31.UN FRATELLO INOPPORTUNO

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Sharon's pov

Buongiorno Italia, oggi è un nuovo giorno e il sole splende alto in cielo in questo tiepido e strano giorno di fine marzo, alzatevi dal letto in compagnia della nostra splendida musica e...

E sta' zitta stupida sveglia!

Anche oggi, dopo aver sentito la voce stridula della ragazza che parla in radio, mi alzo dal letto consapevole di dover affrontare un altro lungo e stancante giorno di scuola.

Senza fare poi tante storie, vado a farmi una doccia e una volta pronta, mi reco in cucina a prepararmi qualcosa da mangiare per colazione.

I miei genitori sono già usciti per andare a lavoro, così, quando entro in cucina, l'unica persona che vedo è mio fratello, alle prese coi fornelli.

Il profumo della colazione inglese invade tutti i miei sensi, risvegliando in me ricordi alquanto dolorosi e troppo freschi per considerarli nulli e facili da accantonare in un angolino della mia mente.

Saluto Harrison che ricambia con un sorriso e, raggiungendo la credenza, prendo una tazza in cui versare del latte fresco.

«Perché hai dato il mio numero ad Andy?». Chiedo senza giri di parole. So che è stato lui, e penso di sapere anche il perché l'abbia fatto.

Harrison mi dà le spalle così, raggiungendolo, mi metto proprio accanto a lui, girando la manovella del gas e spegnendo il fuoco interrompendo la cottura delle sue frittelle.

«Ehi, ma non vedi che sto cucinando?». Si lamenta lui, ma io lo ignoro. Non ho tempo da perdere e di sicuro non voglio far aspettare quel povero ragazzo che spera in un mio "sì" al suo invito.

«Harrison, non te lo chiederò due volte. Dimmi per quale assurdo motivo hai dato il mio numero ad Andy e giuro che non ti farò del male». In realtà, dell'ultima parte del mio discorso non sono poi così tanto sicura, ma questo dettaglio lo tengo solo per me.

«Mi ha chiesto lui di darglielo e io l'ho fatto!».
Rido. Non è vero.
«Mi ha invitata a uscire, cosa pensi dovrei fare adesso?».

Chiedo, e lui sorridendo mi suggerisce di accettare. «Secondo me dovresti dire di sì. Ti ricordi quando da piccola speravi in un suo invito? Ecco, adesso che ne hai l'opportunità, dovresti accettare subito!».
Scuoto la testa. Davvero pensa che io sia così stupida? So

cos'ha in mente di fare, e di certo io non lo lascerò vincere questa volta.

«Voglio bene ad Andy, sai che per me è sempre stato un buon amico, ma io sto con Zende adesso, e se accetterò di uscire con lui, sarà solo perché considero Andy un amico. Lui è infinitamente gentile con me e io non voglio ferirlo!». Dico con voce seria e ferma, Harrison mi guarda a bocca aperta senza dire nulla.

Soddisfatta del mio discorso, lo lascio in cucina confuso e intento a elaborare ciò che gli ho appena detto.

«Dimmi che è un sogno e che la prof non sta veramente spiegando queste cose incomprensibili!». Il volto di Vale, la mia compagna di banco dai lunghi e lisci capelli biondi, è davvero molto buffo alla vista dei tanti schemi fatti alla lavagna dalla nostra docente di matematica.

Divertita cerco di reprimere una risata che però attira l'attenzione di alcuni miei compagni tra cui Laura, un'altra mia grande amica di sempre.

Per pranzo, io e il mio vecchio gruppo, ci riuniamo in piazza per mangiare un panino e, dopo aver fatto qualche esercizio strano di matematica, decido di dissociarmi e andare a casa.

Qualche ore fa, mia madre mi ha avvertita, tramite una chiamata che lei e mio padre devono parlarci di una cosa importante, così, senza aspettare l'ascensore, a gran passi salgo le scale del mio palazzo ed entro in casa.

Il migliore amico di mio fratello - Zayn Malik [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora