<< Ilaaaa, sei pronta?. Dai che andiamo al mare? >> domanda mia cugina Federica al di là della porta chiusa del bagno.
Sono entrata una decina di minuti fa, per indossare il costume ed ancora non trovo la forza di uscire. Ispiro profondamente.
<< arrivo >> rispondo priva di entusiasmo.
Indosso i pantaloncini e la t-shirt e dopo essermi sistemata i capelli mi decido ad uscire.
Il costume non mi convince. Sarà nuovo, sarà bello ed anche se in 100 mi hanno detto che mi sta bene a me non convince. Non ho il fisico da modella e quindi un 2 pezzi su di me non si è mai visto, certo è molto particolare dato che lo slip è a vita alta...ma lascia troppi centimetri di pelle scoperta. Quanto vorrei tirare fuori dalla valigia il mio affidabile costume INTERO nero contenitivo con la schiena coperta.
Ad aumentare la mia insicurezza è anche questo posto. Sicilia, terra di frontiera e di mare. Sud Sicilia.
Viaggio organizzato da tempo e per sfortuna divina ha coinciso con alcuni giorni di pausa di uno dei componenti di uno dei miei gruppi musicali preferiti.
Chiunque al posto mio sarebbe felice di trovarsi qui ora, magari si piazzerebbe al suo stabilimento per ore con la speranza di incrociarlo e fingere di essere lì per puro caso.
Io mi auguro con tutto il cuore di uscire indenne da questo pomeriggio di mare ed avere i riflessi pronti, così se dovessi imbattermi in lui posso fuggire, evitando saluti e chiacchiere.
Le cose sono molto cambiate, ultimamente, con loro... con IL VOLO, con lui in particolar modo.
Sarà che sono cambiata, sarà che ho nuovi interessi ma non trovo più punti d'incontro che mi spingono a passare qualche minuto con loro per fare due chiacchiere come un tempo, è rimasto solo l'immenso amore per la loro musica.
Esco dal bagno e regalo a mia cugina un sorriso ironico, infilo calzini e stan smith bianche con dettagli verdi e dopo aver recuperato lo zaino la seguo fuori dalla mia camera d'hotel.
Con l'ausilio dell'ascensore raggiungiamo la hall dove ci attende il nostro gruppo. Tutti in vacanza con noi e come noi, ci sono cugini ed amici.
Nessuno protesta, mi conoscono da sempre, sanno che sono una ritardataria cronica.
Divisi in più auto raggiungiamo lo stabilimento.
Questa terra è uno spettacolo indescrivibile, nonostante l'ambiente muti da un posto all'altro è sempre speciale. La magnificenza di queste coste lascia senza fiato, letteralmente.
Abbandonate le auto al parcheggio ci riversiamo rapidamente verso la spiaggia, con discrezione mi guardo intorno. Magari oggi ha preferito lo shopping, o una buona dormita, o la famiglia, o donne...alla spiaggia.
Ok, sembra non esserci. Grazie karma. Sistemo l'asciugamano sul lettino e poi mi spoglio. Mi sdraio ed indosso gli occhiali da sole. Mi guardo intorno mentre cerco di sciogliere i nodi delle cuffiette agganciate all'iphone.
Ogni tanto una gioia anche per me.
A questo punto spero di abbronzarmi e di divertirmi con i miei cugini ed i miei amici.
Le ore passano, al sole si sta una favola, anche se non amo particolarmente farlo... però sto comoda ed ascolto la musica, quindi diventa accettabile l'ozio.
<< Ila, mi accompagni a fare il bagno?? >> mi domanda mia cugina Elisa poggiandomi una mano sul polso.
Annuisco, sfilo le cuffiette e dopo aver abbandonato telefono ed occhiali nello zaino mi alzo. Camminiamo sulla sabbia chiacchierando, ridendo, scherzando.
STAI LEGGENDO
Quel ti amo MALEDETTO:
Short StoryCi si incontra, ci si appassiona, ci si respinge ma a volte l'orgoglio rovina tutto... persino i sentimenti. (Storia breve) (One Shot)