Omegle. || Muke ❀

Jack & Rose

"Non dirmi che dobbiamo parlare anche di questo."

Una risata sfuggì dalle labbra del tinto, mentre si girava su un fianco, per guardare l'espressione imbronciata di Luke.

"Non stavo per parlare."
"Ti conosco fin troppo bene, Lucifer e so che stavi per dire che dobbiamo parlarne."

Nonostante cercasse di rimanere serio, il biondo alzò lo sguardo al cielo, ridacchiando.

In effetti, era più che normale il fatto che volesse chiarire cosa era appena successo, era importante e sperava che Michael la pensasse come lui.

Ma, nonostante tutte le cavolate che aveva fatto, sapeva che aveva avuto un grande significato anche per lui.

"Volevo dimostrarti quanto tu fossi importante per me, Luke.
Non sei l'unico a provare tutte quelle cose, credimi. E mi dispiace se non sono riuscito a fartelo capire prima ma con quello che è successo oggi, spero che tu abbia compreso ciò che sto cercando di dirti."

Il biondo era una persona abbastanza intelligente, per Michael, e sapeva che era in grado di leggere le persone, più di quanto lui sapesse fare.

Aveva capito, e il tinto lo sapeva.

"Perché non me lo dici tu?"

Un sorriso divertito si fece largo sulle labbra rosee e sottili del più piccolo che si accoccolò meglio al petto del rosso, osservandolo con i suoi occhi chiari.

Aspettava da tanto tempo di sentirsi dire quelle parole da lui, troppo.

Certo, gliene aveva data una dimostrazione qualche ora prima e detto indirettamente con i suoi discorsi sdolcinati che Luke amava alla follia, ma sentire quelle tre parole uscire dalle sue labbra (e che labbra!) sarebbe stato impagabile.

"Sei proprio uno stronzetto!"

Michael scosse la testa, ridendo e stringendo quel ragazzo, tanto fragile quanto forte, tra le sue braccia.

"Ma, prima di parlare di questo... Cosa pensi di fare con Jake?"

Luke sospirò.
Non voleva affrontare quell'argomento, ma sapeva che anche a lui toccava farlo.

"Jake è un ragazzo dolcissimo ma... Credo che anche lui si sia accorto che non ero totalmente preso. La prova è che mi sono lasciato trascinare via da te qualche giorno fa.
Infatti, volevo essere totalmente sincero con lui... Poco prima che tu arrivassi lo avevo giusto chiamato per spiegargli la situazione."

Nonostante Michael fosse sollevato dalle parole del biondo, provava una certa pena per Jake, infondo non aveva fatto nulla di male e lui lo aveva attaccato solo per gelosia.

"Come l'ha presa?"
"Come ti ho detto... Aveva capito. Mi ha detto solo di essere felice."

Luke scrollò le spalle tornando a sorridere, per poi mormorare un "e Jeremy?"

Michael quasi non rise per quella domanda.
Lo aveva 'lasciato' il giorno stesso in cui Luke lo aveva visto in mensa con lui, quindi non doveva proprio preoccuparsene.
Il ragazzo in questione sapeva che Michael non aveva intenzioni serie, per fortuna.
Così lo spiegò anche al più piccolo che non poté non sorridere.

"E ora, questo stronzetto vuole sentire il tuo discorso."

Sperava quasi di essersela scampata, ma il tinto sapeva quanto avesse la testa dura quel ragazzo.

"Sei insopportabile, acido, egocentrico, troppo ironico, idiota e a volte tremendamente perver- ahia!"

Con uno schiaffetto sul braccio, Luke interruppe quello che stava diventando un discorso molto meno romantico di quello che doveva essere, facendo ridere e riprendere il ragazzo più grande.

"Dicevo, sei tutte queste cose ma sono cose che amo terribilmente di te.
Ogni dettaglio che ti costituisce sembra essere... Perfetto, per quello che sei.
Mi dispiace per averti fatto soffrire, ma ti prometto che farò del mio meglio per proteggerti da tutto quello che potrebbe ferirti.
Voglio essere la causa del tuo sorriso e proteggerlo ad ogni costo.
Lasciami essere il tuo Jack adesso, tu mi hai già salvato troppe volte, Rose.
Io ti amo, Luke."

Il sorriso sul volto del biondo era inspiegabile, un mix di felicità e fossette.

Finalmente, aveva ritrovato quello che in pochissimo tempo era diventato il suo migliore amico e la persona di cui si era innamorato.

Era felice.

"Ti amo anche io, Jack."

Iniziate il conto alla rovescia.
Siamo alla fine, gente.