Sun
Gli ultimi giorni con Eun sono stati i più belli e contemporaneamente i più brutti della mia vita. Sono stati stupendi perché abbiamo passato quasi tutti i giorni insieme, e sono stati orrendi perché sono stati gli ultimi che abbiamo trascorso unite... fa sempre male abbandonare un pilastro così importante della propria esistenza. Lascio Eun a Kumi per dirigermi verso l'ignoto di Seoul, posto che fra l'altro, avevo visto solo in televisione. È strano che fra tutti i fatti successi quel giorno, nella mia mente io ricordi in modo lampante solo gli occhi di quel ragazzo... ma forse è meglio raccontare ciò che è successo precedentemente, prima di raccontare di quell'incontro.
<< Kim Shin So >>
<< Presente Sonsaeng Nim >>
È il mio primo giorno di scuola alla Seoul Art & Entertainment High School (o abbreviato SAEHS ), e non vedo già l'ora di tornarmene in quella che dovrei chiamare "casa"... la scuola fa' schifo, ma non nel senso che l'edificio faccia schifo se non il concetto di scuola che ho impresso a fuoco nel cervello che mi grida " questo posto è una galera... scappa finché puoi! "
<< Oh, c'è un nuovo nome nel registro, vediamo, Sun? Yoo Mi Sun? >>
Ci siamo...
<< Presente Sonsaeng Nim >>
<< Oh, buongiorno cara... vorresti raggiungermi qui alla cattedra e presentarti ai tuoi compagni? >>
<< È proprio necessario? >>
<< Beh, temo di si... sai, dopo tutto questi ragazzi saranno tuoi compagni di classe per tutto il liceo quindi... >>
<< D'accordo... >> basta che la finisca di blaterare...
<< ...che sfigata... >>
Sento la ragazza che, se non ho capito male, si chiama Shin So prendermi in giro... magnifico, casa nuova, vita identica. Mi dirigo verso la cattedra e mi fermo di fianco alla prof di scienze.
<< Ehm, si... sono Sun... non vedo il perché io debba raccontare a voi i miei affari ma dato che devo... non avrei mai voluto trasferirmi, mi hanno praticamente trascinata via dal Kumi ed oltre a questo... state tranquilli, non vi starò attorno quindi... posso tornarmene al posto ora? >>
<< Ehm... certo? >>
<< Ok... >>
Lascio l'insegnante a guardarmi come una ebete mentre gli altri alunni mi fissano e ridono... ma che novità! Dato che non è che sia proprio l'inizio dell'anno scolastico mi ritrovo a mangiare da sola durante la pausa pranzo... non che la cosa mi dispiaccia, così posso concentrarmi sulla mia musica. Mi siedo sotto l'ombra di un albero e mi metto a mangiare svogliatamente il panino che mia madre mi ha messo nello zaino... quand'è che capirà che non sono più una bambina? Mi sento leggermente osservata ma sarà una mia impressione. Proprio mentre sto per iniziare a mangiare sento delle risatine da oca in calore alle mie spalle... Shin So.
<< Ma guarda... la nuova arrivata mangia sotto al nostro albero. >>
<< Non pensavo che gli alberi avessero dei proprietari... non ci vedo scritto il tuo nome sopra. >>
Le due ragazze che stanno alle spalle di Shin So mi guardano come se fossi pazza... perfetto, mi ci voleva proprio un trio di ragazze con gli ormoni impazziti.
<< Ehm, scusami?! >>
<< Cosa c'è? sei sorda forse? ho detto NON CI VEDO IL TUO NOME SCRITTO SOPRA QUEST'ALBERO. Mi hai capita ora, oppure hai bisogno che mi spieghi di nuovo? >>
<< Ma chi ti credi di essere? >>
<< Potrei farti la stessa domanda >>
<< Beh, comunque questo è il nostro posto e non ci vedo nemmeno il tuo di nome scritto sopra quindi... sparisci prima di pentirtene seriamente. >>
Mi alzo e mi avvicino a pochi centimetri dal suo viso.
<< Mi stai sfidando Kim? No perché sai... Io amo giocare. >>
<< Senti carina... sono in questa scuola da molto più tempo di te e si da il caso che io possa renderti la vita un inferno e... >>
<< Bla, bla, bla. Sai solo blaterare tu? >>
Prendo il mio zaino, tiro fuori la lima per le unghie, mi dirigo verso l'albero ed incido sulla corteccia a caratteri cubitali " SUN ".
<< Oh, grosso sbaglio pivellina. >>
<< Sempre meglio pivellina che stronza. >>
<< Ehi ragazze, che succede qui? >>
Un ragazzo alto e con i capelli castani ci interrompe.
<< Oh, ciao Jang... non succede niente... fatto sta che la nuova arrivata se ne stava per andare, non e così Sun? >>
Sto per contestare, ma qualcosa in quel ragazzo mi spaventa. Non rispondo e lui mi blocca spalle contro l'albero.
<< No, dai, resta... non vorrai mica andartene senza che ci fossimo conosciuti meglio, vero Yoo? >>
<< I-io... >>
Non ribatto... ho paura di peggiorare la situazione... ma dove sono i sorveglianti quando servono?
<< E dai coniglietta... ti facevo più coraggiosa... >>
Mentre mi parla, continua a premere la sua intimità contro la mia... come cazzo ho fatto a cacciarmi in una situazione del genere?
<< Hey, Jang... lasciala stare. >>
<< Jeon... vuoi unirti alla festa? >>
<< Senti... non voglio casini. Non mi costringere... >>
<< Perché? forse vuoi scoparti la coniglietta prima di me? e dai amico lasciami divertire >>
<< Te lo ripeto un ultima volta, e dopo saranno cazzi tuoi... lasciala stare >>
<< Altrimenti? >>
<< Altrimenti... beh questo... >>
Il ragazzo che aveva preso le mie parti sgancia un pugno dritto in faccia a Jang, ma subito dopo arriva un insegnante che ferma la rissa... quel ragazzo... mi sembra di averlo già visto... lo vedo allontanarsi con il professore e con Jang... sto per andarmene quando i nostri sguardi si incontrano... i suoi occhi, mi sembra di averli gia visti... All'improvviso mi tornano in mente i miei sogni... E lui! ma c-come e possibile? questo ragazzo è completamente diverso, ma quegli occhi... devo parlargli, ma ora non mi pare il momento più indicato. Prendo il mio zaino e mi allontano inebetita, mentre Shin So e le sue oche continuano a guardarmi e a prendermi in giro.
STAI LEGGENDO
First
Fanfiction> > Ha ancora il fiato corto... È bellissimo. I suoi capelli neri sono arruffati, ha le guance arrossate e le sue labbra sono ancora gonfie per il contatto con la mia pelle. > Vedo il panico dipingersi sul suo viso. > La storia può contenere un ling...