Capitolo 2

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"Sofia Ferraro vince il premio Nobel come..."
Squilla il cellulare. Sono le 7.15.
Dannazione perché mi svegliano sempre sul più bello?!
È Marghe,dice che tra mezz'ora mi aspetta al baretto di fronte la scuola. Io non avevo nemmeno voglia di andarci,di solito l'ultimo giorno di scuola sto a casa a dormire fino a tardi.
Odio quando fanno i gavettoni,lo trovo stupido,insensato,perché sprecare tanta acqua per giochi scemi?
Per non parlare della farina e delle uova che lanciano quelli di quinta.
Ad ogni modo,decido di alzarmi e di prepararmi solo per Marghe,gliel'avevo promesso.
Mi dirigo in cucina dove la mamma mi ha lasciato un biglietto dove c'è scritto che avrebbe fatto tardi e che non l'avrei dovuta aspettare poiché sarebbe tornata molto tardi stasera. Strano,di solito torna sempre prima di cena.
Non dó molto peso a ció e mangio i miei soliti cereali.
Dopodiché dopo essermi lavata,infilo dei jeans a vita alta,una maglia larga che infilo dentro e i miei anfibi neri che mamma odia tanto,dice che sembro zio Guglielmo quando lavora nell'orto.
A me piacciono invece.
Esco di casa.
Come sempre monto su Betty e in 15 minuti arrivo da Marghe.
Con lei ci sono anche Angelica e Alice che euforiche, parlano della festa di quella sera.
A me non interessa più di tanto,ci vado solo per Marghe. E perché no,magari passare un sabato diverso. O forse sarà un fiasco? Chi lo sa. Mal che vada ordinerò una pizza e guarderó un film.
Angelica dice che stasera perderà la verginità, perché il suo ragazzo Marco le ha mandato dei chiari segnali che lo volesse fare. Ma quali sono questi segnali? Io li capiró mai o faró la figura della scema? Ah,ma che mi importa. Non ci penso mai al fatto che prima o poi dovrò farlo anche io. Che poi mica è una legge. Una volta ho letto che solo l'uomo gode,la donna invece le prime volte si fa male e poi non raggiunge quasi mai il piacere assoluto. Sì beh ecco,come si chiama? Ah sì,penso sia l'orgasmo. Quindi che senso ha farlo se non per avere figli?
Ad ogni modo,la campanella suona e ci dirigiamo in classe.
Il tempo passa abbastanza veloce. C'è chi gioca a carte,chi mangia e chi chiacchiera. Nulla di più,nulla di meno. Non è poi così bello come me lo descriveva Marghe in passato il fatidico ultimo giorno di scuola.
Peró è stato divertente quando Lorenzo ha fatto un paio di battute per farmi ridere dato che avevo uno sguardo da funerale. In realtà pensavo al biglietto della mamma,chissà che dovrà fare. E comunque quella è la mia espressione naturale,che ci posso fare.
Peró ho apprezzato il suo gesto. È simpatico,è cambiato molto in questi anni,sia fisicamente che mentalmente.
Prima era goffo e impacciato e non si applicava negli studi. Poi dopo la bocciatura si trasferì nella mia classe e cominció ad impegnarsi sia nel campo scolastico che sportivo. Infatti ora gioca nella squadra di pallavolo della scuola e ha una buona media. Peró non è proprio un bravo ragazzo,infatti mi hanno detto che fuma e beve. Ha solo 17 anni,non so come faccia. Io non ci riuscirei. Alice dice che vorrebbe perdere la verginità con lui perché rispetta le tre M fondamentali in un ragazzo : "manzo  muscoloso moro".
Ah che strazio quando dice così.
Che poi con questo fatto di perdere la verginità sono tutte fissate,pensano solo a quello.
A volte Alice è un po' scema. Peró sì dai,non è brutto.
"Dieci,nove,otto,sette...due,uno" suona l'ultima campanella dell'anno.
Volano uova,farina e acqua. Ovviamente io,cercando di evitare il tutto me li becco tutti. Che fastidio.
Cerco di nascondermi sotto le scale e vedo che lì c'è Lorenzo,che, anche lui, cercava riparo. È molto più sporco di me e noto che in mano ha una pistola piena di un liquido verde. Cerco di andarmene per non essere colpita anche da lui,ma mi rassicura e mi prende la mano dicendomi che non mi avrebbe sporcata. Gli sorrido. Che dolce. Ah,ma a che penso. Decido di andarmene,così lo saluto e cercando di evitare i ragazzi saluto Marghe e vado a casa per darmi una ripulita.

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