7. IL RISVEGLIO

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Hermione, dopo il suo ritorno a Grimmauld Place, dormì per tre giorni e tre notti di fila e soltanto al mattino del quarto giorno aprì i suoi bellissimi occhioni.

"Buongiorno bell'addormentata!" sentì dire dal suo migliore amico che era seduto su una scomoda seggiola accanto al suo lettino.

"Harry" fu l'unica parola che riuscì ad emettere la grifoncina, sbattendo le palpebre.

"Mi riconosci! E' un buon segno!" commentò il ragazzo con un grande sorriso stampato sulla faccia.

"Harry ho fame!" affermò la strega ancora intontita.

Il Bambino sopravvissuto, dopo essersi fatto una sonora risata, andò di filato in cucina dalla Signora Weesley per dirle di preparare qualcosa da mangiare per la strega resuscitata.

Quando il moro tornò nella piccola infermeria di fortuna, trovò Hermione seduta sul letto che si guardava in giro.

"Quanto ho dormito?" chiese poi facendo un grande sbadiglio.

"Ti sei fatta 72 ore di sonno ristoratore" rispose Harry, sollevato nel vederla di buon umore.

"E Malfoy come sta?" domandò improvvisamente Herm.

"Ah, lui sta benone! Dopo neanche qualche ora dal vostro arrivo è tornato il solito arrogante, rompipalle. Se non fosse stato così bravo a prepararti le pozioni curative, l'avrei spedito a calci in culo fuori dall'Ordine per aver rischiato così la tua vita!" commentò Potter acido.

"Harry non è stata colpa sua. E' stato Lucius Malfoy a maledirmi e una spia all'interno dell'Ordine a tradirci" spiegò la brunetta accalorandosi.

"So tutto, il biondastro mi ha informato ed abbiamo già provveduto a sistemare la situazione" la tranquillizzò il grifone.

Prima che Hermione potesse chiedere ulteriori spiegazioni, il piccolo sgabuzzino-infermeria venne invaso da un'orda di persone.

La signora Weesley aveva provveduto ad informare tutti gli abitanti della casa dell'avvenuto risveglio.

Ginny, Molly, Hanna e Neville l'abbracciarono fino a sfinirla, mentre gli auror insieme a Luna, Ron e Pansy si limitarono a sorriderle discretamente.

Dopo qualche veloce scambio di battute, i visitatori, ad uno ad uno, si congedarono dalla grifoncina, per lasciarla riposare.

Soltanto Draco ed Harry si trattennero con lei.

"Allora chi di voi due comincia a rispondere alle mie domande?" fece la brunetta risoluta.

Vedendo che né il biondo nè il moro si decidevano a parlare cominciò:"Si può sapere chi è la spia?"

"Hanna Abboth. E' sotto imperius, ma lo Sfregiato ed io stiamo cercando di eliminare la maledizione infertale da mio padre" rispose asciutto e coinciso Draco.

"Povera Hanna, dopo tutto quello che ha passato nell'ultimo anno. Prima la perdita di suo padre, poi l'uccisione di sua madre ed ora anche questo..." commentò Hermione dispiaciuta.

"Tranquilla Herm vedrai che riusciremo ad aiutarla e poi anche se non sembra Hanna è una strega forte e in gamba" disse Harry fiducioso.

Hermione lanciò un'occhiata interrogativa al suo migliore amico e poi di getto gli chiese:"Perché Ginny è arrabbiata con te?"

Il grifone arrossì e con lo sguardo basso cercò di proferire alcune deboli scuse:"Che dici, Ginny non è arrabbiata con me. Va tutto bene tra me e lei, siamo ancora gli amici di sempre"

"Per cosa avete litigato questa volta?" continuò la brunetta imperterrita.

"E diglielo Sfregiato! Dì alla Mezzosangue che ti sei portato a letto la rossa e poi l'hai scaricata, per la seconda volta, dicendole che era stato tutto un errore, che tu dovevi pensare a salvare il mondo magico da Voldemort e altre palle del genere" snocciolò Draco con un ghigno ironico sulla faccia.

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