Morirò per te

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1ª prova del concorso Multifandom di @/SevLilyPeeta_03
Traccia: Willstina ~ Morte
Parole: 908
Fandom: Divergent
Rating: giallo/arancione

Will

Morire è diverso da quello che pensavo. Prima credevo che la morte fosse l'ultimo, disperato gesto dell'uomo prima di accettare il fatto di essersene andati, di non essere più importanti per il mondo. I vecchi muoiono perchè hanno già dato e non hanno altro da donare, i suicidi muoiono perchè hanno capito di essere inutili, i malati muoiono perchè per loro non c'è più speranza. Non ho mai creduto nella morte come atto di coraggio, né mai ci crederò. Non mi sento coraggioso mentre il proiettile vola veloce verso il petto. Non mi sento coraggioso a starmene in piedi, immobile, mentre quelli che probabilmente sono i miei ultimi secondi scorrono via veloci. Non c'è niente di coraggioso in me in questo momento. C'è solo voglia di arrendersi, dopo tutte le persone che ho ucciso stanotte. La mia morte sarà un atto di pura vigliaccheria, come tutte le altre morti di questo mondo. Guardo Tris, il viso stravolto per quello che ha appena fatto, per aver sparato quel minuscolo proiettile che tra qualche millisecondo mi ucciderà. Penso alle persone morte questa notte a causa mia, al sangue che mi imbratta i vestiti, sangue di persone innocenti, che si limitavano a vivere prima di andarsene e che io ho ucciso con queste mani; la loro è stata una morte coraggiosa. Grazie. È l'unica cosa che penso mentre il proiettile mi colpisce. Sorrido, perché so di essermi meritato tutto. Inizio a cadere. E nel tempo infinitesimale che separa il mio corpo dall'impatto con il terreno, mi ricordo di lei. Christina. I capelli scuri, il sorriso dolce, la sua schiettezza, i suoi modi sicuri, la sua sincerità tipica dei Candidi. Il nostro primo bacio, quel giorno sui binari, e tutto ciò che è venuto dopo. Un semplice bacio che ha cambiato tutto.
Cado a terra, e mi ricordo di ciò che mi aveva detto dopo il bacio sui binari. "Non andartene. Promettimelo." e io avevo promesso. Un patto che non potrò mantenere né ora né mai. Mi spiace, Chris. Mi spiace. Mi salgono le lacrime agli occhi mentre, riverso a terra e con un proiettile nel petto, mi appresto a morire. Piango non per dolore, o perché so che questi sono i miei ultimi secondi. Piango perché non sono potuto rimanere per lei, con lei per il resto della mia vita. Piango perchè tutto quello che avrei voluto fare con Christina - avere dei figli, passare la nostra vita con gli Intrepidi, trovarsi un lavoro - è ormai un sogno, un angolo remoto nel paradiso della memoria. Chiudo gli occhi, le lacrime che mi scorrono sulle guance. Vedo luce e buio insieme, percepisco dolore e piacere, caldo e freddo contemporaneamente. Un attimo prima sono solo un atomo minuscolo, il secondo dopo regolo l'intero universo. Apro gli occhi.

Christina

Ogni giorno è più difficile andare avanti. Mi sveglio la mattina e penso a lui, mi infilo sotto le coperte alla sera e penso a lui. Un chiodo fisso nella mia mente. Will il giorno in cui l'ho conosciuto, Will al nostro primo bacio, Will quando siamo entrati ufficialmente negli Intrepidi, Will la sera prima di morire, Will che mi promette di non lasciarmi sola. Quella maledettissima promessa che non ha mantenuto. Eppure l'ho perdonato. Non potevo non perdonarlo. Ho perdonato anche Tris, anche perchè senza di lei non sarei qui. Li ho perdonati entrambi, le due persone più importanti della mia vita morte per un colpo di pistola. Ogni mattina, appena alzata, esco di casa e mi incontro con Tobias. Io e lui abbiamo instaurato una specie di legame che solo le persone che hanno perso coloro che amano possono comprendere. Ci incontriamo davanti a casa sua, entriamo nel bar lì all'angolo, ci prendiamo un caffè e parliamo. Lui mi racconta di Tris, del ricordo che ha di lei, di cosa avrebbero fatto se lei non fosse morta in quel laboratorio. Io gli racconto di come mi sono innamorata di Will. Delle piccole attenzioni che ci riservavamo prima di capire quello che provavamo veramente. Andiamo avanti, in qualche modo. Tobias è inoltre l'unica persona che sa che voglio suicidarmi. Non ha detto niente quando gliel'ho confessato. Non mi ha rimproverato, non ha cercato di farmi cambiare idea. Mi capisce, capisce quello che provo dopo aver perso l'amore della mia vita. Mi ha detto che anche lui ci aveva pensato, ma poi aveva cambiato idea. E adesso sono qui, con una pistola in mano, sola in camera mia. Non impugnavo una pistola dalla fine della guerra. Percepisco il metallo freddo a contatto con i miei polpastrelli, le dita che stringono convulsamente l'impugnatura. Sono in tempo per ripensarci, lasciar perdere e tornare alla mia vita: alzarsi alle 6.30, andare a correre, tornare a casa, uscire di nuovo, incontrare Tobias, andare al lavoro, tornare a casa, andare a dormire. Prendo un respiro profondo e appoggio la bocca fredda della canna sul petto, in prossimità del cuore. Sono ancora in tempo. Posso ancora vivere. Vivere senza Will, però. Tolgo la sicura. Le mie dita .tremano, faccio fatica a non far cadere l'arma. Prendo un altro respiro e premo il grilletto. Un gesto semplice, un piccolo movimento. Sento il rumore del colpo esplodere e rimbalzare sulle pareti vuote della mia stanza. Cado sul letto. Chiudo gli occhi. Vedo luce e buio insieme, percepisco dolore e piacere, caldo e freddo contemporaneamente. Un attimo prima sono solo un atomo minuscolo, il secondo dopo regolo l'intero universo. Apro gli occhi.
Ciao amore.

Multifandom games - partecipante LilyLunaPotter44Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora