Capitolo 21

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"I baci non sono anticipo d'altre tenerezze, sono il punto più alto."

È passata una settimana da quel bacio.
Una settimana che non vedo Alex.
Una settimana che lo evito come la peste.
Non so cosa dirgli, non so che fare dopo la pensassi ma figura che ho fatto.
L'ho lasciato lì, da solo, senza una spiegazione, senza una risposta alla sua affermazione o dichiarazione, insomma come lo volete chiamare voi!
Mi sono sentita, davvero, una persona orribile!
Mi sono maledetta per una settimana.
Ho anche pensato di cambiare stato, tutto pur di non rivedere il viso di Alex.
Ma prima o poi dovrò affrontarlo!
Non posso scappare in eterno, andiamo nella stessa scuola e sta diventando davvero difficile sfuggire alla sua presenza.
Decido che dopo scuola vado a parlare con lui.
Gli devo delle spiegazioni o quanto meno un chiarimento su quella mattina.
Le ore passano velocemente e mi ritrovo alla fine delle lezioni.
Mi affretto ad uscire e ad aspettare che esca anche lui.
Lo aspetto vicino ad un albero non molto lontano dall'ingresso principale.
Aspetto, aspetto e ancora aspetto, ma di Alex nemmeno l'ombra.
Forse non è venuto a scuola oggi!
Decido di aspettare altri dieci minuti ma lui non arriva.
Sconfitta e abbattuta mi avvio verso casa.
Ultimamente vado a piedi, per poter pensare e ragionare senza dover prestare attenzione alla strada.
Arrivata al cancello di casa mi ritrovo una figura incappucciata davanti a me.
All'inizio vado in panico ma guardandolo meglio lo riconosco subito.
È Alex! Corro verso di lui e lo guardo negli occhi.
Dio, quanto mi sono mancati!

-Ehi!
-Ehi...
-Che cosa ci fai qui?
-Avevo bisogno di parlare con te! È una settimana, ormai, che mi eviti e io ho bisogno di un chiarimento!
-Si, hai ragione! Infatti, oggi, dopo scuola volevo parlarti. Ti ho aspettato fuori da scuola ma non c'eri.
-Oggi non sono venuto a scuola, avevo bisogno di riflettere su alcune cose!
Non so cosa dire, ma la mia buona educazione prevale su tutto, pur di ritardare quest'assurda agonia.
-Ti va di entrare in casa? Possiamo parlare con calma al caldo. Io sto congelando qui fuori!

Non aspetto una sua riposta, mi avvicino alla porta, inserisco le chiavi nella toppa ed apro.
Mi tolgo subito il giubbotto e lo appendo all'ingresso.
Non sentendolo entrare, mi volto per vedere cosa fa.
Non si è mosso di un millimetro.
Mi guarda e basta!
Lo prendo per mano e lo trascino in casa.

-Ti prego, entra! Abbiamo bisogno di chiarire questa situazione una volta per tutte. Ne ho bisogno io come e hai bisogno tu, altrimenti non saresti qui!

Finalmente si risveglia dalla sua, apparente, trance e mi segue in salotto.
Ci sediamo sul divano ma nessuno dei due vuole rompere il silenzio, nessuno vuole fare il primo passo.
Forse per paura.
Forse per timore.
Eppure ne abbiamo, veramente, bisogno.
Dobbiamo riuscire a chiarirci per poter salvare la nostra, che cosa? Amicizia?
Non lo so!
Alla fine non ci conosciamo per niente, quindi non so se questa di può definire amicizia.
Conoscenza? Si, suona meglio!
Ci guardiamo per un tempo che sembra eterno.
Decido di iniziare io, altrimenti non ne arriviamo a capo.

-Allora... volevo, innanzitutto, ringraziarti per avermi salvato quella sera del pub. Non ti avevo ancora ringraziato e mi sembra il minimo farlo adesso.
Poi volevo chiederti scusa per come mi sono comportata! Non era mia intenzione offenderti però mi hai preso alla sprovvista e sono andata, totalmente, in panico! Non per colpa tua, sia chiaro, ma è in mio problema e mi dispiace che tu ci sia finito in mezzo.
Il fatto è che non sono come comportarmi con te, capisci? In fondo noi non sappiamo nulla l'uno dell'altro e le poche cose che ho appreso su di te è in base a ciò che mi hai mostrato, fino ad ora!

Lui non risponde, ascolta e basta!

-Hai intenzione di aprire bocca?

Continua a guardarmi e non proferisce una parola.
Si avvicina a me, mi prende il mento tra il pollice e l'indice e mi guarda negli occhi, come se volesse leggermi dentro!
I nostri nasi si sfiorano e il mio cuore inizia a battere all'impazzata!
Sento che sto per avere un attacco di cuore!

-Ho bisogno di capire una cosa! E lo voglio capire adesso, se non ti dispiace!
Sbarro gli occhi, sono presa in contro piede.
-C-che cosa vuoi fare?
-Voglio fare questo!

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