CAPITOLO 1

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•Ciao ragazzi è da un pò di tempo che avevo in mente di scrivere una storia e finalmente l'ho fatto.
Spero possa piacervi. Pubblicherò un nuovo capitolo ogni settimana per tenervi sempre aggiornati.
Detto questo, buona lettura!•

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Mancavano ormai dieci minuti alla fine della pallosissima lezione di storia, durante la quale non avevo fatto altro che tamburellare con la matita sul libro. Fissavo la splendida giornata fuori dalle grigie mura della scuola, i magnifici fiori dell'albero vicino alla finestra per i quali provavo dispiacere: erano costretti a rimanere lì, tanta bellezza nascosta agli occhi di tutti e costretta come me a seguire quella noiosissima lezione.

L'estate ormai era quasi arrivata e passavo le ultime giornate scolastiche a programmare le successive settimane estive e a volte fantasticavo su ciò che avrebbero fatto i professori più bizzarri durante le vacanze. In questo momento, ad esempio, immaginavo il vecchio e palloso professore di storia con il riporto ed i baffi quasi del tutto bianchi sulla spiaggia circondato da donne mentre sorseggiava un "Sex on the beach". Non riuscii a trattenere un sorrisino che sembrò catturare l'attenzione del professore.

< Signorina Johnson vuole far sorridere anche noi? >

< Mi scusi signor Wilson > dissi tentando di nascondere il mio divertimento.

Quello era il primo sorriso dopo quattro ore di lezione. Durante le altre ore non ero riuscita a distrarmi dalla notizia che avevo ricevuto.

Come ogni mattina mia madre mi aveva scaricata a scuola anche se, ad essere sincera, non vedevo l'ora di scendere da quella macchina.

< Tesoro, se non smetti di indossare vestiti così accollati giuro che ti farò rinchiudere in un convento! > disse mentre mi sbottonava la camicetta.

< E slega quei capelli! Sembri appena uscita da " Sister Act" >.

Era fatta così: ero nata quando lei aveva solo 17 anni quindi la nostra differenza d'età era minima,  ma tra le due lei era sempre stata la più fica. Eravamo molto diverse caratterialmente e cercava in ogni modo di farmi assomigliare a lei, semplicemente era convinta che solo in quel modo saremmo riuscite ad approfondire il nostro rapporto.

Avere una madre giovane del resto non era così male...o almeno finché non decise di rovinarmi la vita.

< Sai tesoro, stasera verranno da noi un paio di vecchie amiche e ho scoperto che la figlia della mia ex migliore amica frequenta la tua stessa scuola! Così ho pensato di invitarla a dormire da noi. Non è fantastico? >

< Fantastico! > dissi con ironia.

< Si chiama Ashley e sono sicura che andrete d'accordo >

Sprizzava felicità da tutti i pori ma la mia reazione fu ben diversa.

Ero scioccata, non potevo crederci, non volevo crederci!

La "Ashley" di cui parlava mia madre era la stessa con la quale mi scontravo da anni a scuola: strattonamenti, spintoni sulle scale e sgambetti durante l'ora di educazione fisica erano ormai all'ordine del giorno. Non avrei mai e poi mai condiviso la mia camera con quella stronza.

< Non può stare da noi! > urlai.

< Perché no? > chiese mia madre ignara della situazione.

Non avrei voluto fare la figura della figlia pallosa e in più avrei dovuto ascoltare la predica di mia madre che, dopo avermi chiamata "asociale", avrebbe provato a farmi cambiare idea in tutti i modi possibili.

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