Se ricominciassi? Mi chiesi. Ovviamente lo feci solo per farla pagare a Jackson...tanto valeva provarci.
Dovevo dimenticare. Era successo oramai, non potevo farci nulla.
"Mamma, dove sono le mie cose? "
"Amore se non lo sai tu, perché dovrei saperlo io!!!? "
"Quelle della boxe mà, dove sono! "
Mamma mi guardò felicissima e soddisfatta. Si alzò dal divano in camoscio bianco, dirigendosi verso di me a braccia spalancate.
"Emh...no, dimmi dove sono le mie cose. Dopo gli abbracci"
"Ah, sisi certo...sono....sono....?"
"MAMMA?! "
"Ah si, nel cassetto dei gioielli amore"
La baciai sulla guancia e corsi di sopra nella cabina armadio di mia madre. Stranamente in disordine.
Non ricordavo quale fosse il cassetto delle cianfrusaglie, che mia mamma chiamava gioielli, quindi misi all'aria tutto quanto, fino a quando lo trovai.
Poi capii che per cassetto mamma intendeva armadio, ma OK, per me era tutto normale.
Mi infilai al suo interno, dove trovai dei pantaloni, una felpa a maniche corte e dei guantoni dell'Everlast
Mamma ogni volta che compivo gli anni mi comprava taglie più grandi di tutto.
E io che pensavo che me le sarei dovute ricomprare le cose...e invece.
Me li provai, mi calzavano a pennello. Presi il borsone azzurro dell'adidas dove ci misi i guantoni, una borraccia, un asciugamano e delle fasce.
Presi il telefono e chiamai Grace:
"Grace ci vediamo alla stazione 100 OK? "
"OK, tra dieci minuti sarò lì "
Presi le chiavi della mia porsche grigia, dirigendomi nel mio garage.
Misi in moto, ma non si accese.
"Mammaaaa! Che è successo alla macchina?! "
"Tuo padre! "
Sbuffai altamente scocciata e mi avvicinai alla Harley Devidson
Che grazie al signore si mise in moto.
Station 100
La stazione 100 è una antichissima stazione ormai in disuso. Molte persone la usavano per fare spaccio di droga. Io la usavo come palestra, per non tornare completamente disallenata dal coach.
"Allora Summer, cominciamo con una corsa. Fai tipo....quindici giri? "
"Mi deludi" dissi ridendo.
Corsi, corsi e corsi, feci cinquanta giri. Mi fermai alla fine, solo perché ebbi fame, ma na fame che manco un elefante può averla.
Quel pomeriggio, rimanemmo dalle tre fino alle cinque alla stazione. Poi andammo nella mia vecchia palestra.
Gym
"Salve coach. "
"Scusa credo di non ricordare la tua identità. "
"Summer Shepard."
"Mamma mia...Summer Shepard? Da quanto tempo, non sei più una bambina, sei una bella ragazza ormai"
Disse dandomi una calata sulla testa.
"Si, salve coach. Voglio ricominciare. Non ancora definitivamente. Non voglio fare incontri. Voglio solo vendetta. "
"Sai che la vendetta non è affar mio ma....sei una ragazza responsabile, sempre stata, quindi mi fido di te.
Purtroppo non posso essere io ad allenarti. Mio figlio ha preso il mio posto. "Si girò e chiamò un ragazzo all'incirca sui diciotto anni, capelli ricci sul cranio, rasati sulle tempie. Occhi di un verde stupendo.
Rimasi incantata, fino a quando Grace non mi diede una gomitata sotto lo stomaco.
"Ciao io sono Fall piacere "
"Grace Everdeen"
"Summer Shepard"
"Oddio Summer Shepard? Quella Summer Shepard? "
"Emh? Sono famosa a mia insaputa??"
"Hai vinto le internazionali"
Disse il coach porgendomi la mia coppa.
Non ci credevo
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Bonjour ||COMPLETA||
Ficción GeneralA questo mondo la cosa più importante non è compiacere gli altri quanto inseguire i propri sogni, diventando egoisti se necessario. L'importante è pensare alla propria felicità