Capitolo 2: Una nuova me?

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...Say something, I'm giving up on you

I'll be the one, if you want me to

Anywhere, I would've followed you

Say something, I'm giving up on you...

Amo mettere come sveglia canzoni che mi piacciono particolarmente, perché spero mi portino fortuna e che mi diano la forza di alzarmi. Ma poiché ora sono ancora sdraiata sul letto con il cuscino in testa direi proprio che non funzionano. Dovrei alzarmi, vestirmi... ma ho troppo sonno allora chiudo gli occhi e mi addormento in quelle calde coperte, ma la mia cara amica ansia mi butta giù dal letto. Quindi, mi alzo, indosso i pantaloni neri strappati al ginocchio, la maglia color senape con la scritta "DUFF" e delle scarpe nere, le mie preferite.

-Pronta?- ecco mamma che alle 7:58 fa il suo urlo mattutino.

-Sì!- rispondo.

Come ogni mattina scendo di casa alle 8:00, con mia sorella Sara. Non appena siamo in strada lei mi abbandona e va dalle sue amiche e io mi incammino fin quando vedo la mia migliore amica Alessia con la faccia appiccicata allo schermo del telefono, ne approfitto e mi nascondo dietro una macchina. La chiamo al cellulare

–Ehi! – dico.

–Tara, ma dove sei? Tutte le sante mattine dobbiamo fare tardi– sbuffa lei scocciata mentre si avvicina sempre più alla macchina.

- Sono dietro di te!- esclamo.

Lei si volta di scatto, ma io sbuco avanti e, quando si rigira, mi butto su di lei facendola spaventare.

-Ma sei scema?- urla 

–Non lo sapevi?- 

-Era per sicurezza, comunque Tara vedi un po' di crescere- ride lei.

Alessia è fantastica, le voglio un bene dell'anima, è come una sorella per me. Lei è molto graziosa: capelli lunghi castani, occhi neri, carnagione dorata e fisico snello. Viene in classe con me dalle elementari e del suo comportamento posso dire che è una persona molto curiosa. Per esempio è avventurosa, ma contemporaneamente pigra; oppure, è divertente, ma molte volte apatica. L'altra mia migliore amica l'ho conosciuta, come con Alessia, in prima elementare. Si chiama Giorgia: occhi verdi, fisico snello, capelli biondi, una pazza scatenata con noi, ma molto timida con gli altri. Lei la incontriamo davanti scuola, frequenta lo scientifico, che si trova di fianco al nostro liceo.

Stiamo per attraversare la strada, quando, una macchina sfreccia a poco da noi.

-Deficiente- urla Ale.

Continuiamo a camminare, finché non arriviamo a scuola. Vediamo Giorgia e ci avviciniamo a lei.

-Hey- saluto

-Hey, sempre molto in orario- dice Gio, Alessia mi guarda e subito dopo suona la campana.

-Sempre perfettamente in orario!- controbatto.

Di fianco a noi passano Saul e Federica. Lei si ferma e sospira.

-L'invidia, una brutta bestia- il suo fidanzatino inizia a ridere.

-Essere cogliona, una brutta malattia- rispondo io, i due se ne vanno.

-Cavolo Tara, ma la tua timidezza dove è andata a finire- dice Ale, io la ignoro, ancora meravigliata dalla mia risposta.

Ci salutiamo, io e Ale andiamo nella nostra classe. Saliamo le scale e, arrivate al primo piano, notiamo una litigata tra Saul e Federica. Saul è un po' il "Ken" della scuola, viene in classe con me. È biondo, occhi grigi, il solito strafigo fidanzato con la bionda, occhi azzurri, magra e carattere di merda. Questo esemplare di perfezione apparente è Federica. Entro in classe, appoggio il telefono sotto il banco e mi siedo al mio posto, vicino ad Antonio, il pagliaccio della classe. Alessia è seduta davanti a me vicino a Giuseppe. Un tipo ok, parla poco e pensa ai fatti suoi. 

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