il gioco del pomodoro

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Alaska 2006

"Quella doveva essere una semplice escursione. Una semplice e dannata escursione" ripeteva tra sé Roberto Fermi mentre teneva in braccio Daniele, suo figlio, ormai sfinito per il freddo e il gelo. Sua moglie Carla, camminava al suo fianco. Piccoli pezzetti di ghiaccio si formavano sui suoi occhiali e il suo fiato era ben visibile quando usciva dalla sua bocca. Il freddo sempre più pungente non sembrava però toccarla. Il suo sguardo era fisso su quella sua piccola creatura che rischiava di morire a causa sua. "Sia maledetta la mia gelosia" ripeteva imprecando contro sé stessa. Quella era l'unico cosa che poteva fare per non cedere alla disperazione. La rabbia a volte può donare una forza sovrumana, ma si consuma ben presto. La piccola famigliola era al limite della loro forze quando la tempesta iniziò a quietarsi. Un piccolo raggio di sole parve rischiarsi quella giornata buia e terribile.

<<Sia lodato Dio che ci ha salvati dalla bufera>> disse Carla avvicinandosi a suo marito. << Daniele è ancora vivo?>> domandò ansimante. Roberto la guardò e rispose di si con il capo. Poi apri il suo giubbotto e le diede suo figlio tra le braccia e iniziò a scavare una buca.

<<dobbiamo scavare un riparo per la notte per poi ripartire appena sarà giorni domani>> disse mentre ansimante allargava la buca per farsi che tutti e tre potesse entrarvi. Era un lavoro duro e faticoso, e spesso Roberto faceva fatica a sentire le dita delle proprie mani, ma se sacrificarle avesse potuto permettergli di salvare la sua famiglia, sarebbe stato un buon sacrificio. Carla teneva in braccio suo figlio che dormiva ancora profondamente. A volte si stupiva come lui avesse cosi preso tanto da lei. Daniele aveva il sonno pesantissimo e proprio come lei alla sua età, si addormentava nella situazioni più impensabili con il sorriso stampato sulle labbra. "Dormi piccolo mio. Perlomeno non sarai spaventato dalle nostre condizioni" pensava mentre gli guardava il viso. il tempo in quei gli istanti pareva rimanere immobile in quel paesaggio bianco, il cui unico colore oltre i loro giubbotti arancioni era il blu del cielo. Era la prima volta che Carla osservava una panorama del genere e in quell'immensità iniziò ad esaminare la propria vita. La nascita di suo figlio, il primo incontro con suo marito al capodanno a Roma del 1997. il giorno del nostro matrimonio. Le loro litigato. Tutte le cose più importanti della le tornarono alla mente.

<<Scusami, amore mio, non avrei dovuto portarti in questa spedizione scientifica. A causa mia la nostra famiglia è in pericolo>> disse Roberto distogliendo dai suoi pensieri. << Se fossi stato più presente forse ora non ci troveremmo in questo situazione>> continuò poi mentre la buca si allargava sempre di più e lui continuava a scusarsi sempre di più su gli errori commessi nella propria relazione. Carla l'ascoltava con pazienza. Raramente parlava cosi apertamente con lei, ma ogni volta che ciò avveniva, era sempre completamente sincero con lei.

<<Ora capisco perché vuoi tornare in Alaska ogni anno>> disse sorridendo Carla attirando l'attenzione di suo marito che si girò verso di lei. <<Sai all'inizio quando ho conosciuto questo tuo amore per la zoologia e in particolar modo per gli animali del polo ero molto invidiosa. Quando osservavo i tuoi occhi brillare per ogni meraviglia che la natura ti mostrava in questo luogo, mi chiedevo se un giorno i tuoi occhi avessero brillato allo stesso modo anche per noi>> continuò con voce serena e pacata. Roberta aprì la bocca per parlare, ma lei riprese il discorso. <<Mi sono resa conto di sbagliare e di aver sbagliato. Ero solo troppo egoista per potermene rendere conto. Nella vita posso dire di aver avuto tutto. Sono un giornalista e sono ben retribuita. Ho un figlio splendido, e un marito che nei momenti in cui era a casa non mi hai mai fatto mancare nulla, in affetta e in presenza. Io però volevo sempre di più e non mi sono mai resa conto di quanto fossi fortunata nella mia vita. Ti ringrazio e se riusciremo a tornare a casa torniamo nuovamente in Alaska>> disse abbozzando un dolce sorriso, mentre negli occhi di suo marito sgorgavano le lacrime.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 21, 2019 ⏰

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