Ero appena arrivata nell'aula di arte andai verso il mio dipinto e iniziai a fissarle sentendomi improvvisamente sola e avvertendo delle lacrime scorrere lungo il mio viso , ero persa nei miei pensieri quando Jackson fece la sua entrata nell'aula , mi guardò con aria pensierosa e si avvicinò piano a me sedendosi su uno sgabello di fianco al mio .
"Buongiorno dolcezza" disse con il suo solito sorriso sarcastico ma divenne serio appena mi vide .
" Senti Jackson non sono proprio in vena di scherzare" gli dissi con tono freddo asciugandomi le lacrime ricevendo uno sguardo da lui che sembrava quasi dispiaciuto ?
" Non volevo infastidirti questa volta , giuro" disse e sembò quasi sincero
" Okay " risposi solo , una volta calmata
" Posso sapere perchè piangevi ?"
" Sono un casino , tutto qua" dissi sotto voce per poi tornare a piangere , finchè non sentì delle braccia stringermi , non badai al fatto che quelle fossero le braccia di Jackson mi lasciai consolare e mi lasciai vedere debole .
" Signorina Johnson , tutto bene ? " chiese il prof , io annui allontanandomi subito da Jackson , prendendo posto e in quel momento capì che era il caso di mettere da parte le emozioni e far iniziare la lezione .
Le lezioni proseguirono tranquillamente e noiosamente fino all'ora del pranzo che trascorsi con Hailey, Michael Jackson e qualche loro amico . Io continuavo a ignorare Jackson e lui a ignorare me .
Presi porto con Hailey per letteratura perchè avevo scoperto che era l' unico corso che avevamo in comune
" Senti , dopo i ragazzi hanno una partita , ti va di venire con me ? " sussurrò piano Hailey dal suo banco che stava quasi di fianco al mio
" Certo"
Inviai subito un messaggio a mio padre per dirgli che forse sarei rientrata a casa tardi e alla fine della lezione ci dirigemmo verso il campo perchè a momenti sarebbe iniziata la partita
La partita era iniziata da circa quindici minuti e io la stavo guardando molto attentamente , strano dato che io non avevo ai seguito il football , solo dopo poco mi resi conto che in realtà la mia attenzione non era per la partita ma bensì per un giocatore e non uno qualunque , il giocatore era il ragazzo più coglione ma anche il più bello che io avessi mai conosciuto, quel giocatore era Jackson Hale .
Alla fine degli ultimi minuti si capì che la squadra di Michael e Jackson avrebbe finto e infatti così fu.
Iniziarono tutti a correre e a esultare per la vittoria , Hailey mi spiegò che per loro non era una partita qualunque ma era quella che gli avrebbe concesso di accedere alle finali studentesche e così a far vedere agli agenti chi meritava una borsa di studio e chi no .
Poche ore dopo mi ero ritrovata o meglio ero stata costretta a partecipare al party per la vittoria dei ragazzi , Michael mi stava molto simpatico e aveva insistito tanto per farmi andare così accettai , quello che non sapevo e che me ne sarei pentita .
Sentì suonare il campanello e guardai Hailey di fianco a me , lei andò ad aprire e davanti a noi si presentò la figura della bionda che avevo visto il primo giorno , scoprì il suo nome : Rachel , stupida ragazza viziata con troppi soldi . E c'era una cosa che odiavo più delle ragazze viziate e piene di soldi , era quando loro volevano giocare a obbligo o verità .
" Tu , ragazza nuova , hai paura di giocare? " chiese lei una volta che io rifiutai
" Io ? Paura di giocare ?, con te soprattutto ? "
Mi guardò male per poi far iniziare il gioco , dopo qualche giro la bottiglia girò e puntò me .
" Hei hei hei a quanto pare è il turno della novellina , bene tesoro" disse con un sorriso falso piazzato sul volto " Vediamo un pò ... forse potresti passare i prossimi dieci minuti con Ryan nello stanzino" disse e io riconobbi il ragazzo che prima di aveva provato con me " No , ancora meglio ,potresti andarci con Jackson" disse guardandomi
Jackson mi trascinò nello stanzino e io lo guardai male .
" Non voglio farti male , dobbiamo solo trascorrere qua dieci minuti , possiamo non fare nulla anche solo guardarci o parlare" disse calmo ma io iniziavo ad agitarmi , non mi sono mai piaciuti gli spazzi troppo piccoli
" Diciamo che non amo i posti piccoli " dissi
" Perchè piangevi questa mattina ? " disse lui poco dopo
" Non dovrebbe riguardarti " dissi cercando di mantenere la calma facendo dei respiri profondi
" Okay " disse solo
Iniziai a respirare con più fatica quando si spense una delle luci e tutto divenne un pò più buio
" Hei che cazzo succede ?" dissi col fiato corto
" Non lo so , probabilmente stanno facendo i coglioni la fuori " disse con tono calmo " Va tutto bene ?"
" Non molto" dissi piano prendendo dalla mia borsa il mio inalatore e ripresi a respirare meglio
"Okay ora va meglio " dissi e lui si avvicinò a me, sedendosi al mio fianco nel buio
" Perchè ogni tanto hai queste crisi ? "
" Ho dei problemi respiratori dalla nascita , li sto curando e stanno migliorando ma pero ora non posso ancora sforzarmi troppo o altro e quando provo ansia o la tristezza mi vengono le crisi " spiegai più calma
" Ormai mancano pochi minuti , cerca di stare tranquilla"
Disse ora lui , ma non fece in tempo a finire la frase che sentimmo il rumore di una serratura che si chiudeva .
|| SPAZIO AUTRICE ||
Perdonate il ritardo nella pubblicazione di questo capitolo , ma sono stata impegnata , vi chiedo ancora scusa e spero che il capitolo vi sia piaciuto , alla prossima . All the love
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Anime perdute
RandomViolet ha tredici anni quando scopre di essere stata abbandonata da sua madre perchè possiede problemi respiratori. Jackson ha soli quattordici anni quando vede suo fratello morire davanti ai suoi occhi per problemi di droga . Una città caotica...