capitolo 4

256 11 0
                                    

Non ci credevo.

Avevo vinto, la gara più importante della California, l'avevo vinta

Forse per uno spettatore della mia vita può sembrare una stupidaggine, ma per me, è stata la soddisfazione più grande.

"Allora Summer, sicura di non voler gareggiare? "

Li non ero più sicura sul da farsi. Cosa potevo fare?  Non ne avevo idea, nella mia mente compresero immagini di vittorie, di successo, altre di galera, e morti.

"Per adesso no. Voglio solo vendetta. "

Fall mi guardò strano, forse non pensava che potessi dire una cosa del genere.

Più tardi parlai della situazione al coach, che mi diede ragione perciò nom ebbi problemi ad avere le chiavi della palestra per venire ad allenarmi quando volevo.

"Se è possibile vorrei cominciare ora "

"Si certo, adesso le cose sono un po'cambiate, l'area professionisti e a destra, principianti sinistra. "

Non risposi e mi diressi nell'area destra.

"Allora Summer...sei pronta? "

Mi chiese di buon gusto Fall, non risposi, ma lo guardai storto come a dire ma con chi credi di parlare?
Fece uno sguardo leggermente spaventato e provocatorio poi appese il saccone, ordinandomi di colpirlo.

Feci una finta, perché, come sospettavo, non poteva essere così semplice, l'esercizio era prova a colpirlo, non colpiscilo.

Il saccone si spostò a destra e poi a sinistra, di conseguenza lo seguii con un gancio destro e un calcio sinistro;  si spostò indietro, mi avventati sul saccone rosso sangue con un dritto sinistro.

Continuò così per mezz'ora all'incirca. Avevo un leggero affanno, dato che erano anni che non facevo sport.

"Te la cavi bene, ma i muscoli sono fuori uso, devi rinforzarli, e mettere a dieta quelle cosce, che in un combattimento sono lente. Non prenderla come offesa, cerco di aiutarti. "

Io di solito non parlavo durante le lezioni, quindi dopo avermi detto cosa fare si girò per andarsene

"Vediamo se queste cosce grosse sono lente o meno in un vero combattimento"

Fall si girò con una faccia alla tipo è una sfida?
Mi misi in guardia destra,  lui sinistra.

Uno, due, tr-ee...via

Attaccai con la gamba destra al torace e con la sinistra sullo stomaco.
Si piegò in due ridendo.

"Forse mi sono sbagliato, ma i riflessi? "

Cerco di tirarmi un gancio sinistro in volto, ma mi spostai a sinistra, esternamente a lui, cosi da prenderli il braccio dal gomito, torcerlo, facendo passate il suo busto sulla mia schiena piegata e buttandolo a terra.

"OK...anche  i riflessi sono buoni"

Disse con voce dolorante, ma piena di fierezza e stima.
Il coach arrivò da dietro di noi

"Scusa Fall, non di avevo avvisato riguardo Summer, mai sfidarla, vince sempre, fidati per esperienza personale"

Era vero, prendevo tutto come una sfida all'ultimo sangue, come per lo studio, se qualcuno era più bravo di me, doveva essere neutralizzato con la sua stessa arma.
Era un modo tutto mio per essere la migliore.

Bonjour ||COMPLETA||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora