Dabi x Reader

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Figa Dabi non si può non metterlo.
(No, non sono milanese. Sono di Brescia✌)

Scusate il mio linguaggio,ma io sono una ragazza abbastanza rude e violenta,se non si fosse capito.

Modern AU

(Nome) aveva una cotta per un ragazzo del terzo anno.
Già a metà del primo mese aveva cominciato a fissarlo con aria da stalker.
Capitava anche qualche volta,in cui si scambiavano un veloce sguardo,quando si incrociavano nei corridoi.
Ed una sera nel letto,girandosi e rigirandosi tra le coperte,sussurrò nel silenzio più totale sì,mi piace.

Finché un giorno,da circa il terzo mese di scuola,lo stesso ragazzo la prese di mira.
Il perché?
Non lo sapeva nemmeno lei.
Forse per il fatto che studiava tanto?
Forse perché non era in grado di socializzare?
In realtà qualche amico (Nome) ce l'aveva.
Sentiva il solito gruppetto dietro di lei mormorare qualcosa tipo "che sfigati".
A quanto pare frequentava degli sfigati.
Un'altro motivo per non andare a scuola.
Non voleva far soffrire i suoi amici.
Ma ovviamente non poteva saltare.
(Nome) era una brava ragazza,con ottimi voti a cui i genitori tenevano.
E se non dava alla madre una valida giustificazione per saltare scuola,non avrebbe potuto fare niente.
Non aveva intenzione di raccontare la situazione scolastica.
Non voleva far preoccupare i suoi genitori.

Come ogni mattina,(Nome) si svegliò e si mise l'uniforme per andare a scuola.
<Ci vediamo oggi mamma>
<Ciao ciao (Nome)>
La ragazza uscì di casa e si incamminò lungo il marciapiede.
<Hey,Dabi guarda chi c'è là!> urlò una voce lontana dietro di lei
(Nome) cercò di accelerare il passo tenendo la testa bassa.
Ma fu inutile.
Una ragazza bionda trotterellò davanti a lei facendola fermare.
<Ciao sfigatella!> esclamò
(Nome) cercò di sorpassarla,ma si trovò davanti un ragazzo più alto dai capelli blu.
<Uoo! Ferma! Dove vuoi andare?>
<A-a scuola>
<Questo lo sappiamo! Ahah> disse la ragazza
<Allora Dabi cosa facciamo?> chiese il bluetto
Il capo,che si era posizionato dietro di loro,si limitò ad alzare le spalle,come faceva ogni giorno.
<Fate voi> rispose prima si voltarsi e ricominciare a camminare
I due non se lo fecero ripetere due volte.
Il primo diede una spinta a (Nome) facendola cadere per terra. Prese il suo zaino e lo svuotò,facendo cadere tutti i libri.
La seconda invece le diede un leggero calcio sulla pancia. Poi si accovacciò accanto al suo viso.
<Non piangi? Sai,te l'avrò detto molte volte,ma non importa> la bionda sorrise mostrando gli aguzzi canini <Io adoro vedere gli occhi tristi e pieni di dolore delle persone. Mi fanno quasi eccitare> il sorriso si allargò trasformandosi in un ghigno.
<Smettila di parlare e andiamo> la richiamò il ragazzo
<Scusa Shigaraki. Ehy Dabi aspettaci!> urlò lei prima di correre verso lo spilungone che stava camminando.

(Nome) si strofinò la manica del maglione sugli occhi lucidi e lentamente si rimise a sedere.
Prese i vari libri per terra e li rimise uno ad uno nella cartella.
Si alzò leggermente il maglione,insieme alla polo bianca dell'uniforme per vedere l'addome.
Ed eccolo lì,un segno rossastro ora piccolino,ma tra qualche giorno il triplo più grande e di un colore viola scuro.
Come tutti gli altri presenti sulla sua pelle. Uno accanto all'ombelico,due sul fianco destro e tre sul fianco sinistro.
Quello che pensava (Nome) ogni volta era:
Perché è lui il capo e non fa niente? Perché mi ha presa di mira,se poi non mi sfiora con un dito?
Questa cosa la faceva andare sui nervi.
La ragazza tirò su col naso dopodiché si mise in piedi e si incamminò verso la scuola.

Li trovò tutti e tre appoggiati al cancello.
Dabi guardava con disattenzione il cellulare,mentre Himiko,la ragazza,stava punzecchiando con un dito la spalla di Shigaraki.
Con la coda dell'occhio,notò (Nome) avvicinarsi,così si interruppe guardandola sorridendo.
<Ciao sfigatella> canticchiò
La ragazza non rispose,continuando a camminare sotto lo sguardo di Dabi,che ora aveva alzato il viso dallo schermo.
La ragazza si avvicinò a lei e le fece lo sgambetto,facendola cadere nuovamente.
Himiko ridacchiò insieme a tutti quelli presenti,vedendo i due amici di (Nome) correrle incontro.
<(Nome)!> una ragazza dai capelli castani a caschetto e un ragazzo lentigginoso dai capelli verdi la aiutarono ad alzarsi.
<Come stai?> chiese lei
Intanto,Shigaraki e Himiko si allontanarono ridacchiando,seguiti da Dabi che continuava a guardare (Nome) con sguardo indifferente.
<Tutto a posto Ochako,tranquilla> rispose lei spolverando la gonna
<Ma (Nome) ti sanguina il mento!> il ragazzo dai capelli verdi indicò il punto pieno di puntini rossi.
<È solo un graffio Izuku> disse (Nome) toccandosi con le dita
<Avanti entriamo> disse lei 
<(Nome)> mormorò Uraraka toccandole la spalla
<Ti ho detto di stare tranquilla> la (c.c.) si voltò verso di lei sorridendo
Gli altri si guardarono preoccupati ma poi sorrisero ed entrarono insieme a lei.

~~

Arrivó il momento della ricreazione.
(Nome) si alzò prendendo il suo pranzo e si diresse verso il cortile della scuola.
Là nessuno poteva disturbarla.
Preferiva mangiare da sola, nonostante avesse due buoni amici.
La sua classe si trovava al terzo piano.
Scese le scale e arrivò al secondo piano. Percorse il corridoio e lì lo incrociò.
Dabi.
Camminava in silenzio e da solo,con le mani in tasca.
Non le era mai capitato di incontrarlo durante la ricreazione.
La ragazza abbassò lo sguardo per non farsi notare.
Lui invece alzò la testa e accelerò leggermente il passo.
<Ohi> si sentì chiamare
Ma cosa voleva?
(Nome) si fermò e alzò la testa trovandoselo davanti.
Era fin troppo alto.
<Ti devo parlare> disse lui
Che cosa?
La ragazza scosse la testa,leggermente impaurita e lo superò,correndo verso le scale.
<Hey,aspetta!> urlò lui inseguendola sotto lo sguardo di tutta la scuola.

(Nome) non era per niente veloce,ma riuscì a scendere le scale e ad uscire dall'edificio.
Si sedette dietro un cespuglio,sperando di essere riuscita a scappare.
Ma fu inutile.
Fu avvolta da un'ombra e in un secondo se lo ritrovò in piedi davanti a lei.
Con una mossa Dabi le prese il polso e la trascinò via,portandola dietro un muro.
(Nome) si schiacciò di più contro il muro tremando.
Era leggermente spaventata.
Il ragazzo avvicinò il viso al suo.
<Ti faccio così paura?>
(Nome) si abbassò di poco,senza rispondere.
<Come pensavo> disse poi lui  rimettendosi le mani nelle tasche.
<P-perché siamo qui?> (Nome) si decise a parlare.
<Te l'ho detto. Volevo parlarti> rispose Dabi
(Nome) deglutì stringendo di più la scatola con la merenda.
<Per caso io ti piaccio?> chiese lui
A quella domanda (Nome) spalancò gli occhi,arrossendo lievemente.

Già,nonostante tutto,quel ragazzo le piaceva ancora.

<Allora?>
<N-no. Perché dovrei?> ripose la ragazza
<Sei rossa in viso. Come dovrei interpretarlo?> il ragazzo fece un leggero ghigno
(Nome) abbassò la testa.
<Vorresti sapere il perché di questa domanda?> continuò lui
Ci fu qualche secondo di silenzio,prima che la ragazza rispondesse.
<No. Non voglio saperlo> ripose in modo deciso
Perfino lei stessa si stupì.
<Però voglio sapere questo. Perché mi hai presa di mira? Perché mi fai maltrattare e picchiare dai tuoi amici?>
<Non sono miei amici>
<Non mi interessa chi sono per te! Perché tu non muovi un muscolo e lasci che siano loro a maltrattarmi?! Sei un codardo! Un bastardo senza sentimenti,che se ne frega altamente degli altri>
(Nome) si alzò la maglietta,scoprendo la pancia.
Il moro aprì leggermente gli occhi vedendo tutti gli ematomi sul suo corpo.
<Questo è quello che dovresti fare di persona. Al posto che far fare tutto agli altri,prenditi le tue responsabilità qualche volta>

Dabi si avvicinò con fare serio alla ragazza,che in pochi istanti ritornò contro il muro.
<Su molte cose hai ragione> disse appoggiando una mano contro la parete a lato del testa di lei.
<Sono un codardo,un bastardo e me ne frego altamente degli altri. Ma anche io ho dei sentimenti> disse avvicinandosi al suo viso,ora rosso come un peperone.
<E per questo,stai sicura che prenderò le mie responsabilità> disse per poi baciarla
(Nome) era bloccata,eppure non riusciva a non ricambiare quel bacio.
D'altronde gli piaceva ancora.
<Ora riformulo la domanda> disse ancora lui
<Io ti piaccio?>
(Nome) abbassò lo sguardo annuendo.
Lui fece un'altro ghigno e si rimise le mani in tasca.
<Ora dovrò dire a quei due idioti che la festa è finita per loro> disse incamminandosi
<D-Dabi!> lo chiamò (Nome) ancora più rossa di prima
Lui si voltò a guardarla.
<N-non capisco. Perché io ti piaccio? Prima mi bullizzi e poi mi baci?> mormorò
Dabi si limitò ad alzare le spalle.
<E che ne so io. So solo che mi sei sempre piaciuta>

Scusate,so che fa schifo. Soprattutto questa parte finale.
È stato complicato scrivere.
Scusate ancora se magari tutti 'sti dialoghi vi risultano illogici.

BNHA x Reader (ita) {CONCLUSO}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora