Sun
Oggi non sono andata a scuola, ero troppo scossa per via del trasloco e poi non volevo dare la notizia ad Eun in un luogo che mi ha sempre fatta sentire a disagio e fuori posto. Ho deciso che glielo dirò appena avrò finito di imballare le mie cose. Proprio mentre sto sigillando il secondo scatolone, sento qualcuno correre velocemente su per le scale. Poco dopo vedo Eun spalancare la porta della mia stanza e rimanere a guardarmi sulla soglia con occhi lucidi.
<< Ehm... ciao... >>
<< Perché non me lo hai detto? >>
<< Come sei venuta a saperlo? >>
<< È una piccola città Sun, le persone parlano... e poi tua madre ha parlato con mia madre che l'ha detto a me... >>
Anche quando è triste riesce a mantenere quella vena ironica che la caratterizza... perché Eun è fatta così, cerca sempre di essere forte quando sappiamo entrambe che in realtà è una ragazza molto fragile.
<< Ascolta mi dispiace tanto di non avertelo detto prima, ma fino a 24 ore fa' non sapevo nemmeno io che mi sarei trasferita. Ti giuro che te lo avrei detto quanto prima... >>
<< Non voglio che tu te ne vada Sun... sei la mia migliore amica... come farò senza di te? >>
Ci scambiamo un lungo abbraccio nel quale ci diciamo tutto l'affetto che proviamo l'una per l'altra... mi mancherà moltissimo. Sono le 21.15 e Eun ha chiesto a sua madre se poteva restare a dormire da me. Siamo stese sul mio letto a parlare di tutte le cazzate che abbiamo fatto insieme.
<< Ti ricordi quando abbiamo mandato un pacco di vermi alla professoressa Maeng? >>
<< Si, come potrei dimenticarlo! Anche la faccia del postino quando la prof l'ha aperto sotto ai suoi occhi, perché a suo avviso il pacco emanava un " fetore orrendo "... È stato qualcosa di memorabile... mi mancheranno questi momenti insieme Sun... >>
<< Anche a me Eun... mi dispiace tanto... se fosse per me non me ne andrei, ma a quanto pare i miei hanno deciso tutto da soli, senza nemmeno interpellarmi. >>
<< Quando partirai? >>
<< Da quel che hanno detto i miei, fra 10 giorni. Hanno anche detto che posso rimanere a casa finché non traslochiamo dato che dovrò aiutarli a fare gli scatoloni. >>
<< Uhm... d'accordo. >>
Passiamo il resto della serata a parlare finché non ci addormentiamo.
" Mi guardo in torno, non sono nello stesso posto dell'ultima volta. Mi trovo in un grande giardino pieno di rose bianche che scintillano come le stelle. Cammino fra i cespugli e mi godo il profumo di questi fiori stupendi, finché non arrivo in un sentiero dove al termine c'è una piccola rosa appassita. Mi avvicino e non so' perché ma la vista di quel fiore mi mette una tristezza immensa, cerco di non piangere ma alla fine mi è impossibile non farlo. Ad un certo punto sento qualcuno sfiorarmi la guancia, apro gli occhi e vedo il ragazzo con gli occhi di quel grigio raro.
<< Non piangere piccola, ti proteggerò... anche a costo della mia stessa vita. >>
<< C-chi sei? >> Chiedo. Non riesco a capire perché una persona che ho visto solo una volta, voglia dare la sua vita per proteggermi, e da cosa poi.
<< Questo non è importante
adesso... >>Il ragazzo raccoglie una lacrima dalla mia guancia e la lascia cadere sui petali appassiti della rosa che avevamo davanti. La rosa non appena entra in contatto con la mia lacrima, riprende vigore ed inizia a brillare di luce propria.
<< C-come è possibile? >>
<< La lacrima di una dea riporta in vita ogni essere, ogni animale, ogni cosa... >>
<< U-una dea?! >>
<< ... Una dea ... >>
Lo sento appena, mi si avvicina e si mette a baciarmi dolcemente il collo mentre mi cinge con le braccia. Sento le gambe cedermi, e la schiena mi si inarca per i brividi che quel movimento mi lascia. Il suo respiro caldo sul collo, il suo alternare a baci e pizzichii mi fa impazzire.
<< Sun... >>
Si ferma e restiamo a guardarci intensamente negli occhi... Avvicina il suo viso al mio e ci baciamo dolcemente. Ho visto questo ragazzo solo due volte... ma mi sembra di conoscerlo da sempre. "
<< Sun, Sun, SUN!!! >>
<< Eh, che, che c'è? Perché urli! E perché mi hai svegliata? Sono le 2.00 del mattino! >>
<< Scusami tanto, ma ti stavi praticamente limonando il mio braccio, dimmi che altro avrei dovuto fare! E poi continuavi ad ansimare nel sonno... all'inizio era divertente ma poi e diventato imbarazzante. >>
<< Oh scusami... uhm, ho una strana sensazione al collo >>
<< Aspetta, fammi vedere... >>
<< Vedi qualcosa? >>
<< Aspetta... hai un succhiotto... >>
<< COSA!?! >>
<< Un SUC-CHI-OT-TO!!! Ok, siamo migliori amiche o no... cos'è sta storia. Hai un ragazzo di cui io non so' niente? >>
<< COSA!? NO! >>
Corro a guardarmi allo specchio... effettivamente ho un livido violaceo nell'incavo tra il collo e l'orecchio... quel ragazzo... ma non può essere... era stato solo un sogno... oppure... ma no, che sciocchezze... eppure il livido era lì...
<< Hey, terra chiama Sun, rispondi Sun ci sei? se non hai il ragazzo chi ti ha fatto quel succhiotto? >>
<< ... Non ne sono sicura... >>
<< Dai, parla >>
<< Non so nemmeno come
si chiama >><< Ok, tu stai decisamente delirando! >>
<< Non capisco nemmeno io cosa sto facendo >>
Spiego ad Eun dei sogni che ho fatto e di come ogni volta mi risvegliassi con addosso qualcosa che avevo con me nel sogno... le parlo anche del ragazzo che vedo mentre dormo e lei mi guarda come se mi fosse spuntato un terzo occhio sulla fronte.
<< Senti Sun... forse è meglio se fingi che non sia mai successo... forse smetterai di sognare queste cose. >>
<< E proprio questo il problema Eun... non voglio non vederlo... è complicato da spiegare... ma è come se fossi collegata a lui >>
<< Non so' cosa dirti... >>
Decidiamo che forse è meglio non parlarne più e ci rimettiamo a dormire.
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First
Fanfiction> > Ha ancora il fiato corto... È bellissimo. I suoi capelli neri sono arruffati, ha le guance arrossate e le sue labbra sono ancora gonfie per il contatto con la mia pelle. > Vedo il panico dipingersi sul suo viso. > La storia può contenere un ling...