"Ashley, scendi farai tardi a scuola!"
Le risposi con voce assonnata"Sisi, sono pronta in un attimo."
Ovviamente non era per niente vero, per il semplice fatto che non
mi posso definire come una persona mattiniera, difatti non credo proprio che oggi andrò a scuola.Poi con che coraggio potrei andarci e dire a miei due più cari amici:"ehi Eli,ciao Fede.
Sapete la novità? Domani parto per la Florida e mi ci trasferisco."No, credo proprio che rimarrò per tutta la mattinata a letto a escogitare un piano per impedire tutto questo, non mi arrenderó tanto facilmente.
"Ashley, vuoi fare tardi a scuola?!
Coraggio devi salutare i tuoi amici, non vorrai mica andartene senza salutarli vero?!"La voce stridula di mia madre risuona nella mia testa, aveva ragione, ma non riuscivo a dire loro addio, certo li avrei rivisti prima o poi, come continuava a ripetermi mia madre, ma è anche vero che niente sarebbe stato più come prima.
E io non avevo la minima intenzione di ricominciare una nuova vita, lontano da Fede e Eli.
Un idea iniziava a insinuarsi nella mia testa ma per metterla in atto, dovevo alzarmi da questo letto e vestirmi."Ashley, devo venire a buttarti giù dal letto?"urlava mia madre dalla cucina.
"No mamma, sono pronta!"dissi ed iniziai a prepararimi.
Visto in caldo afoso, nonostanste sia metà Aprile, indossai una t-shirt rosa antico e una gonna che mi arrivata appena sopra il ginocchio, e ovviamente le mie amate Victoria nere.
Indossai la gonna anche se non sono di certo una tipa da gonne ma oggi fa veramente troppo caldo.
"Ashley! Quante volte di devo chiamare?" la voce assidua di mia madre non smetteva di urlarmi contro.
Presi il mio zaino e poi scesi le scale in più veloce possibile, presi una fetta di pane con un poco di marmellata ed uscì in frettissima.
Sentivo la voce di mia madre che mi ripeteva, come ogni mattina, che non potevo fare così tutti i giorni.
Beh in effetti non aveva tutti i torti, ogni mattina mi svegliavo tardi ma oggi era diverso, avrei dovuto dire addio ai miei amici, quindi oggi tutto era lecito.
Corsi come non mai per arrivare in orario a scuola, ma ovviamente quel rimbambito del professore di chimica, doveva iniziare le lezioni cinque minuti prima del suono della campanella, l'ho sempre odiato e di certo non smetterò oggi.
Così arrivata mi presi un bel rimprovero da quel rimbambito professore, ci mancava solo questa.
Come al mio solito mi sedetti vicino a Elisa, e così mi presi dei rimproveri anche da lei, ma poi alla fine si scusó per il suo modo un pó brusco ed io la perdonai, perché non si puo essere arrabiati con lei, è troppo dolce.
Finita questa dannata ora di chimica, in cui come al mio solito non avevo capito niente, mi voltai verso Federico e lo chiamai, poi mi rigirai verso Elisa e dissi ad entrambi "Dobbiamo parlare di una cosa seria."
Loro con faccia preoccupata annuirono.
Stavo per dir loro la notizia e il mio ingenioso piano, quando, entrò il professore di matematica, ed io sbuffai e dissi ai miei due amici "Ne parliamo dopo."
Oggi è proprio la mia giornata no.
Stavo per prendere il mio quaderno quando il professore mi richiamò "Signorina Evans, potrebbe venire alla lavagna e risolvere quest'equazione?"Cazzo. E adesso come faccio?!
Sono una frana in questa materia, non ci capisco niente!Controvoglia mi alzai e mi diressi verso la lavagna, inizia a scrivere quello che riuscivo a ricordare delle lezioni precedenti, finché il professore mi disse《Signorina Evans, può tornare al posto.》Così mi diressi verso il mio adorato banco, e la campanella della terza ora suonò.
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Un amore predestinato
RomanceAshley è una ragazza di 16 anni con una vita apparentemente semplice e perfetta agli occhi di tutti. Dovrà trasferirsi dall'Italia alla Florida, più precisamente a Miami. Così lasciando i suoi due più grandi amici Elisa e Federico. Arrivata a Miami...