Sono fottutamente stanco di te e di come mi fai sentire.

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Dire che la testa di Luke era un vero e proprio punto interrogativo era un eufenismo.

Tutto ciò che gli aveva raccontato Michael lo aveva confuso, e non poco.

La sua testa era come divisa in due: una parte voleva perdonarlo e dimenticare tutto, dato che aveva le sue ragioni ma, l'altra, non riusciva a comprendere il perché.

Il perché non si fosse aperto con lui non appena aveva iniziato ad avere dei dubbi invece di averlo fatto soffrire, con la consapevolezza di averlo fatto soffire.

Era questo che non sopportava più di tutto. Michael sapeva di poterlo distruggere e non ci aveva pensato due volte a farlo, non appena gli si era presentata l'occasione.

Chi gli garantiva che non lo avrebbe fatto di nuovo?

Infondo, nemmeno lui conosceva totalmente quel ragazzo dai capelli colorati.

Inoltre, nessuno gli garantiva che non si sarebbe ripetuta la stessa storia di Calum. Chi gli diceva che a scuola avrebbe girato per i corridoi mano nella mano con lui?

Nessuno.

Infine, c'era Jake.
Era un ragazzo così adorabile che l'idea di farlo soffrire lo faceva stare male.

Riassumendo: c'era una cosa a favore di Michael e tre a sfavore.

Ma Luke si stava dimenticando di un fattore essenziale che era capace di battere quei tre, seppure molto importanti.

***

Michael aveva passato la notte in bianco, troppo preso a pensare a Luke, Luke e ancora Luke.

Sperava davvero che lui riuscisse a perdonarlo ma sapeva di essersi comportato da stronzo.

Per fortuna, a distrarlo dai suoi pensieri negativi, ci pensava Calum.
Quest'ultimo era arrivato a casa del tinto qualche ora dopo che Luke se ne era andato.

Nonostante avesse una gran voglia di chiedere al suo migliore amico come erano andate le cose, rimase in silenzio ad aspettare.

Odiava vedere Michael stare male, nonostante fosse lui ad aver sbagliato e Luke non meritasse così tanto di soffrire ma era comunque un amico importante e, ehy, il suo primo amore.

Anche se, non era del tutto corretto; soltanto quando aveva conosciuto Ashton si era reso conto che ciò che provava per Michael non era amore.
Era una semplice cotta.

Alla fine dei conti, era quasi felice che le cose tra loro non avessero funzionato anche se, magari, una fine migliore non l'avrebbe rifiutata.

"Gli ho raccontato tutto..."

Finalmente, Michael si decise a parlare.

Calum si voltò di scatto verso di lui, prestandogli la massima attenzione.

"Ho aperto il mio cuore e gli ho confessato tutto.
Lui ha semplicemente detto che doveva pensarci e... Lo so che è giusto così, Cal, ma la parte egoista di me vuole che lui torni qui e mi dica che mi ha perdonato..."

Il moro sorrise intenerito, sedendosi sul letto su cui si trovava sdraiato il tinto e gli accarezzò i capelli, come faceva sempre quando erano piccoli.

"È normale che gli serva un po' di tempo per pensare, Mikey. Ma c'è una cosa che è assolutamente a tuo favore nella decisione che Luke prenderà."

Aggrottando la fronte, il maggiore lo guardò confuso.

"Cosa?"
"Luke è innamorato di te, Michael."

***

Il giorno dopo di Luke a scuola non c'era alcuna traccia.

Michael lo aveva aspettato fuori al cancello, cercato per i corridoi e infine, con la paura che potesse accadere di nuovo, nei bagni.

Niente.
Luke non c'era.

Sospirando rassegnato, si diresse nella sua classe, per nulla voglioso di affrontare quella lunga giornata di scuola.

Aveva però preso una decisione: appena terminata, sarebbe andato da lui. Non per metterlo davanti una scelta, assolutamente, voleva solo dirgli che lo avrebbe aspettato fino a quando non avesse preso una decisione.

E così, quando finalmente anche l'ultima campanella suonò, corse fuori dall'istituto in direzione della casa del biondo.

Prima di suonare il campanello cercò di sistemarsi al meglio i capelli scompigliati credendo che gli avrebbe aperto uno dei genitori del ragazzo ma, si trovò totalmente spiazzato quando fu proprio lui ad aprirgli la porta.

Sul viso di Luke si poteva leggere tutto il suo stupore.

Aveva saltato la scuola proprio per non vedere Michael e rimanere da solo con i suoi pensieri ma, anche questa volta, nulla andava come voleva.

"Che ci fai qui?"

Improvvisamente sembrò che tutti i buoni propositi del rosso fossero svaniti, non appena gli occhi di Luke gli si erano puntati addosso.

"Volevo... P-parlarti. Sai, riguardo ieri."

Che gli stava succedendo?
Era sempre stato Luke quello timido tra i due e adesso lui non riusciva nemmeno a parlare.
Era patetico.

Comunque, il biondo gli fece segno di entrare, chiudendo poi la porta alle loro spalle.

Qualche istante dopo si ritrovarono in camera sua, seduti sul letto, esattamente come il giorno prima.

"Che volevi dirmi?"

"Volevo scusarmi di nuovo per come mi sono comportato e dirti che... Che hai tutto il tempo di riflettere e prendere una decisione. Io so di non... Non meritarmi il tuo p-"

"Adesso basta!"

Michael si voltò verso il biondo, vedendo il modo in cui stringeva i pugni e teneva lo sguardo abbassato.
Non era un buon segno.

Ma Luke era... Arrabbiato.

Non sapeva perché ma aveva una tale ira dentro di se' da non poterla più trattenere.

"Basta! Sei una cosa Michael? Sono fottutamente stanco di te e di come mi fai sentire.
Prima mi fai credere che io possa toccare il cielo con un dito e poi mi lasci cadere.
Sono così stanco di sentirmi strano a causa tua.
Odio il fatto che le mie emozioni dipendano da te ma amo il modo in cui mi fai sentire vivo.
Mi incasini la testa come nessun altro e hai il mio cuore su un piatto d'argento, ma tu nemmeno te ne rendi conto.
Cristo santo Michael, sarei pronto a perdonarti anche se tu mi spingessi giù da una rupe e la cosa non mi va bene.
Mi fa così incazzare il fatto di dipendere da te, che tu non ne hai nemmeno idea. Tu non lo immagini.
Eppure tutta la mia arrabbiatura scompare quando tu mi guardi con i tuoi fottuti occhi verdi.
E non è giusto.
Non è giusto che io ti desideri così tanto e tu invece no."

Non servivano altre parole.
Michael lo baciò, pronto a dimostrargli quanto anche lui desiderasse fino a stare male quel ragazzo.

Okay, quESTO CAPITOLO È LUNGHISSIMO ma spero che non sia noioso.
Non c'è stata una vera e propria litigata, ma quasi.
Immagino
Che
Sappiate
Cosa
Ci
Sarà
Nel
Prossimo
Capitolo
....
MI DILEGUO, CIAO

Omegle. || Muke ❀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora