Sei ore dopo l'accaduto non siamo in una caserma come pensavamo.
Non ci hanno presi, cazzo. Non hanno parlato di noi, ne del vaso rotto in nessun notiziario e telegiornale, o almeno, non ancora. Non siamo ricercati dalle autorità per aver rotto il vaso a quanto pare. Forse non era neanche un vaso antico e costoso, come pensavamo. Però abbiamo fatto bene a scappare, ce lo avrebbero fatto ripagare comunque.
«In questo momento mio padre sarà su tutte le furie perché non gli rispondo al telefono, verrà a cercarmi direttamente a casa di mio fratello, che è vuota, chiamerà la polizia e denuncerà la mia scomparsa.
E da quel momento saremo tutti di nuovo ufficialmente nella merda.
Da quel momento saremo ricercati per essere scappati di casa e per aver rubato dei soldi a mio padre. Poi ricondurranno noi alla rottura di quel vaso del cazzo e avremmo da pagare anche quello. Dovremmo risarcire tutto. Ma noi saremo lontani. Non ci troveranno mai. E feste da sballo tutti i weekend. Fanculo!» urlo ridendo.
Sono le nove e mezza di sera, il sole sta per tramontare, e noi siamo seduti in cerchio in una spiaggia di Virginia Beach facendo girare sei spinelli d'erba.
Aspiro ancora una volta dal cannone che mi ha passato Luke.
Faccio cerchi di fumo, mentre passo la canna a Debbie che ridacchia per qualcosa, o forse per niente in particolare.
Bryan fissa la sabbia mentre stecca la seconda che abbiamo montato.
«Ne monto una io» dico alzandomi a prendere la bustina con l'erba.
La apro e la annuso. Che buon odore che emana.
In spiaggia non siamo soli, ci sono altri gruppi di ragazzi in lontananza che fumano o ascoltano la musica.
Ne prendo un po' dalla bustina e la metto nel Grinder.
Dopo aver sbriciolato l'erba la metto nella mia mano sinistra, e con l'altra prendo il tabacco e lo rovescio un po' nella mano dove ho anche l'erba.
Prendo la cartina lunga e la appoggio sull'erba e il tabacco che ho nella mano sinistra per poi schiacciare la mano destra sopra la sinistra e passare la cartina con l'erba e il tabacco nell'altra mano.
Ora che la mischia è sulla cartina la appoggio sulle ginocchia, prendo un pezzetto di carta e faccio un filtro ad S.
«Sapete che ci dovete ancora delle spiegazioni riguardo oggi, vero?» dico senza alzare lo sguardo dal lavoro.
Metto il filtro, rollo e chiudo.
«È vero» dice Debbs con voce più calma e rilassata del solito.
Le palpebre si stanno facendo pesanti, la bocca asciutta.
Mi porto la canna in bocca e cerco l'accendino che mi passa Luke.
La accendo e aspiro.
Concentro il mio sguardo su Bryan davanti a me.
Mi sta guardando.
«Beh, mozzarella, che ne dici, glielo spieghi tu il motivo?» dice rivolgendosi a Jack che stava giocando con la sabbia.
«Il motivo è che mi hai provocato e ho perso il controllo» spiega continuando a fissare la sabbia.
Bryan ghigna «E così hai pensato bene di tirarmi un pugno e farmi cadere su un vaso di valore».
«Sta zitto Bryan. La verità è che tu l'hai fatto apposta» controbatte Jack in tono aspro.
Bryan ride «Perché avrei dovuto?» chiede.
«Siamo un punto pari Bryan e chiudiamo qui il discorso»
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To risk » Christopher McCrory
Romance«Come una droga pericolosa, sai che potresti morire di lei, ma finché ne fai uso stai bene. Perciò ogni volta ne vuoi una dose maggiore. Ma quando essa non c'è; stai male, malissimo. E altre droghe non allevieranno mai il tuo dolore come faceva lei...