Era un bel giorno di primavera. Il cielo era limpido, la temperatura confortante e, essendo un weekend, non c'erano troppe persone al parco.
Baekhyun e Chanyeol stavano seduti all'ombra di un albero, su una panchina di fronte a una fontana. Il biondo stava a gambe accavallate e stava mangiando allegramente un gelato alla vaniglia con sopra dello sciroppo alla fragola che il maggiore aveva comprato per lui.
Prima, era riuscito a convincere Chanyeol a uscire almeno per sgranchirsi le gambe e vedere la luce del sole. Chanyeol alla fine aveva ceduto e dato che aveva il giorno libro dal lavoro, aveva deciso di portare Baekhyun al parco che si trovava a pochi isolati dal suo appartamento. Baekhyun non ci potè credere di essere riuscito effettivamente a convincerlo ed era così felice per questo che non fece caso al fatto che Chanyeol avesse insistito a tenergli la mano e a tenerlo vicino come se il più piccolo avesse intenzione di scappare.
Non aveva intenzione di scappare. Il suo cliente non solo era pieno di armi ma sapeva anche dove lui e la sua famiglia vivevano. Le sue gambe poi erano molto più lunghe di quelle di Baekhyun quindi aveva poche possibilità di correre più veloce di lui. Aveva già accettato il fatto di non potersene andare finchè lui non lo avesse lasciato andare.
In più, stare con Chanyeol non era spiacevole.
Prese un profondo respiro. "Questo posto è così piacevole" disse per riempire il silenzio. Chanyeol aveva l'irritante abitudine di stare a fissarlo silenziosamente, come se non fosse abbastanza sicuro se Baekhyun fosse effettivamente lì e questo lo faceva sentire a disagio.
"Sì. Alcune volte vengo qui per fare esercizio alla mattina." Disse Chanyeol finalmente staccando gli occhi da lui.
"Davvero? Pensavo andassi in palestra." Replicò Baekhyun.
"Non mi piacciono le palestre. Odio l'aria condizionata." Chanyeol aprì un giornale trovato sulla panchina.
Baekhyun vide la foto di una scena del crimine riportata sulla prima pagina, corpi confusi distesi su un parcheggio. Al di sotto c'era una foto di famiglia, presumibilmente delle stesse persone che erano state uccise. Baekhyun distolse rapidamente lo sguardo, concentrandosi di nuovo sul suo gelato e poi ricordò.
I genitori di Chanyeol.
Rivide sé stesso a casa quando aveva 8 anni e i suoi genitori stavano seduti sul divano nel salone della loro casa vecchia mentre guardavano la TV. Il caso dei Park era stato menzionato per l'ennesima volta e suo padre si era lamentato per l'esclusiva attenzione dei media su quel caso solo perché quelli erano ricchi. Ecco perché gli sembrava così famigliare. La loro foto era stata mostrata numerose volte quando il caso veniva riportato nel notiziario.
"Uhm, Chanyeol?" iniziò Baekhyun, non in grado di contenere la sua curiosità. "Posso farti una domanda personale?"
"Sicuro" rispose distrattamente Chanyeol, la sua attenzione concentrata sull'articolo che parlava dell'iperinflazione.
"Cos'è successo ai tuoi genitori?"
"Sono stati uccisi" rispose il più alto senza alzare lo sguardo.
"Oh....quindi...la tua famiglia fu il famoso caso dei Park?"
"Non eri appena un bambino allora?"
"Si. Ma lo abbiamo visto così tante volte nel notiziario e mi stavo chiedendo se potevi averci a che fare."
"Fantastico come un doppio omicidio era sempre una notizia così grande." Rise Chanyeol, cambiando la pagina del giornale. "Ora potrei ucciderti con le mie mani e finiresti per avere un articolo gigante in prima pagina."
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Little Midnight Sun
FanfictionQuando Baekhyun disse che avrebbe fatto qualsiasi cosa non lo intendeva letteralmente. Mettere il proprio corpo in vendita era un'opzione che non aveva mai considerato e un'opzione che lo porterà in un mondo il quale potrebbe diventare troppo da ges...