" Sai Benjamin, volevo iniziare questa lettera con un 'Caro Benjamin' o meglio ancora 'Amore Mio' ma ormai mio non sei più.
Sono passati quasi tre anni da l'ultima volta che ci siamo rivolti la parola.
Ogni notte rivivo il momento della nostra ultima litigata a cui non sono serviti ne baci ne abbracci, lei lo sapeva, sapeva che sarebbe stata l'ultima volta che si sarebbe messa fra di noi, perché un noi non sarebbe più esistito.
Non ricordo neanche più il motivo, la scintilla che fece scoppiare l'ennesima litigata, però ricordo di esserci urlati contro tutto ciò che l'uno pensava dell'altro con cattiveria.
Però con questa lettera non sono qui per rinfacciarti tutte le parole che ci siamo detti, quel forte amore che è diventato odio.
Ti scrivo questa lettera per dirti Addio, e si, se te lo stai chiedendo sto partendo, parto per un luogo che tutti definiscono 'un posto migliore', però non vado da solo, parto con la mia migliore amica, non so se ti ricordi ancora di lei,se vuoi te la ripresento: si chiama Lamy, colei che c'è sempre stata, soprattutto nei momenti peggiori. Quando te la presentai su di essa c'era attaccato un foglio con su scritto tutte le cattiverie che mi dicevano e che sentivo, una volta c'era anche la parola 'amore'.
Oggi sul quel pezzettino di ferro ci sarà solo una parola, una parola ma tanti significati BENJAMIN.
ADDIO amore mio, se domani sul giornale leggerai ' Ragazzo Di 18 Anni Suicida, Trovato Morto Nella Propria Abitazione' pensa a me e al nostro passato. "
... Addio dal ormai ex Federico...Finito di scrivere la lettera andai in bagno presi la lametta dove c'era già scritto il nome della persona più importante della mia vita, ormai ex.
Presi l'oggetto fra le mani lo portai ai polsi dove poco dopo incisi dei segni molto profondi prendendo la vena... Ma questo non mi bastava non volevo soffrire ancora aspettando di aver perso abbastanza sangue.
Così con un po' di difficoltà l'avvicinai alla gola, quella gola testimone del nostro amore ormai morto, e con molta velocità ci feci un taglio abbastanza profondo.
Dopo pochi secondi mi accasciai al suolo, iniziavo a vedere sfocato e a sentire gli occhi sempre più pesanti, così gli chiusi.
Un urlo.
Ecco cosa fu l'ultima cosa che sentí,
ma lo sentí solo io,
era un urlo interno,
Ero io che urlavo.
Poi il buoi più totale.
Il mio intento era riuscito ero calato in un sogno profondo da cui non mi sarei più svegliato.