CAPITOLO 1:IL MIO ARRIVO ALL'INFERNO

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IL 27 OTTOBRE 2015,DOVETTI LASCIARE LA MIA CASA ALLA TUSCOLANA PER TRASFERIRMI QUI ALLA GARBATELLA,IN SEGUITO ALLA MORTE DI MIO PADRE E TUTTO MI SAREI ASPETTATO TRANNE DI TROVARE UN'AMBIENTE OSTILE COME QUELLO CHE MI SI PRESENTO' DAVANTI NON APPENA MISI PIEDE QUI:LA PRIMA COSA CHE MIO ZIO,UOMO CON MOLTE FISSE E DALLA MENTALITA' FERMA ALL'ETA' DELLA PIETRA,MI DISSE APPENA MI VIDE NON FU "COME STAI,BELLO DI ZIO?"BENSI' FU "MA QUANTI SCATOLONI CI SONO ANCORA DA PORTARE,QUI LA CASA E' PICCOLA E NON CENTRA TUTTA STA ROBA".PASSARONO MESI NELLA QUALE IO VISSI A CASA DI MIA ZIA PERCHE' AVEVO GIA' CAPITO CHE LA VITA A CASA DI MIO ZIO NON SAREBBE STATO FACILE FINCHE',UN BRUTTISSIMO 10 LUGLIO,FUI COSTRETTO A TRASFERIRMI PER FORZA E FU L'INIZIO DELLA FINE:A MIA MADRE,FRESCA VEDOVA,NEGO' LA POSSIBILITA' DI APRIRE COMPLETAMENTE IL DIVANO LETTO SUL QUALE TUTTORA ANCORA DORME PERCHE',SECONDO LUI,LE GAMBE DEL MEDESIMO AVREBBERO POTUTO ROVINARE LE MATTONELLE MENTRE,VI ASSICURO CHE PIU' ROVINATE DI COSI' NON POTREBBERO ESSERE,MENTRE A ME,IN PIENA NOTTE,SPENSE LA BAJOUR E QUANDO MI SVEGLIAI,MI PRESI UNO SPAVENTO ASSURDO.FERMI,FERMI,FERMI,PRIMA DI PRENDERMI IN GIRO,SAPPIATE CHE IO,FIN DA PICCOLO,HO SEMPRE DORMITO CON UNA LUCE INTORNO(SEPPUR DI PICCOLA INTENSITA')E COME SAPETE,LE ABITUDINI SONO DURE A MORIRE.TORNANDO ALLA MIA STORIA,ESSENDO IO UNA PERSONA CHE NON PENSA MAI CHE LE PERSONE ALLE QUALI VOGLIO BENE,POSSANO FARMI DEL MALE,PENSAI "VABBE',FORSE SI E' FULMINATA LA LAMPADINA E IN PIENA NOTTE NON HA VOLUTO CAMBIARLA PER NON SVEGLIARMI"MA LE COSE ERANO MOLTO DIFFERENTI INFATTI,LA NOTTE SEGUENTE,QUANDO ANDAI IN CAMERA PER DORMIRE,MI ACCORSI CHE IL FILO DELLA LAMPADA ERA AVVOLTO E LA PRESA DI CORRENTE STACCATA COME PER FARMI CAPIRE CHE QUELLA BAJOUR NON L'AVREI DOVUTA ACCENDERE PIU';IL GIORNO SEGUENTE,SCOPRII'CHE IL PROBLEMA ERA LA TROPPA LUMINOSITA' DELLA LAMPADINA CHE,ERA PUNTATA SUL SUO VISO,NON FACENDOLO DORMIRE E COSI',GRAZIE A MIO ZIO SANDRO,COMINCIAI AD USARE UNA PICCOLA TORCIA PORTATILE A BATTERIE CHE ABBASSAVA DI TANTO IL NOSTRO BUDGET FAMILIARE VISTO CHE LE SUDDETTE DURAVANO UN GIORNO O DUE.L'ALTRA COSA CHE NON POSSO FARE,IN SUA PRESENZA,E' ACCENDERE I COMPUTER E LE VARIE CONSOLE  E INFATTI,QUANDO SAPEVO CHE STAVA TORNANDO A CASA,DOVEVO SPEGNERE E METTERE TUTTO A POSTO SENNO' ANDAVO INCONTRO AD UNA LITIGATA EPOCALE.

CI LEGGIAMO DOMANI CON IL SECONDO CAPITOLO DELLA MIA STORIA...

Vita da preti-destini incrociatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora