È un giorno come gli altri e io non ho molta voglia di alzarmi dal letto, infatti devo farmi un po' coraggio per trascinarmi in bagno.
Guardo allo specchio e riesco a notare le due occhiaie che si sono formate a furia di non dormire, è così stressante...ogni notte mi fermo a pensare e dopo un po' perdo il conto dei minuti che perdo di sonno.Dopo essermi lavata la faccia torno in camera mia dove il mio occhio cade sulle foto che ho deciso di attaccare al muro e in quel momento lo vedo.
Quella foto che ogni volta mi fa tremare la terra sotto i piedi, che mi fa sentire le farfalle nello stomaco e che mi fa stare bene.Come può una foto avere tutto questo potere?
Come può lui avere ancora tutto questo potere su di me?
Anche quando sento il suo nome sento come se mi stesse per esplodere il cuore.
Forse dovrei voltare pagina, forse dovrei totalmente eliminare i ricordi che ho di lui dalla mia mente.
Ora che viviamo a 600km di distanza dovrebbe essere più facile dimenticarlo e uscire con qualcuno.
Penso sia il fatto che abbiamo vissuto troppe situazioni, anche strane, insieme.Un leggero bussare alla porta della mia camera, mi fa ritornare alla realtà...è la mia coinquilina che puntualmente alle 12 mi chiede cosa voglio mangiare per pranzo.
Ormai quando bussa a quest'ora la domanda mi sembra un po' scontata, ma forse tutto sommato apprezzo questo suo atteggiamento...se dipendesse da me mangerei tardi quasi sempre.Si chiama Aurora, è una ragazza molto dolce e disponibile, ha i capelli color biondo scuro, occhi chiari tendenti al verde, è leggermente in carne anche se a me piace così com'è.
Lei in passato ha avuto problemi con il suo peso perché non si accettava per quello che era, apprezzo il fatto che non si è data mai per vinta e ancora oggi fa di tutto per sentirsi in pace con sé stessa.
È quel tipo di persona che devi avere per forza in casa perché senza ti sentiresti un po' sola.Oggi ha intenzione di cucinare gnocchi al sugo, ma io non ho così tanta voglia di mangiare.
Metto in ordine la stanza e mi rendo conto soltanto ora che mancano pochi giorni e dopo ritornerò a casa per le vacanze estive.È una bella giornata, guardo fuori dalla finestra e riesco a sentire un cinguettio, il sole splende finalmente e non posso fare a meno che rallegrarmi.
Sono quel tipo di persona metereopatica, se c'è il sole sono contenta e se piove sembra che tutto me vada male.Mi sento soffocare dal caldo che c'è oggi, mi cambio velocemente cercando di indossare qualcosa di leggero...penso che userò un pantaloncino e un top.
Accendo il computer per controllare l'orario delle lezioni pomeridiane da seguire, ma proprio quando arrivo alla pagina giusta sento il campanello di casa suonare.
"Vado io?" grido alla mia coinquilina impegnata a cucinare, sicuramente starà indossando le cuffie quindi sentirà poco e niente.
Sbuffo perché sicuramente sarà il ragazzo della porta accanto che ogni giorno per provarci con la mia coinquilina chiede del sale, come se non abitassimo affianco un supermercato.
Apro la porta e rimango pietrificata nel vedere chi ho davanti.
"Ehi"