CAPITOLO DICIANNOVE

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LOUIS P.O.V

Ripensai ad Harry....ai suoi occhi verdi che l'ultima volta sembrarono vuoti,senza alcun emozione e senza segno di vita,alle sue labbra screpolate per colpa del vizio di morderselo quando è nervoso e il suo sorriso che sparì di punto in bianco da quella sera... ero davvero preoccupato ed avevo una brutta sensazione alla bocca dello stomaco. Lo vidi camminare il più lontano possibile da noi.

Niall mi risvegliò dai miei pensieri poggiandomi una mano sulla spalla e spingendomi in casa Styles per parlare con Gemma.
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Ci accomodammo in salotto e,dopo aver consolato Gemma e aspettato che si calmasse,iniziò a spiegarci la discussione avuta poco fa.
Parlammo di cosa fare d'ora in poi con lui e bevendo tea si fece abbastanza tardi.

Stavamo per uscire di casa quando sentimmo Gemma urlare e scoppiare a piangere di nuovo.
Iniziammo a correre verso Gemma trovandola pietrificata,con le lacrime a sgorgagli dagli occhi ed un Aaron leggermente scioccato e con gli occhi lucidi.

"Che succede?!" Disse Niall avvicinandosi a Gemma.

"Lui....macchina...investito...ospedale..." mormorò lei in stato di shock.

"Gemma...potresti essere più chiara?" Chiese sempre Niall,dolcemente.

"Harry..."

Ci irrigidimmo tutti...

"Harry cosa." Dissi io quasi in un sussuro.

"Harry....è-è stato investito da un pirata della strada e ora-ora lui si trova in ospedale."

Sgranai gli occhi e sentii le mie gambe tremare mentre gli occhi si fero leggermente lucidi.
Niall si pietrificò e iniziò a piangere in silenzio mentre Liam e Zayn si avvicinarono a me e a Niall per abbracciarci.

10 minuti dopo mi ritrovai in macchina con Niall,Liam e Zayn a correre in ospedale per quell'angelo dagli occhi smeraldo.

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Passarono 2 ore da quando portarono Harry in sala operatoria e finalmente un dottore ci si avvicinò.

"Parenti del signor Styles?"

io e Niall ci alzammo di scatto ed annuimmo invece Gemma parlò.

"Sono sua sorella maggiore,Gemma Styles" allungò la mano per presentarsi al dottore che gliela strinse e si presentò a sua volta.

"Piacere di conoscerla signorina Styles,sono il dottor James Johnson,volevo comunicarle che suo fratello ha perso molto sangue da una ferita sul retro del collo abbastanza profonda,la botta che ha preso dall'impatto contro la macchina gli ha causato un trauma cranico e 2 costole rotte ed una di queste gli ha perforato un polmone....per fortuna nulla di grave e possiamo risolvere con medicine e riposo...grazie al trauma cranico e dalla perdita di sangue, quantita abbastanza elevata,dal taglio che ha sul collo... ha causato il suo stato di coma in cui si trova in questo momento...mi dispiace..." 

Mi iniziarono a tremare le ginocchia e le lacrime tornarono a rigarmi le guance,Niall era sconvolto e Gemma era incredula.

"Mio fratello è.... in coma?!" iniziò a piangere ed il dottore annuii.

"Faremo tutto il possibile signorina..." le diede una pacca sulla spalla e se ne andò lasciando una Gemma singhiozzante,un Niall scioccato e pallido ed io in lacrime... 

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HARRY P.O.V

Mi risvegliai in un luogo totalmente bianco e luminoso.
Mi sentii...riposato....anche se tutto quel biamco iniziò a darmi alla testa.

Mi trovavo su un divano anche esso bianco,mi alzai da quest'ultimo e mi guardai intorno notando di essere in una stanza totalmente bianca e solo.

Davanti al divano trovai un tavolino con un foglio sopra.

Presi il foglietto che diceva:

"Accendi la TV di fronte a te,rivivi i tuoi ricordi e poi vivi il presente.
Sei in coma quindi dovrai prendere una decisione...

Entrare nella porta bianca: Salvezza.

Oppure porta nera: Morte."

Poggiai il bigliettino sul tavolino ed accesi la TV facendo partire i miei ricordi.

partì il ricordo del mio coming out e la rabbia iniziò a crescermi dentro.

Nonostante tutto continuai a guardare e rivivere il ricordo di mia madre che mi urlava in faccia e il mio patrigno conficcarmi il coltello nello stomaco.

Poi il ricordo del primo giorno di scuola dopo il coming out e un Gerard che mi teneva per le braccia e un Tom che mi prendeva a pugni,poi gli insulti nei corridoi,le mazzate dopo la scuola,gli inseguimenti fino al parco e le mazzate sulla panchina....la rabbia iniziò a salirmi,iniziai a camminare e mi fiondai sulla porta nera,poggiai la mano sul pomello della porta per aprirla quando una voce mi raggelò sul posto.

Mi girai di scatto e sulla televisione c'ero io su un lettino dell'ospedale e LUI completamente in lacrime...... 

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