qui abbiamo finito, forza ritorniamo a casa.- Iniziò demoralizzato Mario, andando un secondo dove prima era adagiato il cadavere, per poi raggiungerci. Per un secondo i miei occhi neri si incrociarono con i suoi, e mi sembrò quasi di sentire una leggera scossa lungo la spina dorsale.

Era strano, non mi era mai capitato prima d'ora, era qualcosa di nuovissimo per me. -Ste tu non vieni?- Mi richiamò Anna. -Eh? Che? Oh! Sì, sì, arrivo! Mi ero solo incantato... sai come sono fatto eheheh!- Sghignazzai, tentando di alleggerire un po' la depressione che si era formata, ma in quel momento non ebbe l'effetto sperato, anzi.

Mi zittì subito, il resto del viaggio fu un silenzio tombale. Raggiungemmo la nostra casa che era ormai notte, ma nessun mob osava avvicinarsi a noi, dopo che avevamo sconfitto persino Entity. Ci sdraiammo tutti nei letti assegnati, e dopo un bel po' di tempo, riuscimmo a prendere sonno, in particolare io, che oltre al dolore psicologico, provavo un indescrivibile dolore fisico all'altezza del petto.

Non faceva male, almeno non così tanto da stramazzare al suolo urlando, eppure il mio corpo era sopraffato da un terrificante e piacevole calore, come se fosse una maledizione. Una tremenda e stupenda maledizione.

Mi svegliai in piena notte perchè avevo sete. Notai che Mario non era nel suo letto. Scesi le scale ed andai a prendermi un bicchiere d'acqua, ma fuori sentì degli stranissimi rumori. Sbirciai dalla finestra, e vidi Mario intento a dare calci e pugni all'aria e ad eventuali e sciagurati mostri che si mettevano in mezzo alla sua ira.

Quando vidi la sua fronte perlata per il sudore, arrossì. Mi sentivo più libero da quando avevamo ucciso Entity, e per qualche strano motivo, mi sentivo come "Liberato" da qualche strano peso. Decisi di uscire.

-Ciao.-

E con grande richiesta, ecco a voi la Sterio! Sì, una storia interamente dedicata a questa coppia... ah, che bello lo Yaoi! Voi non siete con me?
Hettisti: *Fischiano*
Yaoiste&Yuriste: SFIGATIIIII
Su, su ragazze/i calma ^^""

Sospenderò la storia fino alla conclusione di un'altra mia, quindi siate pazienti e mettete la storia nella biblioteche per essere pronti al prossimo aggiornamento ;)

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