« dentro mi sento vuoto ... vuoto come un vasetto di nutella che ormai da giorni vive solitario nella dispensa . dovrei forse iniziare ad ingozzarmi di cibo? »
— min yoongi .mattina presto . un dolce odore di caffè riempie le narici di yoongi, facendolo sorridere appena . quell'aroma particolare lo metteva di buon umore perché gli ricordava l'odore di suo nonno che, per anni, aveva lavorato in un industria di chicchi di caffè . quell'odore gli apparteneva, così come l'amore e la passione che il nonno metteva in quel lavoro . amava entrare in quella casa, sedersi in salotto ed assaporare qualche goccio di quella bevanda tanto buona . al contrario degli altri, yoongi si rilassava grazie a quel liquido scuro . gli calmava i nervi e, nei giorni d'inverno, gli riscaldava il cuore . più caffeina aveva nel corpo e più quel giorno sarebbe andato bene . min yoongi era tutto il " contrario " di quello che ci si sarebbe aspettato da un adolescente dipendente dalla caffeina: calmo, silenzioso e pensieroso . la vita di min yoongi sembrava girare al contrario: essa non era affatto come quella dei suoi coetanei, tanto che più volte gli veniva chiesto, scherzosamente, se realmente avesse 20 anni . non aveva la forza di fare niente e le sue ossa erano fragili come la porcellana . la sua mente elaborava pensieri complessi, al di fuori della portata d'un ventenne appena uscito dalla scuola superiore . insomma, min yoongi era tecnicamente un settantenne nel corpo d'un adolescente . non aveva più la voglia di vivere d'una volta, e sopratutto non faceva altro che pensare al giorno della sua morte . era talmente stanco di vivere, che a volte avrebbe preferito morire . non era una cosa tanto normale, ma nemmeno tanto sbagliata . gli uomini dovrebbero avere la possibilità di scegliere quando venire al mondo e quando andarsene, invece, non potevano fare né l'uno e né l'altro . era talmente pigro che gli pesava perfino suicidarsi, quindi l'unica cosa che gli rimaneva da fare era aspettare in silenzio la dolce morte . yoongi non amava cose come l'autolesionismo o il suicidio, anzi provava un certo astio per le persone che lo facevano . non avrebbe mai osato farsi del male, avrebbe semplicemente pazientato ed aspettato la morte seduto sul suo comodo divano color beige . non aveva un così forte desiderio d'abbandonare questo mondo, ma diciamo che se fosse arrivato il suo momento non si sarebbe di certo tirato indietro . insomma, come va va' . la vita era un oscillare in avanti e all'indietro e yoongi non faceva altro che seguire le onde . non gli interessava mostrarsi diverso, o addirittura originale . stava bene nel suo angolino, quindi non vedeva perché dovesse uscire allo scoperto e mettersi in mostra come i suoi amici . min yoongi era semplicemente una fogliolina che seguiva la dolce brezza primaverile, niente di più . certo, ogni tanto gli avrebbe fatto comodo avere al proprio fianco qualcuno che gli desse una leggera spinta, ma in generale la sua vita non era tanto brutta come raccontava . insomma, aveva amici che cercavano di farlo uscire dalla sua caverna, dei noiosi genitori che non facevano altro che chiamarlo, ed una graziosa nonna che gli mandava maglioni e biscotti per posta . l'unica cosa sbagliate nella sua vita, era il suo modo di pensare . se il signore non gli avesse dato quella mente tanto complicata, a quest'ora min yoongi sarebbe un normale ragazzo di vent'anni che, invece di starsene seduto sul diavano a leggere ed osservare la pioggia, sarebbe ancora in giro per le strade a divertirsi con gli amici dopo una nottata passata a divertirsi . quella vita non lo emozionava, ma il non poterla provare lo rendeva malinconico . non lo dava a vedere, ma quando rimaneva da solo a casa non faceva altro che aspettare impazientemente il ritorno degli altri . non gli piaceva stare da solo, lo trovava terribilmente triste . taehyung e jungkook gli tenevano compagnia ed in qualche modo lo tiravano fuori dal suo stato depressivo . erano irritanti, fastidiosi e rumorosi, ma a yoongi andava bene così .
tuttavia, non gli bastava . ultimamente andava sempre peggio e quella vita, che viveva ormai da diversi mesi, non gli andava più bene . fu allora che gli si presentò davanti kim namjoon: l'affascinante nuovo vicino che, con la sua rumorosa motocicletta, riusciva sempre ad attirare l'attenzione . quel rumore insopportabile gl'impediva di fare tutto quello che necessitava concentrazione, compreso dormire .
inoltre, come se non bastasse, al ragazzo piaceva anche alzare il volume della radio di prima mattina, quindi ad una terribile presa di sonno si aggiungeva anche un terribile e noioso risveglio . kim namjoon era il vicino che nessuno desidererebbe mai di avere, eppure, tra le numerose ed assillanti lamentele di yoongi, si nascondeva anche del dolce ed inaspettato piacere, suscitato da quel che namjoon era riuscito a svegliare in lui .
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hiatus
Fanfictionin cui la vita in pausa di yoongi viene rimessa in moto dal suo nuovo rumoroso vicino di casa .