18.Un nuovo inizio

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Sharon's Pov

Tre mesi passano velocemente.
E dopo settimane di preparativi e serate fra amici, la mia sveglia suona puntuale alle sei.
Ci siamo. Il giorno è arrivato.
Oggi inizierò a frequentare la mia nuova scuola.
Ho atteso questo momento con ansia. Mi ci è voluta tanta determinazione e forza di volontà per raggiungere l'obiettivo e sapere che il mio sogno si è realizzato, mi rende fiera di me stessa.
Insomma, il primo giorno è sempre il primo giorno. Qualcosa che non puoi dimenticare. È importante curare ogni particolare, iniziando dall'outfit. Nulla deve essere fuori posto.
Dopo aver cercato di rilassare il mio corpo sotto il getto della doccia, vado a vestirmi. Indosso qualcosa di semplice ma che allo stesso tempo mi faccia sentire a mio agio.
Quante notte non sono riuscita a chiudere occhi per l'emozione! Ho l'adrenalina a mille!
Quando scendo al piano di sotto e varco la soglia della cucina, noto Harrison indaffarato nel preparare la colazione.
«Come sta la mia sorellina preferita?» Domanda rivolgendomi un sorrisone.
«Ti prego, non chiedermelo. Ho il cuore che va velocissimo. So che mi preparo a questo giorno da fin troppi mesi ma... ci siamo! Mi sono impegnata tanto per tutta l'estate cercando di migliorare il mio inglese ma ho ancora quella paura che mi opprime. Pensi che possa farcela?» Domando andando a prendere un bicchiere d'acqua.
«E me lo chiedi pure? Andrà bene e poi... non per vantarmi, ma hai avuto un bravo maestro con il quale hai avuto modo di esercitarti!».
«Te ne devo are atto. Tu fratellone, sei il migliore! Ma anche frequentare i tuoi amici mi è servito tanto».
«Frequentare Leroy vorrai dire! Piuttosto, come vanno le cose tra di voi?».
«Bene» sorrido «Ma non farlo... almeno non adesso. Sai che quando sono ansiosa rischio di diventare nervosa. Parleremo di Leroy più tardi, okay?».
Harrison ride annuendo.
«Ti ho preparato il pranzo» dice porgendomi un toast.
«Non dovevi ma... te ne sono grata, davvero, ma non soltanto per il cibo, per tutto. Devo a te questo cambiamento nella mia vita, Harrison».
«Ti prego, non farmi commuovere, sai che ho una certa reputazione da dover mantenere no? Se solo Zende venisse a sapere... perderei la sfida. Quel ragazzo si crede più cattivo ragazzo di me!».
Alzo un sopracciglio.

In effetti è così.
Mio fratello non è come Zende. Harrison non ha malizia, non ci prova con le sorelle dei suoi amici... mentre Zende sì. Fa tutto ciò che gli passa per la testa, senza considerare i pro o i contro e...NO! Che diavolo??! Perché sto pensando a lui?
Osservo Harrison mentre in silenzio mangia la sua colazione. Io non ho molta fame, così assaggio soltanto i suoi pancake.
«Vuoi lo sciroppo d'acero?» Domanda mio fratello.
«No, ti ringrazio».
«Non so tu... ma anch'io inizio ad avere ansia. Cioè sono più emozionato di te. È possibile?». «Beh conoscendoti sì!» Rido.
Tutto questo mi ricorda il mio primissimo giorno di scuola, quando lui mi ha dato la mano prima di varcare la porta dell'asilo.
È stato molto dolce e anche oggi, dopo tutti questi anni, sta dimostrando di non essere cambiato. Il nostro rapporto è lo stesso, seppur siano passati tanti anni.
«Forza, che ne dici se andiamo?» Chiede osservando l'orologio appeso alla parete. «Sì, certo» sorrido in pensiero.
Siamo fermi al semaforo quando Harrison si volta per guardarmi. «Va tutto bene?».
«Sì, perché?».
«Oltre all'ansia, penso che tu abbia paura».
Sospiro.
«E se non dovessi piacere a nessuno?».
«Sharon che dici?».
«Sai di cosa parlo... in passato mi è capitato, intendo, di essere quella esclusa».
«Non ricapiterà e poi, quella è un'ottima scuola!».
«Lo spero» rispondo. «Vorrei che andasse tutto bene».
«Datti tempo, okay? Non pressarti e vai serena. Sono sicuro che presto avrò la casa invasa dalle tue compagne di scuola!».
Sorrido scuotendo la testa.
«Tua sorella non è così popolare come tu possa pensare!» Gli faccio notare. «Io non sono te!».
«Lo so... io sono molto più bello però che possiamo farci?» Scherza, ma ha ragione. Harrison ha il suo fascino. «Metti la timidezza da parte e vedrai che andrà alla grande! Gli Stevens hanno quel non so che, che affascina!».

Il migliore amico di mio fratello - Zayn Malik [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora