Capitolo 7: Martedì e la musica!

101 28 10
                                    


*...It's a beautiful disaster

It's a beautiful disaster

I get this feeling I can't miss

you're getting harder to resist

and maybe by the time I know..."

Come sempre suona la sveglia. Vi chiedete perché la canzone è sempre diversa? Vi è mai capitato di usare una di quelle canzoncine prestabilite che dal cellulare e che quando le senti ti rovinano la giornata e che poi odi e spacchi tutto appena le senti? Ecco il motivo! Amo la musica, è il mio rifugio. In quei momenti in cui sono affaticata, malinconica o semplicemente stanca, ascolto la musica, bevo una tazza di the e sto meglio. La scuola che frequento è al quanto difficile e bisogna usare questi trucchetti per "sopravvivere". Io preferisco la musica in inglese, non perché quella Italiana non sia bella, ma perché non capendoci niente, collego ogni canzone a un sentimento, per esempio "Chandelier", il bellissimo brano di Sia, mi ricorda la morte di mio nonno. Mentre piangevo per la sua perdita, sentivo questa canzone e stavo meglio. La musica è una parte di me e come disse Beethoven "dove finiscono le parole inizia la musica". Mi alzo e vado in cucina dove mi aspetta mamma con un tazza di the al limone e tre biscotti al cioccolato. Questa mattina sono parecchio affamata e finisco tutto in un batter d'occhio. Sono in ritardo, corro in camera, prendo i pantaloni bordò e la maglia nera con su scritto "life off and music on" e corro a farmi una doccia. Infilo i vestiti, le scarpe ed esco subito di casa. Ale mi ha già chiamata tre volte. Corro e la trovo con il telefono in mano vicino l'orecchio, mi sta chiamando. Mi vede e chiude.

–Finalmente!- mi dice scocciata

–Scusa!- sorrido e camminiamo a passo svelto.

Come sempre salutiamo Gio e andiamo in classe. Oggi Saul non c'è! Alla ricreazione Mario continua a chiedermi chi mi piace, ma io non rispondo e faccio la misteriosa. Per la mia gioia all'ultima ora c'è scienze. Mi sono preparata bene per recuperare il voto della scorsa volta. Sono un po' in imbarazzo nei confronti della professoressa, ma quello che è fatto è fatto.

–C'è qualche volontario?- , chiede la professoressa scrutando il registro di classe, io alzo la mano lei mi guarda e gira lo sguardo.

–Ok, chiamo io, Mattia, vieni!- dovevo aspettarmelo, l'ha fatto apposta, ne sono certa! Dopo un' quarto d'ora mi chiede di leggere ad alta voce le cose che dobbiamo studiare per la prossima volta. Apro pagina 228 e inizio a leggere. Sono tutte formule incomprensibili. Ogni parola che io dico viene corretta da lei. Un altro dei suoi scherzetti, come si fa a non perdere la pazienza? All'uscita di scuola, mentre aspettavamo Giorgia si avvicina Federica

–Ehy stai meglio?- mi chiede gentilmente

–Sì, grazie- rispondo educatamente io, senza dare troppa confidenza. Lei va via e mi saluta con un cenno della mano. Subito dopo arriva Gio

–Vedo che ora hai una nuova amica!- scherza lei

–Migliori amiche per sempre!- ci mettiamo a ridere.

Oggi mangio a casa di mia nonna. Lei abita due traverse dopo casa di Ale e quindi sono l'ultima a tornare a casa. Verso le 11 mamma, papà e Sara sono andati a fare una visita dallo osteopata, Sara soffre di scoliosi.

–Che si mangia?- chiedo dando un bacio a mia nonna

–Pasta e fagioli!- risponde nonna.

–Vai a vedere dove si è cacciata Chloe!- non ci metto poco a trovarla, è appisolata sul divanetto del soggiorno. Appena mi vede mi salta addosso e inizia ad abbaiare. La tranquillizzo e, mentre mi volto per tornare in cucina, il mio sguardo cade sulla foto del nonno Saverio, mi manca così tanto. Lui era molto speciale per me, ogni domenica mattina mi portava in campagna e poi al lago, questi sono i momenti che più belli della mia infanzia. Vi invito ad abbracciare e a dire ti voglio bene alle persone a cui tenete, perché non si sa mai quello che riserva la vita. Non voglio fare la pessimista, ma quanti di voi non amano sentirsi dire: grazie di esistere, ti voglio bene o sei la cosa più importante che ho? Credo a tutti piacciano le coccole della mamma o una raccomandazione premurosa del papà (per quanto, a volte, possano essere ripetitive). Subito dopo aver mangiato inizio i compiti. Alle 16.50 esco di casa e mi incammino verso la scuola di musica. Dopo aver fatto alcuni esercizi di agilità, mostro al professore il nuovo brano che ho studiato "Halleluja". Al mio insegnante piace parecchi, così mi annuncia che lo suonerò sola allo spettacolo di Natale. Io sbianco, non mi piace essere al centro dell' attenzione, è una delle cose che odio maggiormente sin da quando sono piccola. Gli sguardi di tutti puntati su di me mi fanno sentire più ansiosa di quanto io già non lo sia, e se sbaglio? Se cado? Se al pubblico non piace come suono?

Torno a casa di mia nonna, recupero le mie cose, Chloe e torno a casa. Sto camminando, mentre leggo il libro che mi ha prestato il prof. Non mi accorgo che davanti a me c'è un lampione e vado a sbattere contro, la solita sbadata.

I miei sono appena tornati. Finisco i compiti e mi metto comoda sul divano, fra poco inizierà "Brevetown" un film strappalacrime, ma anche molto interessante. Avevo visto la pubblicità ieri, poi ho visto il trailer e ho deciso di guardarlo. Parla di un ragazzo che cambia città, una città molto strana, poi incontra una ragazza... credevo di consumare almeno 8 pacchi di fazzolettini, ma ne ho usato solo un pacco. Dopo cinque minuti sento la mamma chiamarmi

–è pronto!- corro in cucina, sono affamata. Si mangia carne e insalata, che odio.

–Tutto qui?- chiedo guardando il piatto

–Questo passa il convento!- risponde mamma.

Mangio la carne, poi afferro un pezzo di pane e lo mangio a forza con l'insalata.

–Che schifo!- dico dopo aver spazzolato tutto.

–Non sembra! Eri affamata?- mi dice papà.

Io mi giustifico dicendo che non avevo fatto merenda. Vado in camera mia metto il pigiama e mi metto nel letto. Non ho sonno, afferro il telefono e controllo Instagram, Facebook, Twitter, Ask, niente di speciale. Spengo il cellulare e chiudo gli occhi.

Spazio all'autrice
Allora, so di essere molto ripetitiva, ma abbiamo raggiunto le 200 letture! Non ci credo ancora che, in un giorno, ci siano state 100 letture! Grazie, grazie, grazie e grazie❤

Ragazza non tumblr (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora