Non voglio andarci!

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Sapevo già che stavo per commettere un omicidio.

Quella stupida della mia amica Vanessa voleva portarmi a tutti i costi ai "giardinetti" il famoso luogo dove risiedeva con i suoi amici.

Vanessa e io eravamo amiche da una vita, da così tanto tempo da non ricordarmi nemmeno quando ci fossimo conosciute, ci eravamo sempre frequentate, ma fino a quel moento non ero mai uscita con il suo gruppo, anche perchè un gruppo di 15-20 persone mette un pò di soggezione.

Non so il motivo, ma quel giorno mi feci convincere, forse perchè gia conoscevo Tommaso, uno dei componenti,sempre grazie a Vanessa, e quindi non mi sarei sentita troppo un pesce fuor d' acqua.

In fondo i "giardinetti"li conoscevo, alla fine sul quel paesino ci ero nata e cresciuta, ma non avevo mai frequentato quelle persone.

Arrivai e mi avvolse il solito luogo con i due tavolini e le varie panchine disposte intorno ad essi, era presente un grande gruppo, di circa 10 persone,che fumavano sigarette e bevevano birre. Mi accesi una sigaretta, (si ero una vera e propria ciminiera) e mi avvicinai a Tommaso per salutarlo con due baci, era un ragazzo biondo con gli occhi azzurri,occhiali con la montatura dello stesso colore degli occhi, alto almeno 1,90m  e molto grosso.

Mi guardai intorno, tra persone che conscevo di vista, e altre di cui non sapevo l'esistenza. Notai che erano quasi tutti maschi, tranne due ragazze che erano occupate ad attirare l'attenzione di due ragazzi,uno con la rapa ,un barbetta folta, occhi marroncini e un sorrisetto sornione stampato sulla faccia che faceva battute a tutto spiano; l'altro al contrario , aveva un aspetto duro e tenebroso, con occhi scuri e capelli marroni,zigomi pronunciati e uno sguardo che avrebbe fatto parlare anche un muto. 

Altri ragazzi di qualche anno più piccoli, probabilmente della mia età 16-17 anni,furono  molto socievoli, chiacchierando e scherzando con me, facendomi venire la voglia di ritornare in quel posto.

Uno di loro di nome Filippo mi spiegò un pò i vari componenti del gruppo <<Allora ti spiego, quelli con cui ci stanno provando Laura e Stefania,  si chiamano Alessio e Alessandro...beh a loro ti conviene non dargli fastidio se non vuoi tornare a casa con un occhio nero, soprattutto con Alessandro, schizza abbastanza male. Tommaso gia lo conosci, poi c'è Lorenzo,Luca, Nicola e Marco disse indicandomi i ragazzi vicino a lui con un cenno di testa, lì sull' altro tavolino , ci sono Fabio, Alessandro, Alessio,Michele; Gabriel e Flavio, loro escono con noi da poco, sono sempre stati un gruppo  a parte da noi, ma sono molto simpatici, anche se un pò sulle loro>>. Notai che quelli sull' altro tavolino avevano probabilmente intorno ai 18-19 anni, enotai la divisione che c'era all'interno del gruppo. 

<<ah..bene>> risposi io per niente preoccupata; avevo un bel caratterino, lo dovevo ammettere e era molto raro che abbassavo la testa difronte a qualcuno.

Cambiammo argomento parlando d'altro mentre sempre più persone arrivavano e mi davano la mano come segno di saluto, tutti tranne quelli dell' altro gruppo,per loro fu quasi come se io non esistessi.

Non me ne curai. Però lo notai...si lo notai lo sguardo di quel ragazzo su di me, il ragazzo dagli occhi color ombra.



Spero che come inizio vi posso piacere! Ripeto è una storia vera, cioè è la mia storia,e spero che vi piaccia, scusate se ho perso un po la mano a scrivere...fatemi sapere! <3 


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